sabato, febbraio 13, 2010

E' così che si scopre che i calchi di Tzricotu sono dei falsi...

DOMENICA 7 FEBBRAIO 2010

In realtà è una storia di calchi su calchi


di Mirko Zaru

Preso atto dell’"attenta" analisi del sig. Brundu, vorrei portare agli occhi di tutti dei particolari ancora non divulgati sui reperti (o meglio sul reperto) di Tzricotu. Riporto un breve estratto dal commento del Sig. Brundu il quale afferma:
Sa che i modelli da fusione sono la copia dell'oggetto finito? Pertanto quell'oggetto finito dovrebbe avere le decorazioni in negativo.Un po' strano non trova?Già,ma per lei le decorazioni del "prototipo" sono in positivo,dimenticavo.
http://gianfrancopintore.blogspot.com/2010/01/qualche-cosa-in-piu-su-tzricotu.html
""Mirko Zaru ha detto.....
E invece sig. Componidori sono in positivo! guardi bene le immagini ... i calchi sono negativi le "originali" sono in positivo!
27 gennaio 2010 23.05""
Dovrebbe spiegarci perchè il "prototipo", presenta una così ampia cornice di materiale residuo,che determina problemi di ordine pratico nella tecnica fusoria da lei citata.
Ci chiarisca, perchè non si è spiegato, se dal "prototipo" di tzricotu ci vuole ottenere le lamine delle decorazioni già decorate, il che sarebbe una tecnica assai più spiccia di quella longobarda, diversa direi, innovativa.

In effetti, quanto riportato dal sig. Brundu non fa una piega! Ma guardiamo meglio il reperto (quello in bronzo che chiamerò A per comodità, l’unico reperto che abbiamo) presenta in rilievo una sorta di U decorata, effettivamente, con incisioni in negativo! Non si tratta di un modano, ma di un prodotto già fuso e mai ultimato: manca, infatti, il taglio, la bulinatura e la finitura del pezzo. Chiaramente, se si deve prendere per buono quanto riferitoci, gli altri presunti reperti devono essere realizzati inversamente, oppure qualcuno si è dimenticato di precisare che si tratta di calchi realizzati su calchi!
Per realizzare un calco con “U” in rilievo e incisioni in negativo (come mostrano le foto dei presunti reperti), essi dovevano presentare “U” in negativo e incisioni in positivo (e qui torniamo ai modani in positivo di cui ho parlato, pronti per la fusione). Oppure si è provveduto a realizzare dei calchi, farli asciugare, e successivamente fare altri calchi con una pasta per ottenere “U” positiva e incisioni in negativo. Bhe, allora la cosa si complica un bel po’! Anzi si complica tremendamente!
Purtroppo, il Sig. Sanna è incappato in uno scherzo di pessimo gusto: verosimilmente, qualche lestofante, si è divertito a rifilargli dei calchi falsi, accuratamente elaborati per farlo cadere nel tranello! Prendiamo i calchi dei presunti reperti di Tzricotu: li chiamerò B, C, D, e con E (il calco del reperto conosciuto), come da figura, per comodità. Si possono facilmente individuare, in tutti i calchi B, C, D, E, le incisioni riscontrabili nel reperto A conosciuto, le quali combaciano perfettamente se sovrapposte.
I calchi B, C, D, mostrano incisioni aggiuntive a quelle del reperto A, tutte diverse le une dalle altre. Ora analizziamo “la centina” citata da Sanna che in realtà è l’eccesso di fusione: quest’ultimo cambia da fusione a fusione, nella forma e nelle dimensioni.
Ma proviamo a paragonare il calco del reperto A (calco E) con il calco B, C, D, per esempio: potete guardare la sovrapposizione dei calchi qui. Le dimensioni sono esattamente le stesse la differenza di dimensione è dovuta dalle foto. Senza aver ancora analizzato le incisioni possiamo vedere come i calchi E,B,C,D, siano stati realizzati dalla medesima matrice, che guarda caso è il reperto A (l’unico conosciuto). E cosa si portano appresso i calchi? I difetti dovuti alla fusione e all’ossidazione del reperto A!
Ciò dimostra chiaramente che le altre incisioni sono state aggiunte dopo il calco della stessa matrice realizzata con il reperto A. Ad avvalorare l’ipotesi sono le incisioni comuni per tutti i calchi e perfettamente combacianti! Per quanto riguarda i calchi B, C, D, si tratta, con tutte le motivazioni portate, di falsi e anche grossolanamente realizzati.
Il sig. Sanna, quindi ha interpretato, a sua opinione, segni fasulli ma impressi con maestria, verosimilmente in buona fede e ignaro della falsità dei calchi. Al tempo stesso è presumibile una falsità di base del reperto A che può essere stato facilmente realizzato e collocato sul posto. In ogni modo, è indiscutibile il fatto che non si tratti di reperti nuragici, e che, tantomeno essi possano essere presi in considerazione, in quanto dubbi, nella scientificità. Resta da chiedersi, perciò, con che metro si possano valutare gli altri elementi portati a confronto di questi, chiaramente fasulli.
Se gli elementi forniti come prova della falsità dei calchi non dovessero bastare sono pronto a fornirne ulteriori.

127 COMMENTI:

Paolo Piredda ha detto...

Caliamo un velo pietoso sull'intera vicenda. Comunque grazie lo stesso Zaru, ma sappi che stiamo facendo ciò che Sanna vuole: parlare delle sue vecchie e nuove pubblicazioni

Paolo Piredda

batsumaru ha detto...

Impressionante!

Anonimo ha detto...

Forse forse Paolo Piredda
ha colto nel segno!
Sabradori Secchi

Anonimo ha detto...

Bravissimo Zaru!
ti assegno un altro goal!
Hai la stazza del centravanti di sfondamento!!

Mauro Peppino

Sisaia ha detto...

Che botta! :)
Quali saranno gli argomenti per trarsi d'impaccio?
Sisaia

Anonimo ha detto...

Gent.ma dott. Losi, le avevo ultimamente chiesto se alla luce delle varie considerazioni succedutesi, le si era palesato qualche dubbio. Mi rispose di no. Le rinnovo, pertanto, la domanda. Cordiali saluti

Giandaniele Castangia ha detto...

Con questo post di Mirko la faccenda si fa effettivamente alquanto seria. E' una questione di credibilità di tutto l'apparato linguistico creato intorno a Trzicotu.
Forse è il caso di fare un passo indietro da parte del Dr Sanna, perché se non si accetta quello che si vede nelle immagini e non si prende atto delle osservazioni di Mirko allora non c'è nessuna discussione e non vale neanche la pena di continuare a parlarne.

Penso che aspettiamo tutti una risposta motivata, se ce ne può essere una.

gigi sanna ha detto...

Forza un altro! Gonfiate le gote?
Bene! La risposta è già il mio articolo, con l'epigrafia che certamente non riuscirete ad annullare con il casino. Leggetelo bene leggetelo, non le stupidaggini di Zaru ( quante ne dice a raffica!). Oltre il resto ora c'è la panzana del falso e del bla, bla, bla delle forme ad U(?!). Avete mandato a ramengo tutti, pur di fare fumo, in primis avete fatto fare la figura del pirla ai Paolo Benito Serra, ai Santoni, agli Stiglitz, al club dei punti e virgola!. Fusione? Porca miseria! Oh,Oh..Evviva la coerenza! Avanti tutta indietro con le matrici medioevali.Sono falsi ed ed il prof. Sanna è stato ingannato in buona fede! Che signori gentili! Avrete la risposta. Eccome! Anche se le giullarate del super giullare non la meriterebbero.

Aba Losi ha detto...

Non commenteró a Zaru, nel cui cervello o nel cui modo di scrivere coesiste un interessante coacervo di personalitá: cambia con frequenza disarmante il ritmo con cui scrive,la sintassi, la punteggiatura, il tono. Oppure ha dimenticato il corresponding author, puó essere.
Altri risponderá, con molta piú competenza di quanta ne abbia io, in materia di calchi, fusione e riproduzioni.

All´anonimo che mi "segue" e mostra, per motivi che mi sfuggono, enorme interesse nella mia opinione, rispondo di no. Significherebbe, sostanzialmente, dubitare della capacitá di discernimento non di una sola persona, ma anche degli archeologi edegli studiosi che hanno esaminato la faccenda nel vicino passato.

