sabato, febbraio 13, 2010

La Dott.ssa Giostra dichiara: modani da fusione medievali!

SABATO 30 GENNAIO 2010

Manufatti longobardi e tavolette di Tzricotu faccia a faccia



di Aba Losi

Cari bloggers. Ricevo dalla dottoressa Caterina Giostra il seguente mail che conteneva, in allegato, le foto dei manufatti longobardi che ho raggruppato in una unica pagina, assieme alle tavolette, per un confronto. Premetto che pubblico questa sua risposta, dopo aver ricevuto il permesso di farlo dalla dottoressa Giostra stessa. Non ho alterato il verso né delle tavolette (perché mi sembrava corretto mantenere il verso in cui si possono leggere e con cui sono state pubblicate), né dei manufatti longobardi (perché mi sono state inviati così e perché vorra dire che così hanno un senso).

Gent.mi Sig.ri Zaru e Losi,
in merito a questo interessante dibattito, premetto che io non ho nessuna conoscenza di scrittura ugaritica, paleo-canaanita e paleo-sinaitica e quindi non sono in grado neppure, al di là del riconoscimento di alcuni segni, di valutare la composizione del testo, la forma del supporto, ...
Occupandomi invece di materiale longobardo, l'associazione che mi viene in mente – è sorprendente come certi segni tornino, ma non escludo che in parte possano dipendere da analoghi strumenti con punta a cuneo utilizzati - è con alcune guarnizioni di cintura, di finimenti e altro che presentano una decorazione che impiega - mi sembra - motivi non troppo dissimili.
Allego qualche immagine fra quelle che avevo a portata di mano, forse non i confronti più stringenti, ma spero sufficienti a trasmettere ciò che ho in mente. Sono tutti manufatti dalla necropoli longobarda di Castel Trosino (AP) (e le differenze stilistiche possono in parte dipendere da differenti centri, ma richiamano comunque la moda 'a punti e virgole') e sono immagini tratte da volumi curati da L. Paroli nel 1995 e nel 2005. Per valutare a fondo questa pista (ed eventualmente scartarla), forse sarebbe utile sentire il dott. Marco Ricci, che ha studiato strumenti artigianali e scarti di lavorazione da uno scarico di sec. VII dalla Crypta Balbi a Roma, che ha avuto fra le mani modani da sbalzo per guarnizioni con analogo decoro (o la stessa dott.ssa Lidia Paroli). Questo è quanto posso suggerire, non mi viene in mente altro.
I materiali da Castel Trosino erano in una necropoli longobarda, ma non sono reperti longobardi: sono prodotti mediterranei, fatti anche a Roma, come prova il lacoratorio di cui hanno trovato tracce in Crypta Balbi, recepiti anche dai Longobardi (per acculturazione), che li deponevano nelle tombe, a differenza degli autoctoni che in genere non hanno corredo. Quindi sono prodotti di fine sec. VI - prima metà sec. VII, di origine bizantina e diffusione mediterranea. Non ne conosco l'eventuale circolazione in Sardegna, ma non sono prodotti legati a etnie germaniche.
Purtroppo sul bronzo è difficile trovare analisi datanti.
Con i migliori saluti.
Caterina Giostra


Vorrei pregare chi legge queste molto interessanti informazioni di prenderle come un supplemento di notizie e non come conferma o smentita delle reciproche e avverse tesi. L'ultima cosa che, a parer mio, dovrebbe esser fatto è coinvolgere la gentilissima dr Giostra in uno scontro pro o contro le cose che scrive. Grazie [zfp]

117 COMMENTI:

Anonimo ha detto...

...Eh eh eh.....ahi ahi ahi...
ora bisognerà cavarseli via gli occhi per non vedere...
Attendo con ansia commenti di pro-scrittura, dopo questi documenti che anche solo a un primo sguardo chiariscono molte cose...

zuannefrantziscu ha detto...

@ Anonimo
Visto che se ne strabatte del mio invito, abbia almeno il coraggio di firmarsi

Anonimo ha detto...

Ma quindi questo vuol dire che la partita è davvero finita?
Mi sta chiedendo di non esultare?
Sarebbe poco sportivo...

P.S.
Sarebbe così gentile da suggerisci anche come dovremmo commentare?

Anonimo ha detto...

non è che si possono tradurre anche quelle in nuragico? Magari sono di provenienza nuragica anche quelle, chi può negarlo?
...

zuannefrantziscu ha detto...

Avevo semplicemente chiesto di non commentare, per rispetto alla dr Giostra che non sa di epigrafia e paleografia. E' molto disonesto il suo tentativo di piegare quel che dice alla sua tesi, come lo sarebbe un altro contrario.
E, in più, senza il coraggio di dichiararsi

Aba Losi ha detto...

Lascio a Gigi e con grande piacere il privilegio di commentare foto e testo. Faccio solo notare l' incipit: la dottoressa dice che non può valutare nè la composizione del TESTO, al di là del riconoscimento di alcuni SEGNI (n.d.r.: le ho mandate una tavola con l' alfabeto ugaritico. Non ho voluto esagerare mandandole anche il proto-sinaitico e il proto-cananeo), nè la forma del SUPPORTO.

Ammetto che l' ottusità totale mi affascina quasi quanto l' intelligenza più fine: la trovo statisticamente molto improbabile, come fare zero al totocalcio, per questo ho la tendenza a credere che vi sia sempre un pizzico di malafede. Ma forse mi sbaglio e forse aveva ragione Einstein quando diceva "Vi sono solo due cose infinite: l' universo e la stupidità umana. Della prima non sono sicuro"

Anonimo ha detto...

Caro Pintore il suo invito era:

1)A non ritenere queste "rivelazioni" troppo decisive;

2)A non coinvolgere la Giostra;

Quindi le rispondo che:

1)Chiaramente le non può decidere come io o chiunque altro dobbiamo "prendere" queste informazioni, se non le spiace sono capace di pensare e di esprimermi tramite il mio pensiero e non il suo;

2)Non credo affatto che "commentare come lei vorrebbe facessimo" possa contribuire a tenere fuori la Giostra da quello che evidentemente lei teme possa sortire, e se ne capiscono i motivi; oltretutto se davvero voleva tenere fuori la Giostra da tutto questo, mi pare un può fuori tempismo e non "a fuoco" (cioè, visto che anziché prendersela con chi vuole rimanere anonimo, recuparare facilmente i nominativi che hanno realmente GIA' tirato in ballo la Prof. Giostra. Inoltre penso che ci abbia fornito un responso scientifico e come tale credo sia abituata a farlo o comunque "fa parte del mestiere".

Più sportività e meno pressioni, please.

Aba Losi ha detto...

Lei si sbaglia: la dottoressa non ha fornito un responso scientifico, ha solo fornito una cauta opinione, paragonando le tavolette a quello che conosce nel suo campo di studi.

Anonimo ha detto...

Mi scusi Dott.ssa Losi,
tutti gli innumerevoli suoi discorsi finora fatti sono stati impostati sulla "somiglianza" di segni con altri segni.
Mi vuole dire che ora ha cambiato metodo scientifico?? Quando le sue "somiglianze" investono non solo singoli segni ma anche i relativi supporti??

Qui nessuno brinda ad alcunché, non io che alla scrittura nuragica non ci ho mai creduto.
Ma è un tantino curioso che voi tutti lo pensiate. Quello di Pintore era davvero un "mettere avanti le mani", anche se lo negherà.

Anonimo ha detto...

Si faccia onore Losi, controbatta scientificamente a quello che vede anche un bambino. Non perdiamo di vista l'eccezionalità della cosa. Comunque mi pare che questa ipotetica somiglianza con gli oggetti che sono stati presentati sia stata già indicata molto tempo addietro, tanto da indurre Sanna a coniare il termine del "circolo dei punti e virgola" o qualcosa di simile. Cosa è cambiato adesso? Si chiamano in causa gli esperti e poi non accettiamo le loro impressioni? (Le chiami come vuole, la "vicinanza" con Tziricottu siamo tutti capaci di capirla anche se la Prof. Giostra non si esprime nel merito). E non vada a recuperare quegli stralci delle frasi della prof. che in qualche modo tengono ancora aperta la questione, come quando dice che non conosce le antiche scritture, le ricordo che lei si è espressa contro il copia-e-incolla, di piccole frasi estrapolate dal contesto.
Sarà che l'evidenza brucia?

Aba Losi ha detto...

Lei si sbaglia ancora: il cuneo delle tavolette non è somigliante al segno cuneiforme accadico DIS o AS ed alla gamlu ugaritica, è identico.
Le resh, le nun, le teste di toro per dare l' aleph ecc. nei documenti nuragici non sono somiglianti a quelle paleo-cananee e paleo-sinaitiche, sono identiche. Veda, ad es., i post sugli ostracon.certo non sempre, i nuragici hanno il loro stile (come tutti gli scrittori).

Ma lei parta dalle identità, è più facile.

Aba Losi ha detto...

non mi parli di onore, guardi, non è il caso.

Anonimo ha detto...

Io parto dalle identita, ok, ci sto.
Lei parta dall'unica tavoletta di Tziricottu di cui si conosce qualcosina in più di un semplice "fidatevi", cioè la A1 se non sbaglio. Questo è metodo scientifico. Confrontiamo l'unica posseduta dalla Soprintendenza (non i calchi di sconosciuti esemplari quali le tavolette A3, A4 o quale numerazione è stata loro assegnata, non ricordo) con quelle postate. E magari ricordiamoci anche di quando, fin dall'inizio, i confronti addotti erano proprio gli stessi che fanno bellla mostra di sé in questo post.
Guardi Losi, non mi sorprenderà se vorrete negare anche l'evidenza, è una prassi consolidata. Dal momento che su come la pensate voi acriticamente già lo sappiamo, quello che conta è l'altra miriade di lettori (e scrittori) del Blog.

Anonimo ha detto...
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Anonimo ha detto...
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Anonimo ha detto...
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Anonimo ha detto...

incredibile....2 in un colpo è davvero troppo! ahahah

Anonimo ha detto...
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Anonimo ha detto...
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Aba Losi ha detto...

@Anonimo vero
stavo esattamente parlando dei 9 cunei della tavoletta A1.
Quanto alle sue maliziose ipotesi sulle altre tavolette e se vuole giocare a fare il detective, le rispondo subito.

Immaginiamo un falsificatore o un falsario che vuole far credere all' esistenza di scrittura nuragica, produca le tavolette e vi incida sopra lettere di alfabeti dell' età del bronzo. Perchè dovrebbe usare una forma a centina che ricorda manufatti longobardi, noti nell' orbe terraqueo a diversi esperti? perchè gettarsi così ingenuamente nelle fauci di squali assetati di sangue? perchè non usare invece le usuali tavolette di argilla o degli ostarcon? in fondo gli alfabeti di cui sopra sono noti da diverse decadi e se il falsario li conosce, allora sa anche questo.
Quindi, la probabilità che siano dei falsi costruiti ad arte mi sembra molto bassa, tendente a zero

Stabilito ciò, come ipotesi di lavoro, cosa resta? se non sono falsi, vi sono sulle tavolette - e con molte identità, non mere somiglianze-segni alfabetici del II millennio a.C.

Cosa ne concludiamo?lei faccia pure come crede, io scelgo la via più logica.

zuannefrantziscu ha detto...

@ Anonimo
"Mettere le mani avanti"? "Meno pressioni"? Davvero pensa che se io fossi quel che la sua malafede immagina, avrei pubblicato la risposta della dr Giostra?
A lei parrà strano, ma il mio invito a non coinvolgere la studiosa in qualcosa che lei stessa afferma non conoscere era un sincero atto di rispetto. Comunque, grazie a lei, la stura è stata data. Vedremo se il mio invito avrà almeno l'effetto di non tirare per la giacca la studiosa.

@ Francesco
Apprezzo il fatto che si sia limitata a confrontare le due serie di reperti e non abbia tentato di arruolare la dr Giostra, prendendo frasi che la confortasse in ciò che pensa e che penso anche io. Da noi diciamo che non si podet pònnere a pare a Deus cun su cucu. Dio e il gufo sono diversi.

Anonimo ha detto...
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zuannefrantziscu ha detto...
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zuannefrantziscu ha detto...
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zuannefrantziscu ha detto...
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Aba Losi ha detto...

Non abbatterti GP
ricordati dello zero al totocalcio di cui parlavo prima. Questa specie di attacco isterico su una cavolata era solo per occultare il disappunto sul fatto che questo articolo, con foto e tutto, è stato pubblicato. Con tanti saluti al mio presunto "non onore" , alla tua presunta faziosità e alla "paura del vero" della squadra Tzricotu.

Mirko Zaru ha detto...
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Anonimo ha detto...
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Anonimo ha detto...
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zuannefrantziscu ha detto...
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Aba Losi ha detto...