Da quanto capisco, nella mia pochezza, adesso le tavolette sono dei falsi, tutte. Anche le due presentate dal dottor. Serra nelle sue 2 pubblicazioni. Lui si é preso quindi del citrullo, in questo post, visto che le ha catagolate come manufatti medievali. Al di lá di ogni ragionevole dubbio, mi ha ricordato il dottor. Stiglitz. Che si é preso, incidentally, del citrullo pure lui.
L´unico sano di mente é Zaru assieme agli altri che co-esistono con lui, formando una specie di Gollum (quello del Signore degli anelli). Ah no, dimenticavo, c´é anche Mauro Zedda nella compagnia dei sani di mente, finalmente sceso dalla finestra per acclamare al gol.

Bene, buono a sapersi.

Anonimo ha detto...

Nonostante il sig. Castangia avesse
escluso l'opzione dei falsi dal
suo ragionamento, sembra che si sia ravvisato! Confesso che non ho
capito bene la dimostrazione. Sarà
per la logica arzigogolata, per
le deduzioni surrettizie, o, più
semplicemente per la malafede latente (segni fasulli, ma impressi con maestria). Mah...

D.Perra

Giandaniele Castangia ha detto...

Non penso che fare di tutta l'erba un fascio sia molto utile.

Io volevo dire - penso anche Mirko - che le tavolette che non siano la A1, e che non sono mai venute fuori fisicamente, sono a questo punto quantomeno sospette.
E sono sempre cauto e possibilista sul fatto che la prima possa essere un manufatto medievale. Del resto non si può affermare che la prima sia un falso, non avrebbe neanche molto senso poiché teoricamente non mostra dei segni chiaramente interpretabili come tali.

Questo post non "sbugiarda" né Serra né altri, ma dimostra qualcosa che è evidente per tutti, non è opinabile, e cioé che ci sono segni identici su tutti i calchi.

Se questa discussione poi deve continuare con toni del tipo Zaru Malizioso o simili stupidaggini personali allora mi dispiace ma credo che ormai non ci sia piu da dire altro.

Non mi sembra che qua si discuta, e oltre tutto per chiunque lo conosce almeno un pò credo che non si possa non ammettere che Mirko Zaru - al contrario del Dr Sanna - non ha alcun interesse a difendere o attaccare tesi altrui, se non quello di giungere alla verità.
Quindi cosa serve accusarlo? E' sicuramente un tipo sanguigno e testardo, ma questo ora cosa avrebbe a che fare con la questione in oggetto?

Forse è meglio cambiare un pò il tono e cercare di entrare nel merito di quello che ha dimostrato Mirko Zaru nel post, perché ripeto questa faccenda è seria e non è la solita discussione sul blog.

Mirko Zaru ha detto...

Nel mio articolo, mi sono limitato ad analizzare gli eccessi di fusione.
Se avete bisogno d'altro, possiamo anche commentare il resto dei "calci su calchi".

cmq è in arrivo anche la diapositiva di AIGA...
Poi vedremo!

Mirko Zaru ha detto...

Non commenteró a Zaru, nel cui cervello o nel cui modo di scrivere coesiste un interessante coacervo di personalitá: cambia con frequenza disarmante il ritmo con cui scrive,la sintassi, la punteggiatura, il tono. Oppure ha dimenticato il corresponding author, puó essere.
Altri risponderá, con molta piú competenza di quanta ne abbia io, in materia di calchi, fusione e riproduzioni.

E' qui che si vede la differenza tra me e lei signora Losi:
è più importante deviare il discorso sul mio modo di scrivere piuttosto che ammettere o per lo meno replicare sul filo del discorso!
Non si esprime, in quanto non ne ha i titoli?
Come vede, l'acutezza e l'intelligenza, non sono prerogative dei titolati!
Se lo lasci dire da uno che ha solo la terza media!

Anonimo ha detto...

Ohi, ohi...comenti mi seu spassiendi! O Serra Paolo Benito, O Stiglitz, o D'Oriano, o Pittau e is atrus de su Club me innui seis?
Zaru s'at nau chi seis totus una maniga de incopetentis. Ohi ohi! Fotza Serra, Fortza Stiglits e is atrus. Passai cun nosu! Ohi ohi, comenti si seus spassiendi!

G.Cannas

Aba Losi ha detto...

Mi scusi dottor Castangia, é Mirko che scrive: "Al tempo stesso è presumibile una falsità di base del reperto A (riferendosi ad A1) che può essere stato facilmente realizzato e collocato sul posto". Come dovrei intenderlo? e non mi pare che Mirko distingua tra A3, A4, A5- é proprio lui che fa una fascina, non io.

@Mirko
non ho parlato né di titoli, né di scuola media o laurea o dottorato. Ho parlato di competenza nella materia specifica di cui lei parla in questo post. id est l´eccesso di fusione. Non mi metta, per favore, in bocca cose che non ho detto. Tendo ad alterarmi ed é una cosa che lei fa costantemente.

gigi sanna ha detto...

Caro dott.Castangia io aspetto le risposte che putroppo non sono arrivate. Le tavolette sono sospette? Ora lo ripeto per l'ultima volta. La scritta della barchetta di Teti riporta due Zayin, chiari chiari. Ora i due segni trovano una perfetta corrispondenza ( anche per valore fonetico e significato) con lo zayn di Tzricotu A 3 ( ugaritico) e con lo zayin della tavoletta A5. Le tavolette di Tzricotu sono state scoperte nel 1995, della barchetta di Teti non si sapeva nulla sino a qualche anno fa. Mi risponda. Non aggiungo altro ovvero degli alfabeti e della scrittura protocananaica aggiunta ad ogni singola tavoletta. Sono stato chiaro? Mi risponda.

gigi sanna ha detto...

O Aba, è la solita confusione del supergiullare. Non farci caso: falso e contemporaneamente ...non falso! Vedo che comunque Zaru qualche tifoso ce l'ha. Pensa alla natura dei supergiullari che fanno divertire e pensa ancora al capolavoro di Erasmo da Rotterdam e all'elogio per chi lo fa! Certo è che la trovata dell'eccesso di fusione è un capolavoro. Non ti dico poi per l'oggetto matrice non rifinito! O Erasmo, o Erasmo! se fossi vissuto nel nostro tempo quale capolavoro dei capolavori dell'umanità avresti scritto!

Anonimo ha detto...

Egregi studiosi,

Bla bla bla ! Quanto tempo perso per una cosa che son anni (se non in fotografia) che non si vede!!! Ve la ricordate la celebre scenetta del sarchiapone? (http://www.youtube.com/watch?v=sm-a8Xm1oMU )

ANTONIETTA

Anonimo ha detto...

Sì o Zaru.Tenis arrexoni: sesi gendi puntadas de peis a tui e tottu chistionendi de calcus! Ma ita mi ses nendi: 'Calci su calchi!

G.Cannas

Mirko Zaru ha detto...

Io signor Sanna le farei una statua che la raffiguri da mettere in piazza ad Oristano, tipo quella di Eleonora, con tanto di leoni che tengono calchi e "tavolette"!
Anche quello è "tarocco", proprio come lei!
Chiaramente, fatto questo, mi permetterà di desiderare di essere un volatile, e le assicuro che la mia non è "voglia di avere le ali!".

Cordialmente
Mirko Zaru

Giandaniele Castangia ha detto...

@Dr Sanna

Lei è chiarissimo, come sempre, ma sta deviando il problema. Questo post vuole dimostrare che le altre tavolette non sono considerabili, per cui a che serve citarmi la corrispondenza con A3 e A5?

La prego,parliamo delle esatte corrispondenze trovate tra i calchi, vorrei solamente che lei mi spiegasse come le considera, non mi sembra una pretesa da sciocchi o tendenziosi! Io non appartengo a nessuna "squadra".
In un convegno serio di specialisti è impossibile che qualcuno non le farebbe una domanda come questa. E' più che legittima.
Se questa tesi - con tutta la documentazione del caso - fosse pubblicata mettiamo anche solo su un giornale stampato, lei cosa direbbe, che Mirko Zaru è giullare?
Penso che ci vorrebbero argomenti più solidi.

La prego di non considerare faziose le mie argomentazioni, poiché non lo sono e se le interpreta in questo modo commette un errore.

Mirko Zaru ha detto...

Il sig. Sanna ci può riferire (giusto per divulgazione) dove si trova l'iscrizione di cui parla in questo documento?
http://www.gianfrancopintore.net/index.php?option=com_content&view=article&id=154:scrittura-nuragica-ecco-un-altro-documento&catid=3:archeologia&Itemid=37

Grazie mille!

Aba Losi ha detto...

Sí Gigi, devo avere una mente troppo semplice e lineare per capire certe sottigliezze. Falso e non falso; falso ma medievale. Ora manca la figura del longobardo o del bizantino che scrive in Ugaritico ed appena sceso dal Roma-Oristano deposita una matrice vicino al nuraghe e abbiamo fatto il pieno.
Mi consola il fatto che il signor Zaru rimarca quanto io e lui siamo diversi. Meno male.
Da ultimo, la signora Antonietta fa notare che sí insomma, chi se ne frega, tanto sono robe di cui si vedono solo foto.

Sono reduce dalla splendida, incredibile mostra su Qatna, a stoccarda: sede di un palazzo senza uguali nel 1600 a.C. (18000 metri quadrati; 18600 spade in bronzo sotto il palazzo), le ricerche di tre teams, tra cui uno italiano, a Qatna stanno cambiando il volto alla storia dell´area siro-palestinese e di tutta l´area mediterranea, dell´epoca del bronzo. Ogni pezzo catalogato, esposto in due lingue; sigilli microscopici incisi mirabilmente (per farli vedere a noi hanno messo delle lenti); 73 tavolette in cuneiforme incise in una lingua mista. Si mista, non tradotta, con termini da tre lingue: sumerico, accadico, hurrita. Mostrati, tutti i 450 pezzi, con orgoglio, competenza, e con tutte le cautele interpretative del caso. Una storia iniziata nel 2002 con la scoperta di una cripta, intatta, del 1400 a.C. Guardata da due statue in basalto di una bellezza incomparabile, di 300 anni prima, con le iridi luccicanti. Ero contenta, ma mi piangeva il cuore pensando ..beh voi sapete a cosa. Anche voi sardi la potreste cambiare la storia, c´é giá tutto, ma proprio tutto ció che occorre. Io giuro che non capisco perché non lo si voglia fare.

Anonimo ha detto...

ho letto l'articolo di Mirko Zaru sulla ipotesi di presunta falsità delle tavolette di Tzricotu.Confesso che non ho capito il ragionamento che lo porta con certezza quasi matematica ad affermare la falsità dei reperti,non è mica poi così chiaro il suo ragionamento,e dove sono le "certezze" (che pretende al Sanna)che la sua ipotesi sia possibilmente veritiera? se non sbaglio azzarda ipotesi senza aver mai avuto il piacere di studiarle esaminando i veri reperti ma solo guardando delle foto.. Subito dopo leggo i commenti dei vari blogger che si lasciano andare a un quasi tifo da stadio,quasi li immagino esultare ,applaudire, come se l'articolo del Zaru finalmente togliesse ogni altro residuo di dubbio sul fatto che il professore Gigi Sanna e la studiosa Aba Losi abbiano preso una cantonata da poveri cretini incompetenti. Ora mi chiedo quanti dei blogger "esultanti" abbiano capito il ragionamento di Mirko Zaru e quanti abbiano la certezza che quello che afferma corrisponde a realtà o se sia solo frutto di sue elucubrazioni (come quelle che attribuisce al Sanna)! Mi è sembrato di capire che quello che si vuole da questa discussione sia solo quello di distruggere la reputazione dei due studiosi e non quello di capire se veramente ci siano o no segni di scrittura,insomma scoprire e capire se i nuragici scrivessero o no.

con rispetto

R.Contu

Aba Losi ha detto...

Signor Contu
grazie del suo commento, ma io non ho fatto nulla, nessun lavoro sulle tavolette né su altri documenti (a parte il lavoretto, amrginale, sulla stele di Nora). Sono solo un supporter, capisco il metodo scientifico e tutte le verifiche (multilivello) che ha utilizzato Gigi Sanna; so leggere e quindi sono in grado-come tutti- di fare confronti con alfabeti ben noti e documentati. E dopo una analisi tutto mi deve tornare, altrimenti non sono contenta. Non voglio prendermi meriti che non ho e neppure competenze che non avrei.

Comunque questo non cambia il succo, giusto, di quello che dice.

Anonimo ha detto...

Se vogliamo capire se i nuragici scrivessero o meno, dovremmo cominciare a fare a meno di Tzricotu. Troppi dubbi e troppe imprecisioni attanagliano la questione. Ognuno può pensare quel che crede, ci mancherebbe altro, ma personalmente mi hanno convinto maggiormente le tesi "negazioniste". Ripeto : si dovrebbero non considerare le tavole di Tzricotu, se non altro, perché vi sono innumerevoli altri reperti da studiare per attribuire ai muragici la scrittura. Saluti

Anonimo ha detto...

"Anche voi sardi la potreste cambiare la storia, c´é giá tutto, ma proprio tutto ció che occorre. Io giuro che non capisco perché non lo si voglia fare."

Dottoressa Losi, gliela do io una risposta a questo.

Andrea Brundu ha detto...

@zaru I
Lei tenta invano,di ribaltare una situazione gia compromessa,e il clown della finestra cala la maschera a fare da arbitro,di parte s'intende,e le assegna pure un goal.
Allora,forse non mi sono spiegato abbastanza bene,negli altri miei commenti,lo farò adesso.
Intanto lei inizia la solfa con:
"Non si tratta di un modano, ma di un prodotto già fuso e mai ultimato: manca, infatti, il taglio, la bulinatura e la finitura del pezzo."
Certo che fa in fretta a cambiare opinione,pochi commenti prima (ad altri articoli),così con insistenza lei si pronunciava:

"questo vale per i modani da battitura; quello di tzricotu è da fusione a terra su bentonite.
ecco spiegato il mistero!"

Senza andare a spulciare tutti gli altri suoi commenti,sempre sulla stessa linea.
Ora lei ha di nuovo cambiato,ed è passato al prodotto finito.
In effetti non mi pare abbia ben chiaro cosa sia,di preciso,questo oggetto,e ci sta dando delle possibili soluzioni,tutte comunque da scartare.
Inoltre aggiunge:

"Per realizzare un calco con “U” in rilievo e incisioni in negativo (come mostrano le foto dei presunti reperti), essi dovevano presentare “U” in negativo e incisioni in positivo (e qui torniamo ai modani in positivo di cui ho parlato, pronti per la fusione)."

Vede,ritorna di nuovo sui calchi con decorazione in negativo.
Ma,vuole capire che i calchi hanno decorazione in positivo?
Le sembra una cosa molto difficile da afferrare?
Si riguardi questo e clicchi sulla lente per ingrandire:
http://www.provincia.mediocampidano.it/ev_resources/cms/images/20090314_La_scrittura_nuragica_19_d0.JPG
Lo vede si o no che i caratteri del calco sono in positivo?

Non le dico che fantasia sia mai questa:
"Oppure si è provveduto a realizzare dei calchi, farli asciugare, e successivamente fare altri calchi con una pasta per ottenere “U” positiva e incisioni in negativo. Bhe, allora la cosa si complica un bel po’! Anzi si complica tremendamente!"

La cosa la sta complicando lei,non vedendo che i calchi sono con decorazioni in positivo.
L'unica cosa che noto e mi sembra strano non lo abbia fatto anche lei,è che la foto della tav.1,da lei postata (forse per errore)è speculare(cioè invertita destra con sinistra).
Come può ben vedere nella foto qui:
http://gianfrancopintore.net/index.php?option=com_content&view=article&id=210:le-matrici-di-fusione-e-tzricotu&catid=3:archeologia&Itemid=37
Noterà infatti che il segno superiore al suo suppusto"foro per chiodino" è spostato verso destra,così come nella foto di questo articolo.Cosa che,nel calco dovrebbe esserlo verso sx.
Il chè rende vano tutto ciò che lei ha detto riguardo ai punti in comune dei calchi espressi nel suo articolo.
Ma a parte questo che basterebbe ad inficiare quanto scrive,voglio andare nel dettaglio.

Andrea Brundu I

Andrea Brundu ha detto...

@zaru II
Lei dice infatti:
"I calchi B, C, D, mostrano incisioni aggiuntive a quelle del reperto A, tutte diverse le une dalle altre. Ora analizziamo “la centina” citata da Sanna che in realtà è l’eccesso di fusione: quest’ultimo cambia da fusione a fusione, nella forma e nelle dimensioni."