Volevo precisare che il mio commento delle 11.17 sulla ottusità totale non si riferiva certo alla dottoressa Giostra, ma alle osservazioni dell' anonimo a IQ fisso.
Scusatemi se era ambiguo, ma ho l' IQ dinamico.

Anonimo ha detto...
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Lisa M ha detto...

Mi semba che ci siano parecchie persone che frequentano questo blog con il solo scopo di cogliere gli altri in fallo... specialmente il sig. anonimo che dimostra di essere talmente ignorante e malfidato con la questione del doppio commento di ZFP. Meglio per lui che non si firmi! Ora, si potrebbe riportare la discussione sul tema del topic, per favore?

Andrea Brundu ha detto...
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Aba Losi ha detto...

@Andrea
tutto quello che la dottoressa mi ha scritto l' ho riportato lì. Direi che sono originali, ma con certezza non lo so. Puoi chiederlo direttamente a lei o a Lidia Paroli che ha curato il volume.

gigi sanna ha detto...

(I)

Appunto. E come no? La miriade di lettori, che ci seguono ormai da due anni, stanno notando che l'anonimo balente (il n.1) gonfia le note per nulla. Come sempre. Guarda guarda! Come un bambinello, trascura i dettagli fondamentali! Guarda guarda, come ingenuamente non si è accorto quale tiro mancino gli abbia giocato Aba Losi, non solo a lui ma anche ad un certo Club di disperati silenziosi 'pasticcioni'. A dir poco.

Dunque, dunque, vediamo:

1) la cosiddetta 'centina' non c'è in nessuno degli oggetti della paccottiglia ( la definisco così di fronte agli oggetti più straordinari e più raffinati della scrittura arcaica, orientale ed occidentale, dell'età del bronzo) longobarda. Mentre c'è invece, e ben marcata, in tutti e quattro gli oggetti di Tzricotu. Perche? Se lo è chiesto la dott. Giostra, oggettivamente, perché lei è una studiosa e, in quanto tale, non fa tifo per nessuno. Io però ho dato la mia risposta, alla quale nessuno del club si è opposto . La ripeto. La cosiddetta centina (?) c'è perché non è motivo ornamentale; c'è per il semplice fatto che tutti gli oggetti di Tzricotu sono sigilli e la parte, 'del tutto inutile' (Giostra) nelle matrici longobarde, esiste per 'fine corsa' o fine pressione dei sigilli stessi.

2) I sigilli di Tzicotu, proprio perché sigilli, hanno tutti e quattro solo le lettere in negativo. Hanno cioè il fine di 'certificare', con la loro geniale particolarità e complessità contenutistica e formale, e di garantire chi siano il loro 'proprietari'. Si sappia che dell'uso del sigillo nell'età del bronzo nuragico fanno fede l'anello in bronzo di Pallosu ( con una stessa tipologia di scrittura), il sigillo di S.Imbenia in ceramica (con una uguale tipologi adi scrittura), il sigillo di bronzo di Quirra (con una uguale tipologia di scrittura), il sigillo in bronzo di Narbolia ( con pittogramma serpente e pittogramma uccello, cioè con iconografia tipica della cultura religiosa nuragica), il cilindretto in olivina ( con simbologia pittografica e numerica) del museo di Sardara.
Bisogna chiedersi, a proposito del sigillo di Quirra, perchè mai di forma di matrice 'longobarda com'è , non è stato mai detto longobardo? Sarebbe dovuto essere il primo ad essere inquisito. Gli manca anche la cosiddetta 'centina'! Invece silenzio! Assoluto silenzio. Guarda caso però ha i segni della scrittura protosinaitica e protocananaica, la decorazione 'a palline' e la 'tripartizione' tipiche del nuragico. Forza, perché non si dice che è medioevale! Coraggio, tanto... uno in più o uno in meno.


3) Il primo sigillo (tavoletta A1) di Tzricotu manifesta chiaramente che gli altri tre dipendono da lui, in quanto sono un completamento con altre aggiunzioni , sempre differenti, di segni alfabetici ( di ben precisi codici alfabetici!) che ovviamente si aggiungono ai primi. Basta esaminarle bene queste aggiunzioni, una dopo l'altra. Lo scriba con il primo 'specimen' riempie con impareggiabile perizia gli spazi rimasti vuoti di questo procedendo sempre con una scritta in chiaro andamento bustrofedico.


4)Nessuno degli oggetti longobardi è mai stato trovato in Sardegna (Giostra).

5) Nessuno dei motivi longobardi ( a meno che non si voglia offendere l'intelligenza comune), ma proprio nessuno, neanche lontanamente, assomiglia da solo o legato agli altri, a quelli dei sigilli di Tzricotu. Sono solo decorativi. Senza alcuna funzione di messaggio comunicativo. E nessuno di essi mai riuscirebbe a dare un senso logico e/o 'musicale', quello di cui ha magistralmente parlato su Componidori. I segni sono collegati infatti indissolubilmente ai numeri sacri ( il tre ed il dodici) e sono i numeri, quei numeri, che danno musica e ritmo, in quanto tali, all'oggetto sacro cerimoniale. Nessuna numerologia e nessuna logica di legame 'concettuale' è riscontrabile in alcun modo nei documenti longobardi.

gigi sanna ha detto...

(II)

6) Nessuno dei documenti longobardi possiede i cunei, singoli o associati (scrittura ugaritica), presenti invece in tutte e quattro le tavolette di Tzricotu.


7) Le tavolette del Sinis vanno lette 'diritte' come le ha postate Aba Losi perché altrimenti i segni ugaritici, le cosiddette Tanit vengono messe a testa in basso, e gli altri segni consonantici dei notissimi alfabeti semitici dell'età del bronzo, perdono il loro senso epigrafico. Rendendo tutto estremamente ridicolo. In questo ridicolo è caduto il dott. Paolo Benito Serra che non si è reso conto dell'autentica 'stupidaggine' (o come dovrei chiamarla?) che ha pubblicato in Africa romana e poi nella 'comunicazione' (strombazzata invece da Stiglitz come dibattito ) accolta nella rivista della Facoltà Pontificia di Cagliari.

8) Il Dott. Paolo Benito Serra e tutto quelli del 'club dei punti e virgola' mai, dico mai, hanno messo in discussione l'esistenza delle altre tre tavolette. Perché? Perché di scrittura non ne capiscono nulla e hanno pensato, alla grossa, che i documenti fossero comunque e in qualche modo medioevali. Come si fa a non capire quello che è stato detto tante volte ( anche di recente da Aba Losi) e cioè che nella parte mediana della tavoletta A3 insistono quattro chiari, precisi, inconfondibili segni dell'alfabeto ugaritico? O non è così? Il negarlo sarebbe solo segno di malafede, quella malafede continua che notano i seguaci del Blog di Pintore da un biennio
Ma le scienze filologiche ed epigrafiche non tollerano affatto l'andare così alla 'grossa', a 'sa macconatza', non tollerano l'ignoranza ed il pressapochismo. Sono discipline severissime , 'oggettive', che impegnano gli occhi e la mente, che richiedono onestà assolute e chi non sa è meglio che taccia, altrimenti si fanno bruttissime figure.
Guarda guarda, l'anonimo delle esclamazioni che non rafforzano niente e dei puntini che sott'intendono il niente...(sempre il solito 'giapponese') ora di fronte alla realtà delle lettere protosinaitiche, protocananaiche, di fronte ai raffinatissimi logogrammi e ai pittogrammi che sono propedeutici ( propedeutici sono stato capito?) a tutti gli altri, manda a quel paese il Serra che nei suoi scritti mai ha messo in discussione la bontà e l'esistenza dei documenti del Sinis.
Come sia fa a negarne l'autenticità e a metterli da parte se, tanto per fare un solo esempio, la barchetta di Teti con i suoi due Zayn riprende i due Zayn (uno ugaritico e uno di precisa forma protosinaitica) delle tavolette A3 e A5 di Tzricotu? E che? Chi avrebbe falsificato le tavolette avrebbe previsto anche la scoperta dei segni di un manufatto con scrittura di cui si ignorava l'esistenza? E ancora, chi avrebbe reso epigrafiche le tavolette poteva prevedere il documento yemenita trovato nella primavera scorsa? E dove stanno nelle matrici longobarde dei segni simili a quelli della barchetta di Teti e a quelli del documento protocananico yemenita?
Comunque, ci si vorrebbe fermare solo alla tavoletta A1? Bene. Ci sto. Ma come prima cosa, si osservi se la scrittura c'è o non c'è. La scrittura arcaica ( di matrice orientale, mesopotamica ed egiziana) si basa su tre tipi di scrittura: quella per accostamento, quella per agglutinamento e quella per 'insertione'. Riesce il club dei punti e virgola a trovare questa scrittura, con le suddette tipologie, ad individuarla nelle matrici longobarde? Nella tavoletta A1 c'è e, direi, spettacolare. Devo postare un articolo per farlo notare?

gigi sanna ha detto...

Io sono pronto,. Sono pronto ad illustrare e a dire, come d'altronde ho fatto con tanti articoli sulla documentazione scritta nuragica, prendendomi sempre tutte le responsabilità di quello che ho scritto. E Stiglitz e Serra e tutta la piccola (ma sempre casinesca, maldicente, provocatoria combricola degli anonimi se si esclude il prof. Zaru), che cosa hanno mai prodotto in così tanto tempo di discussione? Eccola. Una sola cosa, una sola frase d'ordine: sono matrici per linguelle longobarde di cintura ecc. ecc. Che qualcuno sia intervenuto mai in questo Blog per contestare una ed una sola riga, una e una sola nota, delle mie 200 pagine di commento sulle tavolette di Sardoa Grammata!. Queste pagine, frutto di una ricerca sofferta durata quasi dieci anni, cari miei del club, io ripropongo, con forza (e anche con orgoglio) in questo momento (quanto lo ho atteso!) in cui, finalmente, si fa sul serio. Sul serio, capite? Qualcuno ancora non mi si crede? Io attendo serenamente molti dott. Giostra, ma attendo anche molti conoscitori dell'epigrafia, soprattutto di quella protocananaica, che studino non solo le tavolette di Tzricotu ma tutti gli altri numerosi documenti che fanno corona ad essi. Perché gli uni e gli altri si illuminano a vicenda. Non è un caso che qualche furbetto che ormai ha già capito tutto circoli nei forum dicendo: 'beh, perchè non credere alla documentazione nuragica scritta prodotta da Gigi Sanna. Il fatto che abbia sbagliato su Tzricotu non vuol dire che abbia visto male in tutto il resto'. Capite? Si vuole salvare il club dalla figuraccia!
Sbagliato un corno! Confrontiamoci, confrontiamoci e si vedrà l'oceano del ridicolo. Non sono io che lo dico perché sono offensivo, duro e testardo: lo sono solo i documenti che si sentono trattati in modo così volgare. Infatti sono incazzatissimi perché il sublime è stato fatto passare per infimo, quasi o senza quasi per roba di natura letamica.

Mirko Zaru ha detto...

Sig. Sanna, a tutte queste "sue"... risponderò molto volentieri più tardi!

Aba Losi ha detto...

Sì, infatti a prima vista mi pareva che i tre oggetti in alto, quelli color oro, avessero la cornice liscia di fine corsa di cui parla Gigi. In realtà non è così-i tre spigoli sono ortogonali, è solo che gli oggetti sono fotografati in prospettiva. Mi sembra che su questo aspetto siamo tutti d' accordo.

Sulla presenza di lettere sulle tavolette e sulla loro assenza sui reperti medievali non so se siamo tutti d' accordo, ma francamente questo continua a lasciarmi basita.

Per una possibile datazione: la dottoressa dice, giustamente, che è molto difficile farlo. Esistono da quanto capisco,dopo una piccola indagine, un paio di metodi per datare-tentativamente- i manufatti di bronzo:

1) il primo utilizza la termoluminescenza per datare il clay-core; non è scevro da problemi, ben spiegati da un gruppo italiano che se ne occupa (Radiation Physics and Chemistry 61 (2001) 241–246
Radiation in archaeometry: archaeological dating
Marco Martini*, Emanuela Sibilia
INFM and Dipartimento di Scienza dei Materiali, dell’ Universit "a degli Studi di Milano, Bicocca, via R. Cozzi 53, 20133 Milan, Italy; l' articolo è open access e hanno anche scritto un libro, la cui parte sul bronzo è leggibile: The physical basis of thermoluminescence dating and its applications)

2)Il secondo è relativamente nuovo: è una tecnologia laser accoppiata ad uno spettrometro di massa ed analizza porzioni micrometriche. La datazione viene fatta sulla base di elementi minori o in tracce presenti nella lega. Se ne occupa un gruppo svizzero. Di questo metto il link, caso mai interessasse la sovrintendenza:
http://www.empa.ch/plugin/template/empa/*/56482


Tiro mancino? io? Gigi, ti prego..

gigi sanna ha detto...

No, no, Zaru. Lei è stupido e lo dimostra tutte le volte. Non voglio perdere tempo con le stupidaggini. Voglio invece sentire la cosiddeta 'scienza', Stiglitz e Serra, perchè ormai il loro anonimato e il mandare lei allo sbaraglio ci ha rotto le scatole. Esca allo scoperto caro Serra, si confronti con me che lo sto attendendo da due anni! Due anni capisce, mica due giorni! Che ci fa Zaru il giullare di tutti i forum? Che se ne vada al diavolo miserabile calunniatore qual'è! Con le sue scritte false dei cinque anni esatti! Con tutta la sua spaventosa ignoranza!
Serra, Serra, mi ha sentito? Caro Serra, caro Benito Serra, che fa solo comunicazioni per gonfiare le inutili gote in convegni della Facoltà pontificia che parlano d'altro, mi dica che nella tavoletta A3 non ci sono segni ugaritici! Coraggio! Coraggio! Mi dica perchè l'ha capovolta e messa a testa in giu la tavoletta A3! Scriva, scriva non resti anonimo perchè ora il gioco è 'scientifico', è serio, molto serio. Qui ci sono delle obbiezioni mica campate per aria! Io sostengo che ci troviamo di fronte ai documenti epigrafici più belli del mondo e lei sostiene che sono il nulla ( quel 'nulla' che mai è stato trovato in Sardegna!). Coraggio, perchè ormai non si torna indietro e finalmente si discute. Ma nella discussione non voglio Zaru, nessuno vuole Zaru perchè è un volgare provocatore e potrete sempre dire che non vi rappresenta. Coraggio 'maestro' di documenti di punti e virgola. Se c'è e ha coraggio per dire la sua 'verità' batta un colpo. Scriva qui, a migliaia di persone che la attendono. Io ho scritto, ho scritto. Scriva ora lei e ne vedremo delle belle!

gigi sanna ha detto...

Caro Gianfranco, lascia perdere perchè non è che li convincerai sulla verità; non li convincerai a desistere dal fatto che vogliono metterti in cattiva luce. Questo è il solo intento di una certa combricola di anonimi. E tieni presente che l'accanimento dei post hanno anche lo scopo di dirottare le persone dall'osservare l'articolo di Aba e, soprattutto,il paragone paracarro tra Tzricotu e oggetti longobardi. Non ultimo scopo quello di infirmare l'autorità di un Blog magistralmente condotto; condotto con una tolleranza e con così forte profilo democratico che non ha eguali nel mondo della comunicazione sarda via inernet. Poveracci! Perchè pensi che ti seguano in tanti?
Davvero poveracci! Domani vedrai che il tuo giornalismo libertario chiuderà baracca! Sai come dovrei firmare questo post? Come anonimo, perchè io sono tuo amico e sarei più credibile. Ma io non sono un vigliacco. Ha cercato di farlo intendere il solito giullare Zaru, ma è stato smentito. Poi dice che non è un calunniatore! Il Big-Boy che scambia le balle altrui per quelle degli altri! E continua a scrivere, incosciente com'é.

Anonimo ha detto...

il canto del cigno nuragico

Anonimo ha detto...

E se ci mettiamo a contare in quelle longobarde nessun 3 o nessun 12 o nessun 2010 potrebbe saltare fuori? E prima non era molto importante il supporto ma piuttosto i segni che vi erano incisi? Perché ora è così importante la conformazione del supporto? E se servivano per "certificare e garantire chi erano i loro proprietari" non è in contraddizione con quello che ci ha voluto far credere e che cioè questa scrittura era in qualche modo a rebus e quindi incomprensibile se non per qualche sapientissimo scriba? A chi lo doveva certificare se sapeva leggerlo solo lui e i suoi compari?
Lei ha risposto a tutto? Nessuno qua in questo blog le ha mai posto questioni circostanziate circa quello che lei sostiene in Sardoa Grammata?

Ha visto quante domande Sanna?
L'evidenza è evidenza, eccome!

Anonimo ha detto...

Cioè ragazzi, ma stiamo scherzando? E' uno scherzo vero? Davvero c'è qualcuno che vuole negare che siamo di fronte alla medesima tipologia di oggetti?Davvero questo qualcuno insiste sull'ottusita altrui?
Ma dove siamo???

zuannefrantziscu ha detto...

@ Lisa M
Ha ragione. C'è chi vuole dirottare la discussione e allora ho cancellato tutto ciò che riguarda la penosa discussione. Anche la mia spiegazione dell'incidente e anche il post del mio amico fiorentino "Francesco" (che così non si chiama) il quale aveva ottime ragioni per non firmarsi. Impari a postare autonomamente e, se vuole, riscriva.
E con questo l'incidente è chiuso per sempre.

Andrea Brundu ha detto...

Vorreste dire quindi che tutte le torri del mondo sono nuraghi?
Per una mera similitudine,senza badare alla tholos,alle nicchie,al contesto,alla datazione,alla modalità costruttiva?
Oppure tutte le persone con barba e robuste sono Mirko Zaru,ma questo è vaneggiamento.
Ma oltre la forma(anche la centina dei gigantinos,potrebbe essere una fibula gigante per giganti longobardi)avete visto cosa ci sta scritto nelle tavole di Tzricotu?
Credo che dire che quella non è scrittura equivale a dire che la scrittura ugaritica e quella protosinaitica non sia scrittura,cosa assai improbabile.Chi pensa a questo vaneggia.La scrittura di quel tipo su quegli oggetti longobardi,non la si trova manco se la si stampa sopra.Vi sembra cosa da poco? Tavolette di Tzrigotu=Scrittura /manufatti longobardi=decorazioni vi sembra lo stesso?Date prova che quei segni sulle tavolette di tzrigottu non sono scrittura, datelo provato davanti a una commissione di esperti semitisti e per me va bene,e per tutti va bene.Sinora tutti vedono scrittura anche con un semplice confronto con tabelle,anche chi poco ne tratta.
Anche la similitudine degli oggetti ha parecchie pecche,come già detto da Sanna,e per tanto vi domando quel piccolo "umbone", nella parte alta degli oggetti,in posizione centrale a cosa serviva?Poichè le tavolette di tzricotu ne sono sprovviste.Se esso era un elemento funzionale, non mi pare che nelle tavolette sia presente.
Attendo risposte.

Andrea Brundu

Anonimo ha detto...
Questo post è stato eliminato da un amministratore del blog.
Andrea Brundu ha detto...

Vorrei chiedere,a chi potesse rispondermi,se le foto "longobarde", sono di riproduzioni,oppure di originali,o ancora,se vi siano dei calchi tra esse.Questo è assai importante per chiarire un concetto,che poi spieghero.
Grazie in anticipo

Andrea Brundu

Ore 15.54


PS di Gianfranco Pintore. Caro Brundu, sono mortificato per averla inavvertitamente confuso con gli anonimi che hanno tentato di dirottare la discussione e per questo cancellato. Le chiedo scusa [zfp*

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gigi sanna ha detto...

Hai visto Aba come questo 'balente' di anonimo ha postato un commento (!) uno dopo l'altro? E' sempre lo stesso stupidotto bambinone che mi diverte perchè lo è tanto da non capire che altri capiscono che il suo cappello messo in più parti delle macerie del fortino denuncia solo un disperato che ha un solo un fucile a salve a disposizione. Che dire? Vede troppi film Western!

Anonimo ha detto...

Visto che sarà solo lei a leggere ciò che le scrivo, posso almeno farmi vanto di questo: a me non mi infinocchia facilmente caro Pol Pot... almeno tra me e lei, in forma anonima, sappiamo come stanno le cose. Mi complimento per lei. Non si lamenti se qualcuno pubblicamente vorrà rendere noti questi fatti terribili e gravissimi di censura. Magra figura davvero, in realtà mi fa anche un pò di pena, ma se l'è cercata...uh....se sel'è cercata......e l'ha trovata. Hanno letto inj tanti sa? La sua sarà una censura tardiva. Già girano voci in rete di un blog gestito con i fili delle marionette...
Complimenti! Per la professionalità sopratutto e per gli attributi. Troppo facile mettere in discussione quelli altrui.
Fasullo.

Anonimo ha detto...

@anonimo delle 19.07

Come disse "El Rey Juan Carlos", qualche anno or sono, in occasione della "Cumbre Ibero-Americana", al presidente Venezuelano Ugo Chavez, il quale come un fiume in piena inveiva sproloqui contro l'ex primo ministro spagnolo Josè Luìs Aznar:

¡PORQUE' NO TE CALLAS!


Marco Pinna

gigi sanna ha detto...

Cara Aba, hai visto l'anonimo balente che mi tallona vanamente ormai da due anni? Non si è stancato e ricorda sempre quello che solo lui dice. Costui vuol far credere alle centinaia e centinaia di persone che ci seguono giorno dopo giorno che dalla paccottiglia longobarda possa ricavarsi una numerologia? Hai notato il solito modo? Negare senza mai dimostrare! Chissà lo stupidotto quanto ci ha provato a ricavare numeri dagli oggetti cavallereschi! Non avendoli trovati la spara comunque ed insinua! Ingenuo! Come se gli altri fossero fessi!

Aba Losi ha detto...

Questi documenti, tutti quelli che sono pubblicati in questa pagina, non meritano un solo "primo sguardo" gentile primo anonimo e tutti gli altri che hanno scritto dopo. Meritano innanzitutto rispetto, gli uni e gli altri. Poi una analisi comparativa, per chi non lo ha ancora fatto perchè ognuno possa capire, nel limite delle proprie capacità ed esperienza, analogie e differenze. Vi sono le une e le altre.
Vogliamo provare a fare una lista? ognuno la sua propria?
Lei per primo,perchè è troppo comodo ed a buon mercato dire: ad un "primo sguardo", non significa molto in una discussione dove gli occhi sono tutti diversi, non le pare? ce lo dica cosa vede di tanto simile, anzi di identico.

Se non altro per un atto di rispetto verso la dottoressa Giostra, verso di me che ho postato un articolo molto caldo-e lo dimostra il livello di nervosismo che hanno raggiunto i commenti-e (almeno ai suoi occhi) autolesionistico. Potevo tenerlo nella mia casella della posta questo, non le pare?

Lo sa cosa mi fa male soprattutto guardando questa foto,e penso che faccia male a chiunque abbia a cuore la sua storia? I manufatti longobardi sono fotografati tirati a lucido, catalogati, coccolati, mostrati con comprensibile orgoglio.
Vorrei vedere lo stesso per le povere e bellissime tavolette di Tzricotu, ed invece mi accorgo che manco so dove si trovano. Come del resto per gli altri documenti.

Anonimo ha detto...

Se i manufatti longobardi sono stati creati per un preciso scopo, ossia creare fibule per cinture, ed è stato provato che i Longobardi ci riuscivano alla grande, allora al giorno d'oggi, se qualcuno volesse produrre delle fibule per cinture con tali matrici, dovrebbe egregiamente essere in grado di farlo!

Se le tavolette di Tzricotu sono matrici per fibule, allora coloro che sostengono tale tesi dovrebbero essere in grado, con tali tavolette, di produrre fibule per cinture!

Perchè non riprodurre una copia esatta di una tavoletta di Tzricottu e provare a fare fibule con quella?

Se il ragionamento dei sostenitori delle matrici per fibule fila, costoro dovrebbero mostrare fibule create con tali matrici: ''hic Rhodus, hic salta''.

Saluti

Gavinu M

Sisaia ha detto...

@ Aba Losi

Le tavolette mi paiono troppo piccole perchè possano contenere un clay-core, che invece è usato per risparmiare metallo all'interno di manufatti di grandi dimensioni.
Ma non si era detto che erano fatte a stampo?

@ Brundu

I nuraghi ci sono anche in Corsica, anche se li chiamano "Torri".
E qualche parente molto stretto a Minorca e a Pantelleria.

http://www.menorca.net/sitepics/history/Talaiot_de_Torrellonet_Vell.jpg

http://www.guidasicilia.it/ita/main/news/index.jsp?IDNews=18164
Sisaia

Aba Losi ha detto...

@Sisaia ma anche per Alfonso Stiglitz
sono assolutamente ignorante in materia, ho solo raccolto un paio di metodi che vengono utilizzati per datare (o escludere date di) manufatti di bronzo. Hanno entrambi bisogno di analisi comparative per la validazione e non so se siano applicabili, ma vorrei sapere dagli esperti in materia, per filo e per segno, perchè non sia possibile. Non mi va più che certi argomenti vengano liquidati con due o una riga. Non mi frega quasi niente che la faccenda linguelle o matrici sia stata pubblicata in due congressi scientifici, come pomposamente affermato: sul mio sito ho messo le mie pubblicazioni, con la notazione "Congress proceedings are not listed". ne avrei 200 sennò di pubblicazioni. Riesce a capire perchè ho fatto questa scelta?perchè i proceedings non vengono referati e troppe volte sono un espediente per pubblicare l' impubblicabile.Per fortuna non è sempre così.