Cio che dice sarebbe vero per i puntali,ma come può vedere dall'originale esso non è un eccesso di fusione,che ha ben altra forma,ma un particolare voluto.
Eccesso da fusione si può vedere in questa spada:
http://www.archart.it/archart/italia/lazio/provincia%20Viterbo/Blera/Antiquitates%20-%20colata%20bronzo%20stampi/foto-arcEXP0337%40.html
In particolare sulla punta,e notiamo che esso ha forma assai irregolare.
Nella tavoletta,non vi sono eccessi di fusione,ma il prodotto è finito,come si puo ben vedere nell'originale,e la cornice ha il solo scopo di redere maneggiabile l'oggetto staccandolo dopo aver impresso nel morbido.
Altro aspetto interessante della questione è quello in cui dice:

"Le dimensioni sono esattamente le stesse la differenza di dimensione è dovuta dalle foto."

Certo che sono le stesse sono state create da un unico stampo.
Forse zaru dimentica che La tecnica fusoria del bronzo in cui si utilizzavano matrici mono e bivalvi, in pietra o in terracotta, permetteva una fabbricazione di oggetti in serie.
Crede che dalle matrici per lancia,asce etc.trovate in sardegna non potrebbero produrre ancora lo stesso oggetto.La cosa è stata verificata in prove fatte dall'archeologia sperimentale,e guardacaso funzionano.

"Senza aver ancora analizzato le incisioni (non lo vuole proprio fare,vero?)possiamo vedere come i calchi E,B,C,D, siano stati realizzati dalla medesima matrice, che guarda caso è il reperto A (l’unico conosciuto)."

Che il reperto A sia la matrice lo dice lei e non lo può provare, mentre io le posso provare che da un impronta su una matrice in ardesia si possono creare oggetti in serie,da rifinire.


"E cosa si portano appresso i calchi? I difetti dovuti alla fusione e all’ossidazione del reperto A!"

In realtà si portano dietro i difetti dell'impronta sulla matrice,dalla quale son state generate in serie e poi incise.

Come vede,quanto lei dice,ha valore zero ed è facilmente confutabile.L'unica cosa che di bello le riconosco è l'insistenza.

Riguardo a questo:
"Se gli elementi forniti come prova della falsità dei calchi non dovessero bastare sono pronto a fornirne ulteriori."

Inizi a fornircene altri,poichè quelli su cui si è pronunciato sono palesemente infondati.

Andrea Brundu II

Sisaia ha detto...

"Dovrebbe spiegarci perchè il "prototipo", presenta una così ampia cornice di materiale residuo,che determina problemi di ordine pratico nella tecnica fusoria da lei citata.
Ci chiarisca, perchè non si è spiegato, se dal "prototipo" di tzricotu ci vuole ottenere le lamine delle decorazioni già decorate, il che sarebbe una tecnica assai più spiccia di quella longobarda, diversa direi, innovativa."

Ci provo. Anche se la domanda non era rivolta a me.
Per gli oggetti finiti si parla di "lamina" cioè una lastra di metallo.Vari indizi (tra cui la ricostruzione riportata da Serra), lasciano intendere che gli oggetti finiti siano vuoti internamente.
Oro e argento hanno la proprietà di essere duttili e malleabili. Al nostro caso si applica la malleabilità. A1 si presta ad essere la metà di uno stampo.L'altra metà presenta la decorazione in rilievo, come una presa scart maschio, ed A1 sarebbe la femmina. Tra le due metà si sistemava opportunamente la lamina di spessore conveniente a seconda del metallo usato.Si chiudono le due valve e poi un colpo di martello. Ed ecco la linguella. Se poi ne dovevano fare tante, probabile, bevevano vino e conoscevano già il torchio e la pinza per il fuoco. Tutti e due, con opportune modifiche, potevano essere impiegati per una produzione in serie.
Dovrebbe bastare per spiegare il verso delle incisioni e la presenza dell'eccesso di fusione in A1.Fungeva da battente e da facendo leva, permetteva l'apertura delle due valve e l'estrazione della lamina lavorata. Che non è certo una fibula.
Problem solved.
Sisaia

Anonimo ha detto...

@Aba Losi
Aba: ci sei o ci fai?
vedendo che Lei difende sempre e comunque il Sanna mi chiedo: ma la Losi avrà visto ad esempio le "incisioni" sull'architrave di Aiga? spero di no, diversamente devo ammettere a me stesso di essermi sbagliato su di Lei. Io invece dopo aver "ascoltato" la vostra discussione, sono andato a vedere le scritte di Aiga e a momenti non riuscivo a trovarle nonostante siano lì in bella mostra e questo non perché difetti di vista, ma per il fatto che l’incisione è talmente leggera che si sta ri-formando l’ossido della pietra e da qui a qualche anno al massimo non saranno più distinguibili.
Questo per dire che è fin troppo evidente che i segni sono recentissimi. Ma se appaiono così palesemente recenti ad un occhio poco esperto come il mio, ad un esperto la cosa non dovrebbe sfuggirgli. Ma allora perché Sanna insiste? Una cosa è certa quelle scritte sono recenti ed eseguite col preciso scopo di far parlare Sanna. Ma di due è una: o il Sanna è un’incompetente in materia e si fa abbindolare da un buontempone qualsiasi, oppure è il Sanna che sta abbindolando tutti noi, Aba losi compresa (preferisco credere che ci sei).

Lino

Anonimo ha detto...

Ecco dove porta il fondamentalismo, in tutti i campi, compreso quella dell'archeologia. Il modo in cui tutti i sostenitori di Sanna ribattono alle questioni esposte da Zaru: è' davvero deprimente e denota indubiamente scarsa dimestichezza nel difendere le proprie tesi. Da quello che ci ha fatto vedere Zaru, con tutte le imprecisioni del caso che non inficiano minimamente il discorso, avremmo dovuto capire molte cose e invece gli accaniti sostenitori di Sanna si lanciano in strabilianti contestazioni riassumibili nel modo seguente:
1)Quel che ha detto Zaru è poco chiaro;
2)Non è tanto Sanna a rimetterci la faccia ma i vari Stiglitz, Serra & Co.;
3)Quel che ha fatto zaru non è legittimo perché sono solo fotografie;
4)Risponderemo,non ora ma risponderemo;
5)Chi se ne frega;

Ecco, non mi pare il modo corretto di procedere, a meno che procedere in questo caso non voglia dire, tirare dritti, attraverso tutto e tutti senza discernimento, con quella stessa bava alla bocca che Sanna ha riscontrato tante volte nei suoi contestatori. Quegli stessi contestatori dipinti come pugili con gli occhi gonfi. Ora si inizia a intravedere chi davvero aveva ragione. E l'opposizione a queste evidenze lapalissiani è infantile, fuori luogo, tardiva, sconclusionata, non convincente e francamente inaccettabile.
Perché fate finta di non voler vedere? perché minimizzate? perché vi lanciate in complicate quanto sterili discorsi che cercano invano di contorcere la questione per renderla meno chiara? Mi pare che quel che ci ha detto Zaru possa portare a qualsiasi tipo di commento o presa di posizione, ma di sicuro non si può ignorare o dire che non si capisce e via così. Se Zaru ha visto giusto, ed uso il se perché è d'obbligo anche se a me ha convinto eccome, perché non si ribatte a questo senza troppi giri di parole?
Se anche non fossi già intimamente convinto che abbia ragione, credete così di farci cambiare idea o di confermare la lettura di Sanna? Se un "estraneo" leggesse di Tzricitottu solo adesso dubito che si accontenterebbe delle risposte di Sanna e credo proprio che si farebbe un'idea molto simile a quella di Zaru.
A voi sostentitori del Sanna e a Sanna stesso, la facoltà di replicare. Con argomenti validi. dando per scontato che tutti noi sappiamo leggere. Quindi entrate nella discussione. Se non avete niente da dire, meglio non dire niente a sproposito. Un esempio? Tutta questa diatriba di Brundu e Zaru su eccessi di fusione, buchi e buchetti, centina o non-centina, hanno stufato anche il lettore più affezionato ma sinceramente non porta da nessuna parte. Non si può attaccare Zaru per vizi di forma o imprecisioni o altre fesserie, giacché queste hanno un'importanza molto minore rispetto all'impostazione generale del suo discorso. Allora anche io potrei perdere un'ora di tempo a spiegare e sottolineare tutte le inesattezze di Sanna o della Losi o dell'appassionato Giorgio Cannas. Anche a lei Cannas, se ha da dire qualcosa che non sia celebrare Sanna lo faccia, altrimenti pensa che sapere quante conferenze e dove le ha fatte possa convincerci?Voi ve ne fregate di Serra, di Zucca, di Pittau, di stiglitz e di tutti gli altri, non vi sorge il dubbio che qualcun altro possa avere lo stesso legittimo diritto di infischiarsene di Mugnaioli, di Pinna e degli altri? Tra l'altro la prof.ssa Amadasi Guzzo la si tira in ballo e la si ri-nasconde, un giorno ha appoggiato poi si va a chiedere, dove, quando e se può ripetere l'appoggio e le risposte latitano. Dica qui, ora o domani o quando vorrà, che il metodo epigrafico di Sanna è corretto. Sanna mi dà il permesso di contattare la Prof.ssa e chiederle un parere sul suo operato? Ha mandato i suoi studi agli esperti? ancora no? Come mai ancora no?
Se non siete in grado di rispondere alle pesanti obiezioni di zaru, rispondete almeno a queste semplicissime domande.