Ripropongo il tema datazione qua sotto: l' istituto EMPA per l' analisi elementale, usando la tecnica di laser ablation con spettrometria di massa si trova in svizzera (visto gli esperti di lingua tedesca "da frasi fatte"che girano non sarà un problema). Poi propongo un altro italiano,Gianni Lombardi, che fa analisi comparative, un approccio multitecnica:
1. Elemental Analysis of Ancient Bronze and Silver Objects by LA-ICP-MS: An Optimized Methodology Using a new Mountable Cell Design
Adrian Wichser, Andrea Ulrich
http://www.empa.ch/plugin/template/empa/*/60265/---/l=2
Element patterns are important criteria for dating, origin determination and authenticity verification in archeometallurgy and evident to define appropriate restoration methods. The chemical characterisation requires an exact quantification in concentration ranges of lower ppm levels (impurities) to % levels of the main alloy element components. Non- or low-destructive methods are preferable especially with regard to preserve antique objects.
LASER ablation inductively coupled plasma mass spectrometry (LA-ICP-MS) is a sensitive micro-analytical method with high detection power. A mountable LASER cell design provides the advantages of low destruction because no sampling is necessary as required for LA-ICP-MS with conventional cells or for usually applied techniques such as NAA or digestion methods prior to AAS, ICP-OES or ICP-MS analysis

2. Gianni Lombardi, The casting core composition and provenance of the Goljamata Kosmatka (Bulgaria) bronze head, Journal of Archaeological Science, 2009, 36: 520-527
Dipartimento di Scienze della Terra, Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, P.le A. Moro 5, I-00185 Rome, Italy (Abstract The composition of casting core residues from the interior of a 4th century BC bronze head, unearthed in a Thracian tomb of central Bulgaria, was studied by means of petrographic, SEM, chemical and XRD analyses. Results indicated that the sand–clay mixture is dominantly rich in rock and mineral fragments, mostly derived from metamorphic and plutonic silica-rich rocks. No significant compositional differences were noted between the five analysed samples, except for content of bronze impurities and oxidation products. On the basis of geological studies and of chemical comparison with potteries of various ages, speculations were made about the location of the bronze foundry. The results are compatible with a derivation of the casting core from northeast Greece and the southern areas of F.Y.R.O. Macedonia and Bulgaria have terrains compatible with the casting core composition).

Aba Losi ha detto...

Vorrei aggiungere il mio apprezzamento per il lavoro e la disponibilità della dottoressa Giostra, la ringrazio pubblicamente da questo spazio, sempre straordinario. Ha prodotto più informazione visibile sul tema lei in due giorni che gli archeologi sardi in ..quanti anni Gigi? di quanti lunghi anni stiamo parlando? anni in cui è uscita solo la frase: "sono matrici per linguelle longobarde di cintura". Anche in questa discussione, dopo la foto confronto, cosa è uscito? niente, come al solito niente di niente.

Mi appello alla vostra formazione scientifica: in una tale analisi, di una tale possibile importanza come outcome, come è possibile che abbiate consultato solo un esperto altomedievalista? Quando come minimo , viste le evidenze alfabetiche, ci sarebbe voluto un team di epigrafisti e paleografi?
o altrimenti perchè non avete fatto internare Gigi Sanna con ricovero coatto? se lui vi ha detto (con tanto di supporto da parte di esperti di lingue scritte) "lì ci sono alfabeti dell' età del bronzo" perchè per verificarlo avete chiamato un esperto di linguelle di 2000 anni dopo? che razza di senso avrebbe, se non quello della malafede o della incompetenza totale? che razza di scienziati siete? avete letto linguelle al posto di lingue? è stato un errore dovuto alla presbiopia?

gigi sanna ha detto...

Vedo che sei mattiniera, cara Aba. Apprezzo il tuo sforzo e le tue bellissime osservazioni. Sì, quello di vedere tanto interesse per delle semplici matrici longobarde o per delle linguelle da parata (catalogate, studiate nei minimi particolari da studiosi specialisti universitari, ecc.) e non vederne quasi nessuno da parte della scienza universitaria per le tavolette di Tzricotu. Una vergogna! Ma qui il provar vergogna è sentimento che non esiste! E non conta la scienza; qui conta l'arroganza e la prepotenza. Qui già dal 2005, periodo in cui furono trovate le tavolette, si voleva solo negare, con il capo della Sovrintendenza in testa, che nel periodo del bronzo esistesse la scrittura in Sardegna. Solo quello. Il resto non contava, archelogicamente parlando. Faceva comodo a tutti, dal prof. Lilliu ( che però fu il più cauto di tutti) all'ultimo 'interprete' della civiltà nuragica. E faceva anche comodo ai linguisti dei 'paletti' romanzi che ora, vogliano o non vogliano, si trovano davanti una bella gatta da pelare, con tutta la presenza documentaria del semitico 'nuragico' e del lessico indoeuropeo in mix che mette in discussione molto del DES e la teoria che il sardo sarebbe derivato dal romano. E faceva comodo anche a certi storici fenicisti più degli stessi archeologi.
Ho detto, cara Aba, e lo ripeto che è giunto il momento del conto. Insisti, insisti (e insista su Componidori, insistano altri) sulla possibilità oggettiva di datare in qualche modo il bronzo delle tavolette! Tu sai che per me, la cosa è del tutto indifferente (anzi me ne frego!), perchè è la scrittura (soprattutto quella ugaritica con il segno del Samek) che mi data con precisione i documenti del Sinis; così come mi datano la barchetta di Teti le lettere protosinaitiche e protocannaiche; così come mi datano la barchetta nuragica in bronzo scritta (rubata dall'Antiquariunm Arborense di Oristano) i tre serpentelli pittografici(quelli interpretati con il famigerato SESTUS NIPIUS!); così come mi datano l'anello di Pallosu le splendide, 'calligrafiche' lettere in protocananico, ecc. ecc.
Insisti perchè l'esame sul bronzo sia fatto al più presto perchè è impossibile che i dati straordinari della scrittura possano essere ricondotti ad un manufatto di più di 2500 anni prima! Lascia che Stiglitz dica la sua, lascia pure che faccia (al solito) il saccente ( ma non lo si capisce che qui non si scherza e, se non si sanno bene le cose, si può essere smentiti nel giro dei minuti che occorrono per postare un commento?)
Forza dunque, cara Aba, con gli strumenti che possano datarci i manufatti: chè attraverso la tecnica ( ormai collaudata e abbastanza sicura)della termoluminescenza vogliamo sapere a che periodo risalgono le ormai numerose scritte su ceramica; e ancora, con le tecniche di cui parli ( ma sei sicura di non esserti inventata niente?), vogliamo sapere la data dei bronzi scritti ( di tutti i bronzi nuragici scritti!).
Le persone devono capire che non abbiamo timore di nulla. Ma proprio di nulla!

Anonimo ha detto...

Condivido al 100% quanto detto da Aba Losi sulle manchevolezze degli archeologi sardi!
Aggiungo che gli anonimi sono proprio dei c....onigli!
Per chiarire, ieri un amico mi ha chiamato per dirmi del casino successo nel blog, ha alluso che ci fossi anch'io tra gli anonimi, specifico che ieri ero conferenziere all'istituto Sebastiano Satta di Nuoro per l'inaugurazione di un planetario (ero li tutta la settimana per metterlo a punto).
Dello studio di Gigi non mi hanno mai convinto le sue proposte su Tzircottu nè quelle sul brassard ed altre, ma ve ne sono altre di indubbio interesse , bisogna assolutamente salvare il bambino e non gettarlo assieme all'acqua sporca!
La persona di Gigi Sanna assieme a quella di Gianni Atzori appartengono al DIVINO, i loro meriti non possono essere offuscati da eventuali errori (chi non ha sbagliato lanci la prima pietra) . A quelli che la lanciano di nascosto dico che sono degli emmeriti co....nigli.
Ora più che mai serve andare a consultare esperti paleografi che salvino il bambino!

Mauro Peppino

gigi sanna ha detto...

Mi correggo. Ovviamente ...dal 1995 [anno di ritrovamento delle tavolette di Tzricotu]

Anonimo ha detto...

Complimenti Pintore!
Non poteva lasciare i commenti fin dall'inizio dove stavano?
Chi è che voleva dirottare la discussione? Gli anonimi che onestamente hanno veduto le assolute congruenze tra Tziricottu e i nuovi documenti longobardi, o i vari Francesco, Aba Losi, Gigi Sanna, che di tutto parlano fuorché di queste congruenze? Forse ce lo speiga lei che cosa diamine hanno vedere il sigillo di Pallosu e gli altri documenti citati dai soliti noti? Non servono forse a cercare di racappezzarsi in vista dell'incombente smentita di Tziricottu. Certo, c'è chi cerca di deviare accettanto e diffondendo commenti anonimi di un tale Francesco e c'è chi devia indignandosi per questo suo comportamento.
A lei la scelta, non condivisibile (credo da nessuno), di mettere a tecere gli uni ed esaltare gli altri.
Ma come sempre i lettori sapranno valutare da soli. Più difficile se Lei mi impedisce di ricordare loro che Lei è stato il primo a stigmatizzare gli anonimi.
Tanto se lo ricordano tutti da soli e tutti sanno fare 2(no anonimi)+2(bene l'anonimo Francesco)=4(amministrazione del blog chiaramente di parte)
Buona domenica.

Aba Losi ha detto...

@Anonimo 11:29
Una cosa l' ha detta giusta: i lettori sapranno valutare da soli.

Ce le illustri lei le assolute congruenze: io le ho messo a disposizione una collezione nutrita di fotografie. Si accomodi: è tutto lì, si serva a piene mani.
Le somiglianze che si vedono sono le stesse che vede la dottoressa Giostra-non ho proprio niente da aggiungere. Le differenze le ho già scritte diverse volte, in diverse forme. Gigi Sanna idem, deve avere consumato la tastiera. Se le vuole sapere in cinese, mi spiace ma non lo conosco

@Gigi
sì, sono mattiniera. Soprattutto quando sono un pò carica. Sai cosa temo? temo di vedere un giorno o l'altro su e-bay i sigilli di Tzricotu in vendita al miglior offerente. O qualche bella testa di gigante. Come succede ogni tanto per qualche bronzetto.

Anonimo ha detto...

Ho l'impressione che mai si accetteranno critiche o controipotesi o pareri qualificati. Ormai Tzricotu è stato dato per assodato. Mah...

Andrea Brundu ha detto...

@Anonimo
Intanto non avete spiegato a cosa servisse quel piccolo umbone in alto nella parte centrale,e se esso avesse una funzione.E poi,una volta fatto,dovreste spiegare perchè le tavolette di Tzricotu non ce l'hanno.
Poi dovreste appurare,con il conforto di esperti epigrafisti,che quella sulle tavolette non è scrittura.Dovreste stabilire con datazione scientifica che il reperto è medievale.Dovreste poi spiegare cosa ci facevano reperti longobardi in Sardegna.Dovreste come ben detto da Gavinu M.,farci delle belle fibule Longobarde dalle tavolette(dopotutto sarebbero nate con quello scopo).
Fatto ciò penso he nessuno avrebbe problemi ad essere daccordo con voi.

Andrea Brundu

Anonimo ha detto...

Losi lo pretenda da Sanna di sapere dove sono le altre tavolette, lui meglio di chiunque altro le potrà spiegare la differenza di trattamento rispetto ai reperti longobardi
(Tuttavia, una prima precisazione gliela fornisco io: i primi provengono da dannosissime quanto illegali ricerche di qualche anonimo tombarolo, gli altri provengono da scavi stratigrafici condotti da chi ne ha le facoltà nonché le competenze-non mi pare una differenza da poco).
Attenzione sempre a non darsi, autolesionisticamente, la zappa sui piedi. Soppesi bene le parole, soprattutto quelle che riguardano la metodologia di acquisizione dei reperti studiati dal suo carissimo Sanna. Vi conviene.

P.S. Anche questo lo censuriamo Pintore? che dice, fossi in lei un pensierino ce lo farei...

Anonimo ha detto...

Gentile dott.ssa Losi,
Le rispondo per educazione visto che ripetutamente mi chiama in causa, con piglio accademico.
In tutto questo tempo ho appreso molte cose da Lei, come quella che i Congressi scientifici non hanno alcun valore, che i referees sono fondamentali nella sua disciplina, ma non sono indispensabili in ambito archeologico, che la paleografia è una scienza esatta mentre l’archeologia è pura opinione, che in sostanza solo i libri autoprodotti fanno testo; non sia mai che ci si sottoponga al dibattito della Comunità scientifica, soprattutto di quella sarda.
Comunque, pur non essendo un accademico come Lei, le segnalo che, forse, prima di postare certi articoli, di indubbio interesse, sarebbe bene leggerli. Il primo, infatti, si riferisce a sperimentazioni, ancora in essere per la validazione dei reperti tramite analisi non distruttive (o minimamente distruttive che, come penso sappia, sono uno dei più grandi ostacoli a questo tipo di ricerche). I limiti di queste analisi sono, ancora e temo per molto tempo, la necessità di ampie (almeno Mediterranee, ma per noi anche Atlantiche) seriazioni con oggetti provenienti da contesti chiusi e precisamente databili con metodi archeologici. Seriazioni che ancora non ci sono. A ciò si aggiunge il problema delle rifusioni e riutilizzi che rendono le matrici di calibrazione ancora evanescenti. Siamo ovviamente in fervida attesa di avere quest’altro strumento di datazione, che risolverebbe molti problemi e, temo, manderebbe in soffitta certi libri a Lei cari.
Il secondo articolo riguarda le analisi dell’argilla derivante dalla lavorazione degli oggetti per individuare il luogo di fabbricazione. Procedimento abbastanza diffuso, ma che non ha niente a che vedere con gli oggetti bizantini di Tzricottu.
Non liquido niente, semplicemente per ora siamo ancora lontano dall’avere sistemi di datazione di questo genere. Semmai, noto il suo rapido liquidare degli studi del collega Serra, accompagnata dai vergognosi insulti (vero Gianfranco ?) che Sanna continua a rivolgergli senza che Lei ne senta imbarazzo e l’altrettanto rapido liquidare, con parole più gentili, l’expertise della dott.ssa Giostra. Per carità ognuno legge e interpreta quello che vuole.
Comunque se è interessata al problema della analisi archeometallurgiche, che vengono fatte anche in Sardegna le segnalo, come al solito pedantemente, un buon inizio con la lettura del volume:
F. Lo Schiavo, A. Giumlia-Mair, U.Sanna, R.Valera (eds.)
Archaeometallurgy in sardinia - from the origins to the early iron age,
Monographies Instrumentum 30, Editions Monique Mergoil, Montagnac 2005.
Mi rendo conto che vari autori sono sardi, ma abbia pazienza.
Alfonso Stiglitz

Anonimo ha detto...

All'anonimo delle 14,57
Dato che lei mi sembra persona a modo,e pertanto sarà informato bene,le domando,senza fare insinuazioni o velate minacce come lei fa nei confronti di altri,se sa per caso dove si trovi quel reperto in terracotta da Villanovafranca,in caratteri cuneiformi?Certamente detto reperto è stato recuperato in strato e non da scavo clandestino,ed esso fu visionato a quanto si sa dal Professor Pettinato il quale stabilì trattarsi propriamente di caratteri cuneiformi.
Perchè se quel reperto venisse recuperato,darebbe delle indicazioni più certe in termini di raffronto sulla natura dei reperti di Tzricotu.A quanto si sa molti altri reperti mancano all'appello,forse posti in qualche magazzino,e che andrebbero certamente studiati più a fondo.
Vi potreste interessare,ad un loro eventuale rispolvero e darli in mano di chi può e deve studiarli?
Grazie.
Michele L.

Sisaia ha detto...

@ Brundu
L'"umbone" non è un umbone , è la testa del chiodino che fissa l'oggetto al supporto.
Guardi attentamente le foto.In alcuni c'è, in altri è presente e ben visibile, lo spazio per l'alloggiamento della testa del chiodo.
Tale spazio è presente anche nella foto dell'originale in bronzo di Tzicotru e si intravede anche in due dei calchi.
Aguzzare la vista...
Sisaia
Sisaia

Aba Losi ha detto...

I
Dottor Stiglitz
Posso replicarle punto per punto su questo suo commento, anche se lei non lo ha fatto sui miei, limitandosi a fare un excerpt che tenta di mettermi in cattiva luce.
1. Non ho mai detto che i congressi non abbiano alcun valore, anzi ne hanno tantissimo. Ho detto che i proceedings di congressi sono spesso un modo per pubblicare roba altrimenti impubblicabile. Ho aggiunto non sempre, per fortuna, perché a volte vi si trovano invece pubblicazioni fantastiche. Ho anche detto che spesso non sono referati, perché come lei nota sono un’ accademica e so bene come funziona.
2. Non ho liquidato affatto la dottoressa Giostra: ho detto che ha espresso una cauta opinione comparativa e non un parere vincolante, tanto meno un responso scientifico definitivo. Lo chiarisce lei stessa, in più punti della risposta che mi ha dato. E’ lei invece dottor Stiglitz che liquida con due parole lapidarie, “ reperti bizantini”, l’ intera questione.
3. Lo studio del collega P.B. Serra (sarebbe un mio collega o suo? non capisco) non l’ ho mai letto, perché il collega non lo espone qua? E non l’ ho affatto liquidato come lei afferma: ho solo detto che per documenti in cui vi sono lapalissiani segni di scrittura dell’ età del bronzo si sarebbero dovuti consultare in primis esperti di ugaritico, proto-cananeo e proto-sinaitico. Se uno scienziato mi manda un articolo da valutare che parla di fotobiologia non lo mando da referare ad uno che si occupa di astrofisica (a meno che non io non desideri fregarlo ovviamente). Lo ripeto: questo modo di procedere è anti-professionale e parziale.
4. Il fatto di postare certi articoli di dubbio interesse per la questione specifica della datazione, deriva dal fatto che coloro che potrebbero farlo con expertise, non lo fanno affatto. Non sono interessata alle analisi archeometallurgiche di per se, vorrei solo che si facessero sui reperti scritti, che si provasse a farle almeno. Che mi dice ad esempio dei documenti in ceramica? Se non altro vorrei far posto per tempo in soffitta ai libri che mi sono cari. (continua)

Aba Losi ha detto...

II (@Stglitz)
5. Da quello che lei scrive si evince che delle mie motivazioni non ha capito nulla: non me ne importa un fico secco se gli autori di articoli sono sardi, cinesi o di Capo Verde. Ritengo la questione della scrittura sardo-antica una questione culturale che ha rilevanza e molta per la vostra regione, ma che appartiene a tutti. A tutto il mondo. Il fatto di tenerla nascosta, di minimizzarla, di volgarizzarla è un furto culturale di cui qualcuno dovrà rendere prima o poi conto. Io mi sento derubata. Se sentirò ancora in una qualche museo, la solita guida che ripete ai turisti “E coi Fenici, finalmente, arriva sull’ isola la scrittura” non starò più zitta, urlerò che non è vero. Mi sto facendo un rotolo, un poster da portarmi dietro nelle prossime vacanze. E lo srotolerò al momento opportuno, ci può contare su questo. E si ritenga ancora fortunato, perché io sono una persona mite. Mite, non innocua però.
6. Quanto al fatto di ciò che dice Gigi Sanna di lei e dei suoi colleghi e se mi turbi o meno, le ricordo che lui è un uomo adulto e che sono adulta anche io e che fino a prova contraria ognuno di noi due si sta prendendo le proprie responsabilità. Gigi non sapeva neppure che io avevo postato questo articolo, che lei ci creda o no. E’ stato un azzardo, una scommessa: io, che non compro mai neppure un gratta e vinci, ho scommesso sui sigilli di Tzricotu. Non mi stanno deludendo lo sa? Più uno guarda quella foto e più le differenze coi manufatti medievali aumentano. Non credo che i miei libri, dopo tutto, andranno in soffitta.

7. Dotto Stiglitz, mi dice se vede i 4 chiarissimi, standard segni cuneiformi ugaritici nel sigillo “bizantino” A3 di Tzricotu ? Stiamo parlando di un alfabeto che si estinse all’ alba del XII secolo a.C. Ci sono o non ci sono? E se ci sono cosa ci fanno in un manufatto bizantino? Sono dei punti e virgola? Avanti mi risponda. Sono frutto del caso, del logorio del bronzo? O li ha fatti Gigi Sanna? Vorrei una risposta su questo punto, precisa: sì o no. E sono certa, certissima che la vogliono tutti i lettori.

8. Già che c’è, me lo fa un commento sulle resh del sigillo di Pallosu, accostate alle resh paffutelle dell’ ostracon di Beth Shemesh? Si sono tenuti ben lontani da quel post i vari anonimi, è stato un dialogo tra me, Gigi Sanna ed Andrea Brundu - con un inserimento “a caso” di Mirko Zaru.

zuannefrantziscu ha detto...

@ Alfonso Stglitz
Tu sai quanto apprezzi il fatto che un archeologo della tua fama e competenza si identifichi con nome e cognome, a differenza di altri tuoi colleghi (comunque benvenuti e degni di considerazione) che non si firmano.
Ma questa stima non comporta che tu mi chieda di bacchettare Gigi Sanna: lui e lui, con il suo carattere, le sue passioni, le sue irritazioni (non puoi dire non giustificate), io sono io.

@ Anonimo 19,28 del 30 e delle 14.17 di ieri
Mi complimento con lei per l'avermi paragonato al'assassino cambogiano e soprattutto per il senso della misura. Io non ho censurato mai un pensiero compiuto (pensi che considero tale anche il suo): ho semplicemente disinfettato questo blog dai troll che hanno tentato di dirottare le discussioni. Lascio anche le sue insinuazioni sugli scavi clandestini (di cui porta totalmente ogni responsabilità) gettate lì secondo, questo sì, un costume stalinista di disinformatsia.

Anonimo ha detto...

Allora Pintore, si legga Sardoa Grammata, che più volte mi è venuto il sospetto che o non l'ha mai letto, ho l'ha letto ma sapendo già come andava a finire.
Lì c'è segnata la tavoletta A1 come consegnata alla soprintendenza, cioè, in sostanza, resa ufficialmnte esistente. Gli altri documenti, che mai mi stancherò di dire sono molto diversi dalla A1 e con "molti" più segni, sono segnalati come "luogo di conservazione: sconosciuto". E di questi pertanto, il Dott. Sanna, ne pubblica "solo" i calchi. Visto che questo è il metodo scientifico utilizzato e le discussioni che volete affrontare sono scientifiche, mi pare che qualcosina non torni proprio. Se quelle tavolette le ha raccolte un privato, un privato anonimo (!), dubito fortemente che provengano da uno scavo stratigrafico ed autorizzato, ergo, provengono da uno scavo o da una raccolta di superficie illegale. Se poi le devo ricordare che un limone è sostanzialmente sempre giallo, lo farò lo stesso. In secondo luogo il debito che lei ha verso tutti gli anonimi è, al momento e dopo quello che è successo, altissimo. Dopo aver denigrato in tutti i modi possibili gli anonimi, lei in prima persona, Pintore, si è prestato a pubblicare in vece di tale Francesco un commento concepito per apparire in forma anonima. Devo spiegarle di che colore sono i limoni?Mi offende non solo nell'anonimato ma anche nell'intelligenza?
I confronti più prossimi per la tavoletta A1 sono esattamente quelli lì. Non devono essere "identici" i confronti, devono potersi confrontare. Nell'antichità non esistevano produzioni talmente standardizzate da portare all'esecuzione di forme e decorazioni totalmente speculari. Certo l'uso delle matrici permetteva di creare oggetti quasi identici, ma di matrici non ne esistevano di un solo tipo. E comunque mi pare che se anche dovesse saltare fuori un reperto identico alla A1 si avrà difficoltà ad ammetterlo, non so bene come, ma ci si riuscirà.
Ricordo alla Losi che l'esempio che fa non è esattamente valido. Se uno le invia un articolo di fotobiologia è vero che lei non lo farà vedere ad uno che si occupa di archeoastronomia. Però se colui che le invia l'articolo le dice: "guardi questo tratta di fotobiologia", ma poi in realtà tratta di archeastronomia lei che fa? Ignora i confronti che potranno sortire da un esame astronomico solo perché le viene detto che trattava di fotobiologia? Se i confronti per A1 provengono da quei reperti e viceversa nella tanto sbandierata scienza epigrafica (nella quale, ahimé, lo stesso Sanna osa auto-inserirsi) non ce n'è uno neanche lontanamente simile,dove volete continuare a cercarli i confronti? E i confronti della Giostra non vanno bene, e quelli di Serra non vanno bene, e quelli di Stiglitz non vanno bene, e quelli di Zaru non vanno bene, quelli degli anonimi ancora meno. E quelli di Sanna? Non vede le assonanze con i nuovi confronti? Dobbiamo bercela? O dovrebbe motivare dove stanno le differenze? Una sfida: dimostri Sanna esattamente dove stanno le differenze tra Tziricottu A1 e i confornti, così potremo partire da quelli nel ragionamento. Però attenzione, questo percorso necessita di due precauzioni fondamentali: 1)Sanna dovrà discutere SOLO ED ESCLUSIVAMENTE di Tziricottu A1, non di A1+A3+A3 etc. o di Pallosu o di Zeddiani o degli altri suoi presunti argomenti di rafforzamento. 2) Sanna dovrà discutere SOLO ED ESCLUSIVAMENTE delle analogie e delle differenze "strutturali" tra i reperti senza scomodare altro genere di confronti, testimoniazne extra-isolane. Uno di fronte all'altro. Non è una richiesta assurda sa?E' una richiesta essenziale, dal momento che la tecnica di buttare carne al fuoco per deviare la discussione dai punti dolenti è, me ne convinco sempre più, pratica ben consolidata ed applicata.

zuannefrantziscu ha detto...