Andrea Brundu ha detto...

@anonimo
Guardi che lei è su un altro blog.
Mi scusi,ma ha letto quanto ho scritto?
Non formulo certo ipotesi,metto in evidenza semplici e chiari elementi di inconsistenza nelle cose dette.
Lo posso fare anche di lei su i suoi post firmati,se vuole.

"Un esempio? Tutta questa diatriba di Brundu e Zaru su eccessi di fusione, buchi e buchetti, centina o non-centina, hanno stufato anche il lettore più affezionato ma sinceramente non porta da nessuna parte."

Io dico che stufa lei,perchè almeno zaru tenta di ribattere a determinate affermazioni,e si firma pure.
Lei,che fa l'anonimo solo quando deve dire cose,che sembrano importanti,apparentemente,e poi non lo sono ma sono solo critiche, come consiglia di risolvere?
E se ci da una traccia come ce la da? Da anonimo,da uno che sta alla finestra,o altro?

"Non si può attaccare Zaru per vizi di forma o imprecisioni o altre fesserie, giacché queste hanno un'importanza molto minore rispetto all'impostazione generale del suo discorso."

Io non attacco per vizi di forma, come certi fanno(e lei li conosce bene),anzi non attacco proprio. Metto solo in risalto alcune incongruenze.Vedo comunque,che non si scandalizza tanto per il "al falso! al falso!",ma perchè qui si "attacca",si risponde.Dovremo tutti tacere?Ci sta intimando forse il silenzio?
Crede che abbia detto la mia sulle tavolette?Ancora non ha visto niente.

"Se non siete in grado di rispondere alle pesanti obiezioni di zaru, rispondete almeno a queste semplicissime domande."

Quì l'unica cosa di pesante sono i discorsi che fa lei.

Agli esperti,se vuole,in modo neutrale,ci può scrivere anche lei,
senza chiedere permessi.Perchè non lo fa?

Andrea Brundu

Mirko Zaru ha detto...

Parte 1

Mi trovo costretto a dover prima replicare a quanto da lei sostenuto:
Andrea Brundu ha detto...
@zaru I
Lei tenta invano,di ribaltare una situazione gia compromessa,e il clown della finestra cala la maschera a fare da arbitro,di parte s'intende,e le assegna pure un goal.
Allora,forse non mi sono spiegato abbastanza bene,negli altri miei commenti,lo farò adesso.
Intanto lei inizia la solfa con:
"Non si tratta di un modano, ma di un prodotto già fuso e mai ultimato: manca, infatti, il taglio, la bulinatura e la finitura del pezzo."
Certo che fa in fretta a cambiare opinione,pochi commenti prima (ad altri articoli),così con insistenza lei si pronunciava:

Quando una persona sa ammettere i propri sbagli di solito si comporta così!

"questo vale per i modani da battitura; quello di tzricotu è da fusione a terra su bentonite.
ecco spiegato il mistero!"

Senza andare a spulciare tutti gli altri suoi commenti,sempre sulla stessa linea.
Ora lei ha di nuovo cambiato,ed è passato al prodotto finito.
In effetti non mi pare abbia ben chiaro cosa sia,di preciso,questo oggetto,e ci sta dando delle possibili soluzioni,tutte comunque da scartare.
Inoltre aggiunge:

[…]

Vede,ritorna di nuovo sui calchi con decorazione in negativo.
Ma,vuole capire che i calchi hanno decorazione in positivo?
Le sembra una cosa molto difficile da afferrare?
Si riguardi questo e clicchi sulla lente per ingrandire:
http://www.provincia.mediocampidano.it/ev_resources/cms/images/20090314_La_scrittura_nuragica_19_d0.JPG
Lo vede si o no che i caratteri del calco sono in positivo?

Brundu guardi, io sono una persona comprensiva, capisco che lei parla in base ad una sua non esperienza nel comprendere i giochi di luci sugli oggetti, ma le ombre e le luci non sbagliano a differenza sua!
Mi trovo, perciò, nella condizione di doverglielo spiegare con uno schemino (proprio come si fa con i bambini cocciuti …sembra che tra bambinoni ci intendiamo poco) quindi, si guardi questa immagine:
http://www.archeologiasarda.com/tzricotu_ombre.jpg
scusi la rozzezza dello schema!
come potrà notare, la luce viene dal punto indicato dalla torcia, proiettando delle ombre (freccettine in rosso) e colpendo superfici a vista (freccetta gialla).
Le superfici in negativo perciò rimangono in ombra.
Se ha ancora dei dubbi provi con un oggetto e una torcia se ancora non capisce!

Mirko Zaru ha detto...

Parte 2
...il testo è troppo lungo da dividere... trovate tutto qui:
http://www.archeologiasarda.com/tzricotuluciombre.html

Anonimo ha detto...

Cosa succede signor Zaru?... vuole tentare la carta della falsità delle tavolette di Tzricotu per poi magari instillare nei suoi seguaci-bloggers il dubbio che Gigi Sanna potrebbe addiritture essere,non solo un ciarlatano, ma anche falsario?

Anonimo ha detto...

Egregio signor Lino,

mi pare che lei voglia affermare che le incisioni presenti nell'Aiga di abbasanta sono recenti e che il prof. Sanna non si sia reso conto che della loro recentissima realizzazione.

cordiali saluti
Innocenzo Frigau

Mirko Zaru ha detto...

Cosa succede signor Zaru?... vuole tentare la carta della falsità delle tavolette di Tzricotu per poi magari instillare nei suoi seguaci-bloggers il dubbio che Gigi Sanna potrebbe addiritture essere,non solo un ciarlatano, ma anche falsario?

Adesso non mi si mettano parole in bocca, non ho mai affermato niente del genere!
Ho semplicemente detto che la loro non autenticità è un dato di fatto.
Non facciamo il gioco dei girafrittate!
A me non interessa accusare nessuno, io, infatti, dico che al Sanna è stato giocato un brutto tiro e niente di più!
Lui ha analizzato i calchi a modo suo, io a modo mio!
Che vogliamo fare?

Mirko Zaru ha detto...

Signor Frigau,
Egregio signor Lino,

mi pare che lei voglia affermare che le incisioni presenti nell'Aiga di abbasanta sono recenti e che il prof. Sanna non si sia reso conto che della loro recentissima realizzazione.

Non lo farà il signor Lino, ma secondo me il Sanna ha preso un abbaglio!

Anonimo ha detto...

A. A.:
Oramai, òminisi, pagu restat a chistionai.
Fa piacere che Zaru e Castangia siano due giovani svegli e intelligenti: così fossimo tutti. Il primo interesse di uno scienziato dovrebbe essere quello di conoscere la verità, qualunque essa sia. Ora mi sembra chiaro che le teorie e i libri di Sanna, fondati prima di tutto su un reperto altomedievale e su dei falsi, sono viziate dall'obiettivo appassionato di dimostrare che i nuragici conoscevano la scrittura. Prima di tutto bisognava capire che cosa fosse concretamente il reperto di Tzricotu e a quale epoca appartenesse. Bisognava riconoscere che era un manufatto bizantino: non lo si è fatto, non lo si vuole ancora ammettere, comenti cècusu, si continua a confondere bizantini e longobardi: tanto non frega nulla, quella, per Sanna, è "paccottiglia" o "roba letamica". Peccato che il manufatto di Tzricotu quello è.
Spiace ma qui manca qualsiasi volontà di aprire gli occhi e di ammettere di aver preso un granchio. Prof. Sanna, per fare la storia ci vuole ragionevolezza e metodo, non conclusioni precostituite e non passioni patriottiche. Non si tratta di vincere o perdere (questo il suo curioso linguaggio), ci vuole solo amore della verità. La questione dei "sigilli di Tzricotu" è chiusa, e quel che è peggio è che si è costruito un teorema su calchi che bastava guardare con un po' di attenzione per capire che erano falsi. I lettori del blog hanno perso tempo a leggi tottu custa cosa perché hanno pensato che Sanna un'occhiata ce l'avesse buttata, invece non era così.

Anonimo ha detto...

a chi ha scritto che qualche anno fa nel nuraghe Aiga non esisteva l'iscrizione della quale parla Gigi Sanna tiri fuori le prove.Posti una foto e ci avrà convinto.

siete abituati a chiedere le prove a Gigi Sanna, ora portatele voi.Dimostrate la teoria che Mirko Zaru ha "partorito" in uno o al massimo due giorni.Con questa teoria afferma, nientemeno, che le tavolette di Tzricotu siano false.Bene ,ci porti l'analisi al c14, ci porti le stratigrafie,ci porti i pareri di eminentissimi studiosi mondiali che confermino questa teoria..Aspettiamo con ansia tutto il suo "bagaglio " di prove..

Mirko Zaru ha detto...

Come promesso, mi sono impegnato per avere la scansione di una diapositiva del nuraghe Aiga di Abbasanta del 1984.
http://www.archeologiasarda.com/aiga_1984.pdf
Mi rendo conto che l’immagine non è di buonissima qualità, anzi, è decisamente sgranata, soprattutto perché è un particolare di una diapositiva.
Purtroppo è l’unico documento dell’architrave ora disponibile fino a nuove acquisizioni.
A mio parere non riporta iscrizioni e in ogni caso, non hanno bisogno di ulteriori prove, se non la semplice presa in visione, perché ci si renda conto che si tratta di un grottesco falso.

Guardiamo nel dettaglio l’iscrizione proposta dal Sig. Sanna il domenica 7 maggio 2006, alle ore 17:25.26:
http://www.archeologiasarda.com/architrave-Aiga.jpg
Come si può vedere la scritta in questione (non è un incisione ben solcata badate bene) dovrebbe essere arrivata a noi dopo 3000 anni circa!
Ricordo benissimo che la scritta sembrava appena realizzata.
Mi chiedo come una scritta di questo genere possa essere presa in considerazione come elemento per dimostrare l’esistenza della scrittura nuragica!
Questa è la scritta che Sanna propone come “eccezionale ritrovamento o per lo meno interessante!”
https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgakM4JvQlz3fCyQhJZn8q1oKwg2qhWTUqax3vZKA0l3xTw1JBPh3QTmTZ_1z7XJxq_KYbph3GOtUxj17k7OkvNMIxkrGplFqk6RM_I-VpzinH7MQnaV7VlUUPdoWePEh-4DRXi/s1600-h/Scritta+del+nuraghe.jpg
Secondo me, Sanna ha preso un abbaglio!

Anonimo ha detto...

@ Innocenzo Frigau
Se il Sanna non si sia accorto della "freschezza" delle "incisioni" è una domanda a cui può rispondere solo lui, io ripeto quello che ho visto: dei segni recentissimi che si vuol far passare come vecchi di millenni.
Chiunque veda quei segni non può avere dubbi sul fatto che siano stati realizzati in tempi molto recenti e questo per il semplice fatto che l'incisione ha un colore più vivo rispetto al colore del resto della pietra. L'incisione ha semplicemente eroso uno strato molto superficiale della pietra, asportando sopratutto la parte ossidata, ma questo strato di patina della pietra si riforma in tempi brevissimi. Se l'incisione fosse vecchia di millenni avrebbe avuto il medesimo colore della restante superficie.

@Aba Losi, se ci tiene a vedere di persona la scritta di Aiga, le consiglio di anticipare le ferie, perché da qui ad agosto rischia di non vedere più nulla.

Lino

Andrea Brundu ha detto...

@zaru
Guardi,zaru(mi sta anche simpatico),volevo dirle solo che,la ringrazio per il tempo perso a fare lo schemino,ma se lo sarebbe risparmiato,se avesse riflettuto sul fatto che un calco è l'esatto contrario dell'oggetto che fa il calco.Essendo pertanto, nell'originale,il piano decorato, rialzato rispetto alla cornice, come possiamo vedere in tutte le foto dell'originale,io ritengo che esso dia origine ad un calco,il cui piano decorato è ribassato rispetto alla cornice.
Cioè il piano decorato rimane in basso e la cornice lo sovrasta.
Come accade con le impronte dei piedi nel fango.
Questo per legge fisica.
Ora visto che il piano decorato è ribassato,e la cornice si trova più in alto,l'ombra che lei vede nella parte alta dei calchi è quella della cornice e non quella del piano.Infatti si nota che nella parte bassa la cornice essendo più alta è anche più illuminata dalla luce che viene dalla parte opposta.
In definitiva meglio avrebbe fatto nello schemino a mettere la piletta nella parte alta puntata verso il basso.
Questo gliel'ho spiegato perchè mista simpatico,ma avrebbe dovuto coglierlo da solo.
Grazie per lo schemino.

Andrea Brundu

zuannefrantziscu ha detto...

@ Mirko Zaru
Il fatto che pubblichi con piacere i suoi articoli e i suoi commenti (nessuno mi obbliga, converrà) l'assicura che non ho alcuna prevenzione, ma solo normali predilizioni. Ma quel che fa oggi, presentando una foto sgranata, presa da un'angolazione diversa, del masso che Gigi Sanna ritiene iscritto, non le fa onore. Si renderà conto, credo, che ha dimostrato solo che in quella foto sgranata, presa da una angolazione diversa, non si vede una scritta.
Forse sarebbe stato meglio non produrla, quella foto.
Se poi, come pare sicuro Lino, si tratta di un graffio recente che il tempo cancellerà, mi resta un dubbio: possibile che il falsario sia stato così idiota da farsi scoprire dal primo passante?

Mirko Zaru ha detto...

@ Mirko Zaru
Il fatto che pubblichi con piacere i suoi articoli e i suoi commenti (nessuno mi obbliga, converrà) l'assicura che non ho alcuna prevenzione, ma solo normali predilizioni. Ma quel che fa oggi, presentando una foto sgranata, presa da un'angolazione diversa, del masso che Gigi Sanna ritiene iscritto, non le fa onore. Si renderà conto, credo, che ha dimostrato solo che in quella foto sgranata, presa da una angolazione diversa, non si vede una scritta.
Forse sarebbe stato meglio non produrla, quella foto.
Se poi, come pare sicuro Lino, si tratta di un graffio recente che il tempo cancellerà, mi resta un dubbio: possibile che il falsario sia stato così idiota da farsi scoprire dal primo passante?


Carissimo Gianfranco,
mi dispiace che tu la pensi così!
Ti assicuro che è un immagine del 1984, che non dimostra niente per carità, ma è una parte della diapositiva che mi ha passato un conoscente di Abbasanta. Il fatto che non dimostri niente è un fatto, infatti ho anche detto "Mi rendo conto che l’immagine non è di buonissima qualità, anzi, è decisamente sgranata, soprattutto perché è un particolare di una diapositiva.
Purtroppo è l’unico documento dell’architrave ora disponibile fino a nuove acquisizioni." vista proiettata sul muro devo dire che la qualità sembrava migliore.
L'ho postata solo perchè l'avevo promesso e non volevo mancare alla parola data.
Cmq, non è un elemento determinante nella comprensione dell'autenticità della stessa!

Ti ringrazio per aver pubblicato i miei commenti, gentilissimo, sei libero di credere all'autenticità dell'immagine o no, è un tuo parere!

Anonimo ha detto...

@Zuannefantziscu
Senza eccessivi sforzi di memoria Lei ricorderà certamente le numerose pietre incise dall'aratro che si rinvengono nei campi coltivati. Di queste incisioni vi sono quelle il cui colore è più vivo rispetto alla restante superficie e altre invece hanno un colore uniforme e non c'è distinzione di tonalità tra il colore dell'incisione e il resto della superficie. Eppure sappiamo che queste profonde incisioni dell'aratro non hanno millenni, ciononostante il loro colore è omogeneo. Il processo di ossidazione della pietra è del tutto simile a quella dei metalli, se si asporta un po’ di ruggine da un pezzo di ferro ossidato, apparirà il colore vero del metallo e dopo un breve periodo diventa di nuovo color ruggine. Ma poi, senza troppi fronzoli le chiedo: ha mai visto un’incisione antica in cui il colore è quello della pietra viva? Io non so se colui che ha eseguito l’incisione fosse o meno un’ idiota, il fatto certamente lo è.