@ Anonimo delle 10.06
Come vede, quando entra in merito alle cose, lei può scrivere quel che vuole, anche se condito di incisi sull'anonimato di "Francesco" che non esiste, posto che io so chi è, ne ho la mail e il numero di telefono. Lei persiste nel non capire. Me ne farò una ragione.

PS - Non tenti di ritrascinarci in questa stupida discussione, perché non lo permetterò. Stia in tema e nulla del suo pensiero sarà cancellato.

Aba Losi ha detto...

@Anonimo delle 10.06*
e che vuole dire scusi? se una cosa proviene da uno scavo non autorizzato, allora non esiste? Un conto é la legalitá di uno scavo ed un conto l´ esistenza di un reperto, o ragiono male?.
Quanto all´esempio della fotobiologia e dell´astrofisica (non archeoastronomia) penso che riuscirei a cavarmela piuttosto bene ed, eventualmente, chiederei a 1 o 10 colleghi di altre discipline di darmi una mano, prima di fare una figura da cioccolatino.
Restringa, restringa pure il campo “Sanna deve parlare solo di Tzricotu A1!”. Lei non sa cosa sta chiedendo, ma temo che se ne accorgerá ben presto. Il riduzionismo si rivolta sempre, prima o poi, contro chi lo promulga. Alla fine si arriverá all´ineliminabile cuneo, al cuneo dei cunei.
(*Mauro un pó ti do ragione, questo modo di dialogare é ridicolo)

@Gianfranco
mi sento perseguitata: nessuno mi ha risposto alla domanda sul sigillo A3 e le lettere ugaritiche (punto 7). Eppure non mi sembra che tu mi abbia censurato..oppure sí mi vedo solo io? la risposta del mio anonimo sembra che sia: non esistono, quindi la domanda é irrilevante. Mi rimetto alla clemenza della corte.

gigi sanna ha detto...

Incalzali, incalzali che dietro di loro c'è la presunta crema! C'è il club dei punti e virgola! Ora restringono il campo. Ora chiedono il luogo preciso dove sono state trovate. Ora sostengono che non dobbiamo fare le bucce alla paccottiglia longobarda ( sai è trascurabile il fatto che le matrici siano senza 'centina'! che i buchi (sui quali tra qualche giorno ci divertiremo) non esistono in Tzricotu perchè il sigillo (con lettere in negativo) non dà buchi ma dà solo punti in rilievo!). Domani se ne accorgeranno che cosa vuol dire l'epigrafia e la conoscenza della scrittura, fare le persone serie, non andare alla carlona e prendere lucciole per lanterne, fischi per fiaschi...
Incalzali! Vedo che stanno cedendo sulla scrittura;... 'è indubbio che qualche segno il prof. Sanna lo vede...Qualche segno? No, centinaia e centinaia di segni, altro che storie! Il fatto è ora che siamo impegnati con Tzricotu, cara Aba, altrimenti ne vedresti di nuovi documenti! E mica fuori contesto!
Insisti Aba, insistete nel volere datazioni, insistete nel proporre la bellezza immensa dei sigilli di Tzicotu. Il caso ormai deve superare le pagine del Blog di Gianfranco, dobbiamo ricorrere a tutto. Fate chiasso perchè i perdenti vorrebbero il silenzio tombale. Per questo hanno cercato sempre, anche se inutilmente di delegittimarmi, per questo ti hanno detto, cara Aba, che era meglio che se te ne stavi ai fornelli, per questo hanno attaccato in maniera furibonda il Blog stesso quando hanno visto con chi, soprattutto per questioni di libertà di pensiero, era schierato il direttore.
Insisti, insisti! Insistiamo!

zuannefrantziscu ha detto...

Gentile anonimo
il suo post è arrivato orora, alle 12.56. Non avrò alcuna difficoltà a pubblicarlo, a patto che cancelli ogni riferimento alla questione della mail di Francesco. La prego, facciamola finita

zuannefrantziscu ha detto...

Gentile anonimo
il suo post è arrivato orora, alle 12.56. Non avrò alcuna difficoltà a pubblicarlo, a patto che cancelli ogni riferimento alla questione della mail di Francesco. La prego, facciamola finita

Anonimo ha detto...

Gentile dott.ssa Losi
Lungi da me la volontà di metterla in cattiva luce, non rientra nei miei modi di fare e se ho dato questa impressione me ne scuso. La frase finale del mio intervento era, per colpa mia monca e nella realtà diceva “Mi rendo conto che vari autori sono archeologi sardi” e si riferiva al fatto che in questo blog qualunque archeologo al mondo sia capace, fuorché quelli sardi.
Lei però mi conferma il suo liquidare i lavori degli archeologi, infatti dice chiaramente, e onestamente, che non ha letto il lavoro di Paolo Serra; questo si chiama liquidare. L’analisi fatta dal collega (mio non suo, nel senso che è un archeologo come me) dimostra al di là di ogni ragionevole dubbio che si tratta di oggetti altomedievali, bizantini, cosa peraltro confermata a Lei dalla dottoressa Giostra e dalle immagini postate; ci sono anche, a ulteriore riprova i fori per i chiodi che fissano l’oggetto al cuoio del fodero o delle cinture, fori affiancati da una o due linee, come è evidente sia nei reperti di Tzricottu e sia in quelli continentali ( e nelle matrici i fori, ovviamente non sono forati ma sono dei cerchi in rilievo, mi sembra lapalissiano; diventano fori nell’oggetto finito). Sono oggetti tipici per forma e dimensioni.
Poi Lei può leggere caratteri cuneiformi in tutt’è quattro i pezzi; io ci vedo cose differenti; faccio l’archeologo da oltre 35 anni e fa parte del mio mestiere affrontare i problemi archeologici e dare delle risposte su basi archeologiche. Ma non le impedisco di vederla diversamente.
Quanto all’anello di Su Pallosu, conosco solo le foto edite, sfocate e mi permetta di non prendere alcuna posizione sino a che l’oggetto non verrà reso pubblico, come deve essere e non tenuto nascosto in mani private. Poi potrò, se Le interesserà, darle un parere sull’oggetto; sui caratteri è meglio che si rivolga a un epigrafista. Resta il fatto che ci troviamo sempre e comunque in presenza di oggetti avulsi dai loro contesti e questo la dice lunga sui grandi danni che vengono prodotti da questi prelievi quanto meno incauti.
Caro Gianfranco una cosa è l’impulsività e i toni accesi, altra gli insulti.
Alfonso Stiglitz

Mirko Zaru ha detto...

" Fate chiasso perchè i perdenti vorrebbero il silenzio tombale. Per questo hanno cercato sempre, anche se inutilmente di delegittimarmi,..."

"Ezechiele, 25:17. Il cammino dell'uomo timorato è minacciato da ogni parte dalle iniquità degli esseri egoisti e dalla tirannia degli uomini malvagi. Benedetto sia colui che, nel nome della carità e della buona volontà, conduce i deboli attraverso la valle delle tenebre, perché egli è in verità il pastore di suo fratello e il ricercatore dei figli smarriti. E la mia giustizia calerà sopra di loro con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno su coloro che si proveranno ad ammorbare, e infine a distruggere i miei fratelli. E tu saprai che il mio nome è quello del Signore, quando farò calare la mia vendetta sopra di te!"

:D
Pazzesco! in preda al delirio e alla disperazione!

Mirko Zaru ha detto...

incredibile!
hai attaccato il forno a microonde gianfrà, tutto passa sotto di te!

Aba Losi ha detto...

@Stiglitz
Io dovrei consultare un epigrafista? non sono responsabile del patrimonio archeologico sardo, siete voi quelli: quello é un vostro dovere, non il mio.
Me lo faccia mandare il lavoro di Serra, invece di continuare con il suo "al di lá di ogni ragionevole dubbio", che io dovrei prendere come vangelo perché lei é un esperto ed io no. I lavori di Gigi li ho letti, gli altri no.
E la dottoressa Giostra non mi ha confermato proprio nulla al di lá di ogni ragionevole dubbio, guardi che so leggere da quando ho 4 anni: ha espresso una cauta opinione, sottolinenado la sua non expertise in epigrafia dell´etá del bronzo.

Stiamo entrando in un loop mi pare, un loop multilivello.
Provo ancora con una domanda precisa A CHI DI DOVERE e proviamo a scindere il problema.

La scrittura nuragica e/o shardana esiste o no? E´un sogno collettivo? e se non esiste dovete spiegarmi perché, confutare passo a passo e dirmi che i segni su tutti i documenti (Pallosu, Losa, Losa, Teti, S. Imbenia, S. Antioco ecc.) non sono lettere, anzi facciamo cosí: tutti i documenti meno i sigilli di Tzricotu (cavoli l´ho capito persino io che un tale sigillo non darebbe un buco ma un punto; e che la centina serve per il fine corsa)

Secondo, se la risposta alla prima domanda é positiva: per quale motivo gli alfabeti, i frames e le chiavi di lettura sui sigilli di Tzr. non sono tali (scusate se mi manca un pó di vocabolario tecnico)? La domanda é irrilevante perché i sigilli non esistono in quanto non si sa da dove vengono?cosa sono, un Ufo? gli ha portati qualcuno da Ugarit nel 1995?Oppure vogliamo "incolpare" chi non cé piu´?

Se la risposta alla prima domanda é negativa, e vorrei finalmente avere una chiara risposta: non mi vuole dire niente "qualche segno", o ci sono o non ci sono. Se é negativa, dicevo, e pensateci bene prima di scriverlo perché l´oceano del ridicolo é a due passi e non si tocca giá da subito, perché mai vi interessate tanto alla questione? leggendo, spulciando, facendo il pelo ed il contropelo a tutto quello che si scrive quassú, nel mondo dei sogni? Perfino a quello che scrive una donna da fornelli come me(Oddio, dopo il disastro che ho fatto ieri in cucina in effetti dovrei applicarmi di piú in questo campo).
Lo so benissimo che non vi siete fatti sfuggire neanche una virgola.
Il poster va avanti.
Gigi aspetto con ansia i nuovi documenti, ma non ho fretta. Mi aspetto dei bei regali nei prossimi mesi. Ne tieni uno per il mio compleanno, il 16 aprile? se sono tanti ne faccio due, di poster.

zuannefrantziscu ha detto...

@ anonimo cocciuto
Visto che insiste, insisto anche io. Ho pubblicato i suoi post nello spazio dedicato ai troll. Lei avrà la soddisfazione di continuare a non capire, io quella di non vedere il blog infestato da troll.
Ripeto: nessuna difficoltà a pubblicare le sue considerazioni sul merito della discussione, un netto no alle sue pretese di farla da padrone in casa altrui.

Anonimo ha detto...

Dott.ssa Losi
Ci rinuncio, temo che un dialogo del genere trovi pochi sbocchi.
Oggi ho imparato da Lei che due lavori scientifici presentati in due Congressi scientifici da un collega specialista in altomedioevo e in materiali biziantini, non la convincono e fin qui ci siamo; però poi apprendo che non li ha letti, ma non la convincono. Pensavo che Lei li avesse letti. Ma Lei mi dice che ha letto solo i libri di Sanna.
Ha interpellato un’altra collega medievalista che le ha detto in sintesi quello che Paolo Serra ha fatto avendo uno dei reperti in mano e con dovizia di dati. Ma neanche questo la convince, anche perché penso non abbia letto i risultati degli scavi ai quali ha fatto cenno la dott.ssa Giostra. Mi incuriosisce questo suo personalissimo metodo di ricerca. Non li convincono e basta. Adesso pretende pure, in tono alquanto sgarbato (non si faccia influenzare dai toni altrui dottoressa, almeno Lei), che il collega glieli mandi a casa.
Le consiglio, molto più modestamente, di rivolgersi alla biblioteca della sua Università o del suo Comune, che sicuramente aderiscono a SBN e si faccia mandare i libri con il prestito interbibliotecario, come avviene in tutti i paesi civili, compresa la Sardegna. In un paio di giorni lo riceverà sulla sua scrivania.
Comunque, se proprio Le interessa, gli epigrafisti li interpello anche io in tutta la mia attività, perché sono abituato a verificare ogni dato e ad affidarmi agli specialisti di settore, non a inventarmi tale.
Alfonso Stiglitz

P.S.
Non sono un responsabile del patrimonio archeologico sardo, mi da troppa importanza; sono più semplicemente un archeologo senza poteri, se non quelli assai scarsi che mi derivano dall'essere un archeologo comunale, una specie in via di estinzione, anche perché grazie alla nostra Regione i Comuni potranno sempre meno dedicare energie e mezzi all'archeologia.

Aba Losi ha detto...