Lino

Mirko Zaru ha detto...

@zaru
[...],se avesse riflettuto sul fatto che un calco è l'esatto contrario dell'oggetto che fa il calco.Essendo pertanto, nell'originale,il piano decorato, rialzato rispetto alla cornice, come possiamo vedere in tutte le foto dell'originale,io ritengo che esso dia origine ad un calco,il cui piano decorato è ribassato rispetto alla cornice.
Cioè il piano decorato rimane in basso e la cornice lo sovrasta.
Come accade con le impronte dei piedi nel fango. Questo per legge fisica.

Perfetto! Dovrebbe in effetti essere così, invece questo non accade! in queste foto proposte!
Sno calchi di un calchi!
e la U è in rilievo i segni sono in negativo!

Ora visto che il piano decorato è ribassato,e la cornice si trova più in alto,l'ombra che lei vede nella parte alta dei calchi è quella della cornice e non quella del piano.Infatti si nota che nella parte bassa la cornice essendo più alta è anche più illuminata dalla luce che viene dalla parte opposta.
In definitiva meglio avrebbe fatto nello schemino a mettere la piletta nella parte alta puntata verso il basso.
Questo gliel'ho spiegato perchè mista simpatico,ma avrebbe dovuto coglierlo da solo.
Grazie per lo schemino.

Andrea Brundu


Anche lei sig. Brundu mi sta simpatico, ciò non toglie che non è possibile quello che dice...le spiego perchè:
Guardi questa immagine con la piletta posta sopra come da lei richiesto.
http://www.archeologiasarda.com/ombre_2.jpg
Come può notare le frecce rosse indicano l'ombra SULL'ECCESSO DI FUSIONE; se quest'ultimo fosse stato più altao avrebbe proiettato l'ombra sulla U e non viceversa.
Le frecce gialle, invece, mostrano da dove arriva la luce come illuminano l'oggetto che se illuminato dalla posizione attuale della piletta, sarebbe dovuto essere in ombra!

Ne conviene?
Qual'è la sua risposta affermativa?

Mirko Zaru ha detto...

Se poi, come pare sicuro Lino, si tratta di un graffio recente che il tempo cancellerà, mi resta un dubbio: possibile che il falsario sia stato così idiota da farsi scoprire dal primo passante?

E se invece che un falsario fosse stato solo un semplice "cazzeggiatore" della Domenica Gianfrà?

Sisaia ha detto...

@ A.Brundu

Ricominciamo da capo:
I calchi (dei calchi) sono tutti illuminati dal basso, cioè a partire dal punto dove c'è l'alloggiamento per il chiodo/perno di fissaggio.Ce lo dicono le ombre dalla parte opposta a tale punto. Nell'ingrandimento tali punti non si vedono e quindi, caro Brundu lei è caduto a piè pari nella trappola di un effetto ottico, forse assimilabile alla pareidolia.
Zoommi a 150/200, faccia lei, poi
prenda due striscette di cartoncino, le appoggi allo schermo, una a coprire le parti curve in alto dei quattro calchi e una a coprire le parti rettilinee sul lato opposto. Art Attack! Cosa vede? Sorci verdolini? :))
Quanto al resto del suo post, era così impegnato a scriverlo che ha "dimenticato" di leggere il mio delle 16:34. Se l'avesse letto , non avrebbe scritto quanto ha scritto.

@ Anonimi 17:37,20:31(a) e Lino:
grazie di esistere.

@ Anonimo 20:31(b)
A peraulas maccas, orijas surdas.
Sisaia

Giorgio Cannas ha detto...

Velo pietoso,impressionante,colto nel segno, e quanto altropoete inventarvi,pur di inquinare il discorso se i nuragici scrivevano o no. siete un bel gruppo coalizzato contro prof. Sanna,chissà perchè. Forse voi non lo sapete ma oltre alle tavolette di Tzricotu e agli altri reperti scritti che prof. Sanna stà proponendo ci sono altri,tanti reperti e sigilli che la gente ci ha mandato.Questo prima della discussione del blog, e tanti di più dopo. Altri li stiamo trovando esposti in bella mostra nei musei di tutta l'isola, ma non riconosciuti da chi gli ha trovati ed esposti. Perciò prus dd'attacais e prus su prof. Sanna bessidi fotti in custa materia.
sig. Stigliz pubblichi l'altare nuragico trovato casualmente e fuori contesto, nei terreni dell'suore Evaristiane. Così il sig zuru gli farà pelo e contro pelo, magari associandolo ad un grosso imbuto in pietra.
cortesemente G,Cannas.

Sisaia ha detto...

@ ZFP 21:32

Pare che nessuno nasca "imparato",
tantomeno i falsari. ;)
Falsario alle prime armi o semplice bravata?
Sisaia

Anonimo ha detto...

No Pintore, non si domandi quello, si domandi invece come è possibile che un ipotetico falsario per diletto buontempone l'ha data a bere a Sanna. A me pare prorpio che chiunque sia il responsabile non voleva certamente fare un accurato falso. Per cui la mia domanda è doppiamente interessante.

Mirko Zaru ha detto...

sig. Stigliz pubblichi l'altare nuragico trovato casualmente e fuori contesto, nei terreni dell'suore Evaristiane. Così il sig zuru gli farà pelo e contro pelo, magari associandolo ad un grosso imbuto in pietra.

Sig. Brundu, lo conoscoo bene quel "betilo torre" dire che sia un altare è opinione sua... guardacaso niente iscrizioni!
Ne ho qualche foto, il prof Stiglitz l'ha già presentato in un convegno...l'ha visto?

Mirko Zaru ha detto...

"sig. Stigliz pubblichi l'altare nuragico trovato casualmente e fuori contesto, nei terreni dell'suore Evaristiane. Così il sig zuru gli farà pelo e contro pelo, magari associandolo ad un grosso imbuto in pietra."

...posso spere anche perchè fuori contesto?

Aba Losi ha detto...

Caro Gianfranco, l' unica cosa chiara che emerge da questo post e da tutti i commenti (più o meno melmosi) è che qui c' è qualcuno che non sta facendo il suo lavoro. Come è possibile che dal 1995 a questa parte ancora si sia discutendo dell' autenticità delle tavolette? la parola fine su questa questione è stata già detta, mi pare, tempo fa, con le due pubblicazioni di Serra. Se mi sbaglio, vorrei che gli archeologi stessi mi correggessero. Perchè si mantengono latitanti e non intervengono qui, almeno sulla questione falsità o meno, così potremmo andare avanti? o dobbiamo pensare che il fumarone che sta sollevando Zaru faccia comodo, per allontare, in sostanza, il pensiero dalla questione scrittura? non voglio arrivare a pensarlo; vorrei, lo chiedo qua a gran voce, so che il tuo blog ce l' ha questa voce, che venissero datati gli oggetti scritti in ceramica, che venisse attestata pubblicamente l' autentitictà degli altri. Allora sì, si può andare avanti. O lo vogliamo fare con il sistema del signor Lino, che mi fa domande con una cafonaggine esemplare? ci faccio o ci sono? ma come si permette? Cari archeologi: datate, autenticate e poi fate esaminare da epigrafisti, quella è la via. Non ce ne è un' altra.

Infine lancio una idea: un database free access, in italiano e in inglese, che raccolga i documenti; mettiamoci sulla piazza mondiale e vediamo. Con tutta la serietà ed il rigore possibile. Non occorrono tante forze per farlo.

zuannefrantziscu ha detto...

@ Aba Losi
L'idea del database è bellissima. E se ci fosse fra i lettori un informatico meno ruspante di quanto io sia si potrebbe fare.
Ce ne è qualcuno interessato?

Anonimo ha detto...

Egregio signor Lino,

prendendo per buono che le incisioni, come da lei asserito, sono recenti bisognerebbe tener conto che le le ha prodotte uno che conosceva l'alfabeto protocananeo!!
Che le abbia fatte lo stesso Sanna mi pare assurdo, potrebbe essere che tra i suoi allievi si nasconda un bel buontempone!!
Comunque Sanna oltre a studiare gli alfabeti levantini dovrebbe stare attento alla bontà delle epigrafi che si appresta a decifrare!!

Innocenzo Frigau

PS: gentile Aba mi pare che Lino nei suoi confronti volesse solo chiederle se lei è ingenua per davvero o fa solo finta!