E allora lo faccia dottor Stiglitz, lo faccia. Li interpelli gli epigrafisti, di tutto il mondo. Ma possibile che non lei non capisca l' importanza della cosa? Come è possibile ciò? non le credo, non posso credere che non gliene importi nulla. come può accontentarsi di un responso quando i documenti stanno crescendo a valanga?

Mi scuso se le sembro sgarbata, ma questo eterno tergiversare fa scappar la pazienza ai santi, sul serio.

Guardi il suo collega potrebbe benissimo pubblicare i suoi due articoli, o un sunto di essi, sul blog: è stato chiamato in causa, molto pesantemente, non sente il bisogno di difendersi? di mostrare a tutti, oltre ogni ragionevole dubbio, che ha ragione?

gigi sanna ha detto...

Cara Aba, ma lo Stiglitz, secondo te, capisce bene di quello che scrive? Sui buchi. Ha capito o non ha capito che nelle tavolette-sigillo i cosiddetti buchi sono non uno, ma tre (ripeto:tre) belli e uguali e che se si dovessero trasformare tutti in fori (cosa naturalmente che non è possibile con i caratteri in negativo del sigillo) vorrebbe dire che la linguella prodotta ( ma prodotta come?) diventerebbe un pataccone (da ribadire con tre ribadini: all'anima della linguella da cinturoni multipli) da fissare al massimo sull'elmo o sulla corazza di qualche guerriero bizantino? Io capisco che Stiglitz non capisca nulla di epigrafia ( per sua tardiva ammissione: guarda guarda, l'esperto competente del falso a priori! ) ma che non conosca nulla di buchi, tanto da non saperli neppure contare? I buchi danno in rilevo i punti (punti capito? non fori. I fori non danno... altri fori! Pazzesco!) che servono a dare la lettera 'aleph, perché i puntini fanno parte della tipologia delle lettere protocananaiche. O non è così? Dobbiamo ripostare il documento dello Yemen di qualche settimana fa; o dobbiamo mettere in onda il vaso di 'Lachish'? Oppure mandare una lettera a Garfinkel? O riproporre il tuo recente articolo, cara Aba, sul cananaico del coccio palestinese con i puntini?
E la centina Stiglitz dove la lascia? La centina proprio non c'è. In nessun documentoi longobardo! E non può fare cucù neanche con l'aiuto di Serra. O non è così?
E cosa vuol dire che nei documenti non ci sono i caratteri cuneiformi ma ci sono 'altre cose'. Caspita che risposta da archeologo che fa l'archeologo da 35 anni! Qui siamo tutti allibiti per la maestria dialettica ! E che cosa vuol dire questo 'altre cose'? Ma non ha detto poco prima che non sa nulla di epigrafia.? E allora perché parla di non specificate 'altre cose' a vanvera e non si affida invece ad un esperto che certe cose le sa e può dire cosa sono?

Sulla questione di oggetti avulsi da contesto. Ma i cocci di Orani non erano affatto avulsi da contesto ( bastava e basta ancora fare un sopralluogo e scavare pochino pochino);il coccio di Villanovafranca ( testi Pettinato e Zucca)era bello bello fresco di contesto. Perché non è stato usato? Dov'è il coccio, chi l'ha imboscato? E la scritta di Aiga cos'è fuori contesto ( sperando che non segua quel calunniatore che è il prof. Zaru!) o in un nuraghe che ha contesto (caspita se ne ha!)?

gigi sanna ha detto...

Devo continuare, Aba, con il far notare quanto sono ridicoli ed incapaci? Incapaci quanto pieni di sicumera fastidiosa ed indisponente. Tu non sai, cara Aba, che nel primo 'carteggio' avuto con Stiglitz, di fronte alle stupidaggini ( ho già detto che mi prendo tutta la responsabilità del termine) del Serra e dello Stiglitz 'puntalista' ( ma lo è ancora? Altra stupidaggine, per fortuna abbandonata) ho cercato di avvertirli privatamente che stavano precipitando nel ridicolo? Ma sai perché l'ho fatto? Avrei lasciato perdere, perché ognuno è padrone di dire tutte le cose che vuole. Anche le più assurde. Ma non ci ho visto più quando ho notato che aveva usato la frase in un forum ( dove, tra l'altro, sapeva che io mai sarei intervenuto) dicendo che con Sardoa Grammata si sentiva 'preso per i fondelli'. Lui preso per i fondelli da me? Hai capito? Perchè non mi ha scritto prima , come hai fatto tu per tanto tempo, chiedendo tutti i chiarimenti pagina per pagina e nota dopo nota. Lui ha detto a Cannas che non mangia nessuno ed è tranquillamente avvicinabile. E io cosa sono, un noto mangiastiglitz?. Tu mi dirai e qualcuno dirà: ma che ce ne frega delle cose che vai dicendo? No, hanno valore perchè sai cosa fa, Stiglitz quello buono buono, corretto corretto, signore signore che ha stile? Dice che io sono una brutta persona che offende tutti quelli che non sono d'accordo con lui. E come no? Pensa così di mettermi in cattiva luce e di mettermi in cattiva luce come persona per ottenere il resto? No. Io non intendo offendere lui come persona ( e perchè? Sapessi quanto me ne frega!);offendo invece chi mi ha offeso e ancora non lo capisce! Io sono fatto all'antica e apprezzo la correttezza perchè è quella che fa sì che un uomo sia un uomo. Posso pretenderlo o non? Offendo con lui inoltre tutta la categoria dei saccenti e degli spocchiosi che offendono , già quando parlano di carriere e e di medaglie archeologiche, quando nella scienza, quella vera, occorrono solo fatti. Fatti e logica argomentativa, come quelli che stiamo mettendo ora di fronte agli occhi di tutti; anche e soprattutto con il tuo tiro mancino: quello del confronto del sublime e dello straordinario dal punto di vista della cultura e dell'arte con quello che invece non ha quasi alcuna rilevanza se non per la storia del costume di un certo periodo.
Hai notato poi, Aba, lo scudiero giullare? Subito dopo il sublime intervento argomentativo, quello che vedo che ha fatto saltare i nervi anche a te, ha battuto subito la gran cassa! E poi, con aggiunta di ironia manzoniana , di 'quella fine' per intenderci. Poteva aspettare almeno un po', qualche post più avanti. Ma intelligente com'è ...

Insisti, insisti, insistiamo. Domani vedremo come risponderanno ( se risponderanno) a ben altra musica.

Anonimo ha detto...

Caro Sanna, lei si mette in cattiva luce da solo. E l'assoluta incosistenza di quel che dice è provata dalla semplice boria di pretendere che siano i suoi contestaori ad interpellare gli esperti epigrafisti, anziché essere lei stesso a richiedere pareri di esperti. Lo ha già fatto? Bene, allora sia lei a proporci gli studiosi che confermerebbero le sue tesi. Già ha fatto una gaffe grossa grossa ( e gaffe è solo un eufemismo che evita di rasentare il cd. "millantato credito") chiamando incautamente in causa il Prof. Zucca. D0altro canti ancora aspettiamo qualche post della Prof. Maria Giulia Amadasi Guzzo. Questi è lei che li ha interpellati no? Se li è scelti lei o no? Ebbene, che le hanno detto? Che c'è scrittura? Lei la deve smettere, caro Sanna, di pensare di stare parlando ad un branco di cialtroni smemorati e ignoranti. Abbia rispetto per le opinioni altrui ed anche per chi, con grandi motivazioni, ha già dimostrato che di quel che dice NULLA è fondato scientificamente. Gli esempi extra-isolani che continuamente cita sono REALI, quelli di cui ci parla lei sono o ALTRA COSA, o totalmente FRAINTESI, o addirittura dei falsi clamorosi (questa naturalmente è un'impressione; come Sanna ha l'impressione che studiosi come Stilgitz o Serra non valgano un tubo, io ho l'impressione che molti di quei documenti non siano autentici - vedi Allai).
Ma secondo lei se fosse vero quel che dice perché nessun archeologo si azzarda a commentare scientificamente in una rivista scientifica quel che lei sostiene? Perché per far ridere mezzo mondo è sufficiente lei e nessuno ha tempo da perdere a dimostrare l'indimostrabilità di una cosa a cui non credo nessuno, naturalmente escluso il club "del baretto".
Le tessere del club sono in scadenza, ci vuole qualche altro "documento risolutivo" Sanna, convinca il suo amico Melis che è il caso di anticipare il regalino pasquale..che qua le cose si mettono male...
Arrivederci alla prossima puntata...

Aba Losi ha detto...

Io scriverei a Garfinkel e metterei in onda:
1) il vaso di Lachish
2)l' anello d' oro di Megiddo
3)Il concio di Qubur el-Walaida, con chiare A, F ed G latine
4)l' iscrizione di Gezer con la "manina, il cucchiaino da caffè e il quadratino aperto"
5) l' enigmatica, impossibile inscrizione di Tell el-Hesi, con tre lettere.
6) la placca di Schechem, con A ed M latine
7) questo fantastico coso:
http://www.schoyencollection.com/firstalpha.htm#5180

Andrea Brundu ha detto...

@Anonimo
Che ne pensa lei,glielo chiedo un'altra volta,del reperto di Villanovafranca,in caratteri cuneiformi?E' un falso?Lo dica davanti a tutti i partecipanti del blog,lettori compresi,che quello è un falso clamoroso,che Pettinato si è sbagliato,che il reperto provviene da scavi clandistini e non da scavi autorizzati.Lo dica, perchè così negherebbe la più clamorosa evidenza,di un reperto cuneiforme in Sardegna,proveniente da strato,databile e studiabile.
Molti hanno parlato di quel reperto,che noi giudichiamo rilevante e probante del cuneiforme in Sardegna.
Quindi o lo nega o ammetta la sua esistenza,e se è possibile si cerchi e si tiri fuori.
Qua la brutta figura,non la fanno solo gli archeologi,la fa tutta la Sardegna,poichè le cose non si potranno coprire per sempre.Il mondo ci giudicherà come fessi e incompetenti,questo è quello che si stà delineando.

Andrea Brundu

Mirko Zaru ha detto...

Bhe, Sig. Sanna, la cosa è abbastanza semplice.
Basta sperimentarlo!
Mi organizzo e le riprodurrò le linguelle con i modani di Tzricottu...e insisto probabilmente non sono di Tzricotu!

Cmq per tagliare la testa al toro, preparerò i video della realizzazione, poi ne riparleremo!

Cmq non risponde mai alle domande!
COME FA' A DIRE CHE SONO NURAGICHE!

Non mi ha ancora risposto:
In che lingua sono scritte le Tavolette di Glozel datate al 500 a.C. al C.14?

Aba Losi ha detto...

@Gianfranco
Ti premetto e premetto e tutti i lettori che questa è l’ ultima volta che rispondo agli anonimi maleducati, quelli di serie zeta, quelli che escono dalle fogne. Come tu sai, come ho sempre detto, rispetto l’ anonimato quando è fair, altrimenti no. Lo devo a me stessa ed invece a loro non devo nulla. Spero che questo non ti faccia troppo dispiacere, ma ho bisogno di tutelare la mia salute: non voglio contaminarmi.

@Anonimo mattina-sera 10:06 e 20:23.(I)
Io non lo so se lei sia un archeologo, un epigrafista, uno che si occupa in qualche modo di storia antica. Vorrei credere di no perché ho ancora, in qualche misura, la speranza che certe posizioni siano occupate da gente con un minimo di cognizione e di autorevolezza. Purtroppo ho quasi la certezza, invece, che lei lo sia, e non con autorevolezza, bensì con patetico autoritarismo. Che sia uno di quelli che il prof. Sanna chiama in causa così spesso (scusami Gigi per questa formalità, ma ogni tanto bisogna dare a Cesare ciò che è di Cesare). Veniamo al dunque.
Che cosa significa (10:06), per l’ amor del cielo, “nell'antichità non esistevano produzioni talmente standardizzate da portare all'esecuzione di forme e decorazioni totalmente speculari”? frase detta per giustificare che sì c’è qualche somiglianza, ma nessuna identità; contrapposto al mio “segni identici all’ alfabeto ugaritico” Di quale “antichità” stiamo parlando? Non riesco a concepire un termine così vago, così impreciso, così indefinito pronunciato da un archeologo o da uno storico. Neppure il millennio viene specificato. Quando comincia e dove, l’ antichità? prima del cellulare o prima del computer?mia mamma direbbe prima della lavatrice, ma lei non è archeologa. Non scrive su un blog di alto livello con pretesa autorevolezza. E’ come chi parla dell’ antico Egitto, dimenticando che l’ antico Egitto è un tempo di 3000 anni.

Aba Losi ha detto...

@Anonimo mattina-sera (II parte)
La seconda perla di rigore scientifico la troviamo ieri sera, in lettere maiuscole così non c’era il rischio di perderle di vista: “ Gli esempi extra-isolani che continuamente cita sono REALI, quelli di cui ci parla lei sono o ALTRA COSA, o totalmente FRAINTESI, o addirittura dei falsi clamorosi”. Altra cosa? E che cosa, me lo dice? Che cosa significa questa vaghezza, crede di avere a che fare con gente che non rimarca o nota queste approssimazioni? Fraintesi con che cosa? E quali sono i falsi? aspetto ancora un elenco dettagliato. Spero per lei che avesse bevuto un bicchiere di troppo, che non fosse lucido. Se lei è un archeologo, povera Sardegna. Giandaniele Castangia invoca il dialogo ed il confronto, ma come si fa a dialogare con uno così?
Questa magistrale tecnica da televisione trash, di chi urlacchia senza alcun rigore logico, da esperto da Uno Mattina, convincerà forse qualcuno, qualche animo impressionabile. A me ha fatto venire la nausea.
Ripeto: con lei e chi scrive come lei, senza rispetto verso gli altri ma neppure verso se stesso visto che si vergogna di firmarsi (a ragion veduta), ho chiuso-salvo eventi gravi e imprevisti. Ma alla fine la svela, oh se la svela, la sua paura e la sua scimmiesca curiosità. Le piacerebbe vero che Leo pubblicasse il suo regalino prima del tempo? Non credo che lo farà, nel frattempo la ringrazia per la pubblicità. Io non ho fretta invece lo sa? Non ho idea di cosa si tratti, ma mi sto già gustando la sorpresa. E non per cattiveria nei suoi confronti, ma perché io questi documenti me li gusto davvero. Uno dopo l’ altro. Sono così incomparabilmente scientifici e matematici, ma in un modo che lei non capirebbe mai. Altro che la vaghezza del suo “nell’ antichità” o “altra cosa”. Non so se sia più decente che lei mi risponda o che lei non lo faccia. Fossi in lei rientrerei nel buco, ma forse davvero aveva ragione Einstein.

Anonimo ha detto...

Losi mi dispiace doverle ricordare che le difficoltà che incontra lei ad inquqadrare cronologicamente quel che ho scritto è palesemente frutto della mancanza di studi storici. Altrimenti battute ridicole come quelle dell'antichità e dell'Egitto se le sarebbe risparimiate. Lei non ha nessuna dimestichezza con le "cose antiche", a qualsiasi cosa la facciano pensare. Non ho tempo per insegnarle l'ABC, si faccia aiutare dal Prof. Sanna.
E abcora con sta storia del cuneiforme???? Ancora insistete???? tanto è cuneiforme PER L'APPUNTO, NON NURAGICO!!!!!!!!
avete stufato anche i santi irredentisti.
Non parliamo più di Tziricottu? Losi ma lei sa (non faccia la furba subito su internet) dove sia Lachish, chi ci ha scavato? conosce la storia del sito? intesa come storia reale vissuta dal sito e come storia degli scavi ivi succedutisi? Ma si riempie la bocca di nomi altisonanti convinbta di conoscerli solo lei? E Telle Yehudiyié perché non lo avete mai nominato allora? Abbia anche lei più rispetto, Losi, che di quel che vorrebbe trattare non ne capisce poi così tanto...e si permette doi chiedere dcronologie a me! Da non credersi! ma lei e Sanna ci avete abituati a tutto.
Ora Tziricottu è già esaurito, dove la spostiamo, carissimi, l'attenzione adesso?
Rassegnatevi.

Mortimer Wheeler ha detto...

Hi Alfonso, may I give you some advice?


Never debate with idiots. They'll drag you down to their level, then beat you with experience.

zuannefrantziscu ha detto...

@ Alfonso
Non ti fidare, amico mio. Con l'aldilà si comunica molto male. E poi c'è una possibilità statisticamente probabile che ci siano più idioti là che qua :-)

gigi sanna ha detto...

Inncalzalo Aba. Tanto è uno solo: dal fortino spara a salve credendo di sparare sul serio. Ripeto. Ha visto troppi film western e giornalini di Tex. Parla addirittura di puntate! Poi è davvero matto. Zucca? Io confermo tutto quello che ho detto, chè io non millanto nulla. Stiglitz e Serra: due pasticcioni e due ignorantoni in fatto di epigrafia. Quante volte lo devo dire? Perchè è la realtà, putroppo.Ma me ne guardo bene di dire anche su metà pelo riguardo al loro mestiere di archeologi. Per quanto me lo possa permettere, dal momentoi che sono un dottore in archeologia anch'io, non ho mai aperto bocca riguardo a questa disciplina. La tengo in considerazione solo per quello che può interessare l'epigrafia. Come è doveroso che faccia qualsiasi epigrafista.
Incalza, incalza quello che ora, addirittura, a corto di cartucce si prende quelle bagnate di Zedda. Hai visto? Tra le altre scemenze, c'è persino il tentativo grottesco di sminuirmi citando Melis? E poi, salve ancora per offendere: Amadasi (cita proprio quell'Amadasi che ha risposto per le rime all'esimio Ferrer qualche mese orsono)? Glozel? Bene disquisisca sulle date dei manufatti (che io non ho cercato in Internet ma cercato di capire seduto tra gli studiosi della Sorbona) e sul mio libro di 450 pagine. Attendiamo altre sparate. Tanto una di più, una di meno!
Oh, oh! vedo che nè Stiglitz nè Serra aprono bocca sui tre fori che danno, secondo loro, fori! Va bene comunque, sappiamo che non scriviamo per loro. Altri sono i nostri interlocutori!
E ora un'altra perla per la collezione! Hai osservato bene la tavoletta-sigillo A5, cara Aba? Hai notato la scritta con tre precise consonanti protocananaiche (sade + ayin + nun)che è posta al di sotto nel manufatto e che deborda occupando uno spazio del tutto differente rispetto a quello degli altri segni? Se capovolgi il sigillo e ne fai una volgare linguella purtroppo è costretta ad essere tagliata. Perchè non è chi non veda che la linea di demarcazione della supposta linguella sta al di sopra di essa. Che cos'è allora? Un fregio finito lì accidentalmente? La firma del costruttore della matrice?
Guarda invece come essa si dimostra del tutto organica nel sigillo con la centina. Lo spessore di 'fine corsa' del sigillo invece permette di inglobare perfettamente le tre lettere ( che significano, come sai, 'santo').
Capiranno? Loro no, ma altri sì, stai sicura. Incalzali, incalzali! Fai vedere al mondo quanto sono ridicoli! Colleziona, colleziona e divertiti!

Aba Losi ha detto...

Sí questa della firma del costruttore-santo é la piú mitica di tutte.

Hai visto? "E lo sventurato rispose" come direbbe il Manzoni. E si é tirato una marra sul piede, ammettendo tra il lumo e lo scuro che il cuneiforme in Tzricotu c´é. Non é nuragico ma c´é. Gli sará scappata? Gli ho fatto perdere la testa, col mio biondo fascino padano?

Mirko Zaru ha detto...

...ma, incredibile...
cioè adesso anche il C14 e la termoluminescenza non vanno più bene?
Le tavolette di Glozed sono datate al 500 a.C.!
E sì, sembra proprio che nel 1972 Henri François, ingegnere c/o l’Energie Atomique, manda dei campioni in tre differenti centri d'analisi che datano le tavolette a 2500 anni or sono!

Allora le cose sono 2:
Sbagliano il test e le sue ipotesi sono esatte?
Oppure sbaglia lei e le datazioni sono corrette?
Oppure sbagliate tutti e due?
....e inoltre ci dica, cosa ne pensa l'opinione scientifica su queste tavolette?
...e cosa ne pensa l' opinione scientifica sui ciottoli di Allai?
...come mai non ne parla più da quando c'è un processo di mezzo?
e di un altro concio con iscrizione su una bella foto di una pietra rossastra che aveva postato?
e dell'iscrizione sull'architrave del nuraghe Aiga?

forza, ora sta ballando ...BALLI!
io stacco i biglietti, magari ci guadagnamo qualcosa! (80 euro a libro lei e 1 euro a biglietto io)

Mirko Zaru ha detto...

Gli ho fatto perdere la testa, col mio biondo fascino padano?

...certo che questa poteva anche risparmiarsela!
Mi raccomando venga a vedere i monumenti e i musei quest'estate, magari, poi avrà qualche spunto in più per parlarne!

zuannefrantziscu ha detto...

Ho cancellato uno stupido commento della buonanima di Mortimer Wheeler. Se la persona in cui si è incarnato l'archeologo inglese vuol partecipare, lo faccia. Col suo nome attuale

gigi sanna ha detto...

Capirai che guida da museo il Supergiullare prof!
Sulla datazione basta che scriva un bell'articolo in proposito. Nei post vedo che è quello che tutti conoscono! Coraggio, scriva e argomenti sui perchè delle datazioni di Glozel. O se lo faccia scrivere, piagnucolando, da Stiglitz I bravi prof. non scrivono mai due misere fesserie. Bravo poi com'è nella logica non avrà difficoltà veruna...
Attendo trepidante un articolo, non le stupidaggini raccolte di qua e di là, senza che, al solito, ne capisca un tubo. Zaru, Zaru!

Mirko Zaru ha detto...

il Supergiullare prof. si addice più alla sua persona! D'altronde è lei lo scienziato che si comporta da fantarcheologo. Non mi faccia la paternale, tantomeno la morale...
per ora da tutta questa popolarità che le stiamo regalando nel blog del signor Pintore ne avrà solo in positivo, e forse guadagnerà da questi miei sfoghi, perchè chi venderà sarà lei, e non io!
Cavalchi pure l'onda FRAUIANA ma non si aspetti che qualcuno tiri fuori le 200 firme che cerca da un pò di tempo (quelle che per intenderci hanno fatto stravolare gli incassi del FRAU ANNACQUATORE DI SARDEGNA!

Anonimo ha detto...

zaru la smetta una volta per tutte, non se ne ancora accorto che il vero giullare che si ricopre di ridicolo è proprio lei? il bello è che si atteggia a professore quando non lo è

Anonimo ha detto...

non se NE ancora accorto... terrificante... e vorrebbero bacchettare gli altri..
Ma per piacere...

Mirko Zaru ha detto...

A me non interessa fare il professore, e non ho mai detto di esserlo, interessa che i professori non dicano inesattezze o che non facciano errori!

Cordialmente
Mirko Zaru

gigi sanna ha detto...

Cara Aba,amici cari, questa la voglio postare: è la più bella di tutte. Un capolavoro! Da pipì e basta!

Dice:

'A me non interessa fare il professore, e non ho mai detto di esserlo, interessa che i professori non dicano inesattezze o che non facciano errori!

Da non credere: a lui non interessa fare il prof., modesto com'è; a lui, che non è professore, interessa ben altro: solo fare il prof. dei prof. Il superprofessore insomma!

Se non è un supergiullare questo, ditemi cos'é! O zaru, o Zaru!

Si è vero, caro maldicente. Si vendono molti libri (almeno penso:non io certamente) e mi sta (state) facendo molta pubblicità. Basta il poco poco, per interromperla. Che i super giullari superprofessori non aprano bocca!
O zaru, o Zaru! O Bigboy!

Mirko Zaru ha detto...

Sembra di essere all'asilo...
...io si e tu no-o!!!
scemo, scemo, scemo... ahahah
BIGBOY, BIGBOY, BIGBOY!
GIULLARE...ahahaha...Superprofessore!

...sarebbe proprio una bella compagnia da spuntino, lei il cantastorie, le sue barzellette, due salsicce, una chitarra e io che faccio il giullare e il menestrello!

Portiamo anche la signora Losi così ci cucina le Salsicce e ci sorride.

zuannefrantziscu ha detto...

@ Zaru
Poiché lo scambio è fra lei e Sanna, perché tira in ballo Aba Losi? Lei organizzi lo spuntino: a cuocere le salsicce ci penso io. Sa? Io sono dell'idea che il ruolo delle donne in uno spuntino non sia quello di cucinare per i maschietti

Mirko Zaru ha detto...

Poiché lo scambio è fra lei e i Sanna, perché tira in ballo Aba Losi? Lei organizzi lo spuntino: a cuocere le salsicce ci penso io. Sa? Io sono dell'idea che il ruolo delle donne in uno spuntino non sia quello di cucinare per i maschietti

Bhe, chiaramente il tutto era molto metaforico!
Neanche io penso che le donne debbano servire i maschietti!
Anzi, solitamente agli spuntini in campagna cuciniamo noi maschietti!
"Il mio" voleva intendere che potevamo stare tranquilli a fare "bisboccia" tanto c'era la Sig.ra Losi ad appoggiarci!

Aba Losi ha detto...

Gianfranco
io ci sto per il banchetto a Monti Prama; a luglio?basta che non devo cucinare, so fare solo la pizza e il pane. Al massimo porto un salame di Felino.

Zaru peró non lo porti vero? non mi fa neanche ridere e si dá troppa importanza.

Approfitto di questo post perché ormai é esaurito...

Mirko Zaru ha detto...

Non è esaurito per niente!
Ritornerà come il capodanno!

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