Anonimo ha detto...

Gentile Dott.ssa Losi, a malincuore sono costretto a dare ragione al sig. Lino. Sa perché? Perché di veramente "melmoso" io vedo solo il tentativo di spostare le conseguenze della riconosciuta falsità di Tziricotu sull'identificazione fattane dal Serra. E voi che ci avete visto dentro tutto il paleo-sistema-scrittorio-dell-antichità? Chi è che l'ha presa più grossa la cantonata? Spero non continui su questa linea, melmosa e che denota molto risentimento. Se ne ha, lo indirizzi verso chi ha eletto Tziricotu, museo vivente della scrittura nuragica.
L'idea del database è anche buona, ma crede che vi lasceranno i loro commenti solo gli epigrafisti? Guardi che a fare un pacco, scriverci gli indirizzi e spedirli ci vuole ben poco. Sanna li ha mandati i suoi studi agli epigrafisti? Si scelga 2 o 3 nomi, gli altri li sceglieranno i contestatori e gli archeologi sardi tanto denigrati. Come mai questo, che non comporta il reclutamento di nessun informatico e nessun intoppo, non è stato ancora fatto? Se può aiutare 20 euro li metto di mia tasca, basta che si faccia.

P.S. Naturalmente i 20 euro li dovrebbe mettere Sanna per due motivi: il primo è perché sta a lui l'interesse in primis di vedere confermate o smentite le sue teorie; in secondo luogo chi ci metterebbe la faccia a spedire ad autorevoli studiosi quelle "deliranti" teorie non scientifiche (basate, FORSE, su alcuni falsi)?

Anonimo ha detto...

Cosa ne dite se ci diamo tutti un appuntamento all'Aiga di Abbasanta e poi tutti assieme a pranzo in un buon ristorante di Cabras?
Ovviamente la data la sceglie Gigi Sanna.

Innocenzo Frigau

Aba Losi ha detto...

No signor anonimo 9:01, non é nell´interesse di Gigi Sanna che si appuri la realtá storica della epigrafia sardo-antica, é nell´interesse della storia, della archeologia, della epigrafia in generale. Non solo sarde e non solo italiane, ma di tutti. E´qui che si sbaglia e di molto anche.
Quanto al database, non necessariamente tutti potranno scrivere (solo se si apre, contemporaneamente, un forum). Un databank é un databank, cioé una banca dati.

Quanto al signor Lino ed al suo fair play, ho capito benissimo cosa voleva da me. Intanto io non lo conosco e se vuole rivolgersi a me non mi parla, per favore, con il tu ed in modo per di piú poco cortese. Un conto é se scambio "insulti" con chi frequento da diverso tempo, bloggamente parlando (tipo Zaru o Phoinix, che devo dire un pó mi manca,..o no?), un conto é se lo fa un semi-anonimo Lino che non ho mai conosciuto. Sono formale? sí: e allora?Anche questo adesso diverrá argomento di discussione, buttiamo altra legna bagnata per far fumo?

Richiedo, ci riprovo agli archeologi che seguono questo blog: le tavolette di Tzricotu sono dei falsi? si o no? se la riposta é no facciamo un format:, passiamo dal via e ritiriamo le 20000 lire. Se la risposta é "sí" o "non so", allora ditelo e pubblicatelo, firmato, su una rivista o su un blog o dove volete. Ma dovete allora anche ammettere che non sono medievali. Vorrei solo che la risposta non fosse "non ha importanza". Chiedo troppo?

Anonimo ha detto...

Che dire, mi pare che Gigi Sanna sia stato infinocchiato da uno dei suoi conclamati allievi!
Ogni classe ha il suo Pierino, deve stare più attento il professorino, a non cascare nel Tiro Mancino!

Innocenzo Frigau

Anonimo ha detto...

Mi rifiuto di pensare che il prof. Sanna abbia realizzato la scritta di Aiga ( ma del resto mi sembra che nessun altro l'abbia neppure pensato ), quello che mi stupisce è però non avvedersi del fatto che si tratta di un'incisione assai recente. Saluti

Anonimo ha detto...

Aba: ci sei o ci fai?
Non è affatto una domanda cafona, mi domandavo semplicemente, attraverso un semplice ragionamento, se Lei sia un'ingenua, e quindi provavo a metterla in guardia, o se invece fa finta di essere ingenua e quindi quelli dobbiamo stare in guardia siamo noi. Il dubbio mi è rimasto visto che Lei non ha risposto al problema non di poco conto che ha posto Zaru: le "scritte" sono recentissime. Lei invece di chiedere lumi magari a un geologo che potrebbe spiegarle il processo di ossidazione delle pietre e dirle anche quanti mesi di età hanno i segni e per quanto ancora rimarrà visibile lo stacco cromatico dell'incisione, si limita a darmi del cafone forse perché ho fatto un’osservazione scomoda? Aiga è un falso che avete cavalcato in maniera disinvolta, troppo disinvolta per non destare sospetti. Lo so che pensare male è peccato ma il fatto che si caccino in malo modo gli esperti come Pittau; si inventino mille scuse pur di evitare una verifica autorevole sugli “scritte nuragiche” e si prendano per autentiche scritte tipo quelle di Aiga, porta a pensare che sull’ipotesi della scrittura nuragica i presunti sostenitori sono meno convinti degli oppositori, e tutta la vicenda puzza di marketing.

Lino

zuannefrantziscu ha detto...

@ Lino
Leggo nel suo ultimo commento: "... il fatto che si caccino in malo modo gli esperti come Pittau". Poiché solo uno, io, posso cacciare qualcuno, delle due una: o lei dimostra che io abbia mai cacciato Pittau o altro esperto, o mi chiede scusa.
Accetto che mi si critichi, non che mi si calunni. Se non dimostra o non chiede scusa, farò a meno della sua compagnia.

Anonimo ha detto...

@Zaru - @Brundu - @Sisaia

Che gran confusione!

Dell'originale detto "A1", si possono fare calchi su calchi, in "positivo" e in "negativo", così come anche degli altri A2, A3, A4, A5 e di quante "A" si vogliono mettere.
Inoltre sulla base di "uno originale", se ne possono elaborare e realizzare moltissime varianti, sempre originali e che ripetono i difetti della prima base originale.
Punto e a capo anzi, punto e virgola. Insomma la questione dovrebbe essere discussa con più calma e sopratutto con "prudenza", considerato che la questione implica aspetti che riguardano la rispettabilità e la moralità delle persone.
E che diamine, posso capire la passione per le cose "medievali", ma volerne riesumare addirittura la "Santa Inquisizione" ..........

Aba Losi ha detto...

@Lino
Dunque, lei mi mette in bocca secondi fini che non ho mai né espresso né coltivato. Addirittura fini di marketing, il che non é solo ridicolo é peggio. Mi sono sbagliata: lei non é semplicemente cafone, é estremamente offensivo e su questioni che riguardano la mia serietá personale. Il fatto poi che io sia o appaia una ingenua é una sua opinione, peraltro irrilevante alla questione trattata qui.

Richiedo agli archeologi, visto che io da Parma non posso certo fare nulla di quello che lei suggerisce, di esprimersi, una volta per tutte, sulla falsitá o meno delle tavolette di Tzricotu. E non solo di quelle, ma di tutti gli oltre 50 documenti. Una volta fatto questo di consultare epigrafisti, esperti degli alfabeti che vi si trovano. Chi dovrebbe farlo questo secondo lei, il farmacista? E´una richiesta assurda? A chi dovrebbe competere?

Anonimo ha detto...

Riguardo l'Aiga di Abbasanta, nessuno ha pensato che qualche "ignoto" abbia solo ripassato le tracce della scrittura rese labili dal tempo, per meglio individuarla?
Non vi sembra di esagerare con i sospetti?

Anonimo ha detto...

Cara Aba Losi, sarebbe molto saggio per Lei e il professor Gigi Sanna potervi confrontare con esperti di altro e alto livello,di più vaste competenze e conoscenze,ma soprattutto assolutamente non prevenuti nei confronti dello studio del Sanna ,e più "aperti" mentalmente.

In questo "dialogo tra sordi" si è passati dalla teoria sulla falsità delle tavolette di Tzricotu di Mirko Zaru,il quale portava "prove assolute" basate su delle foto, alla presunta falsità della scritta di Aiga,e di nuovo tutti esultano come fosse stato l'ennesimo goal.Noto anche che si è cominciata già la caccia al "falsario".. Sarà stato Gigi Sanna o sarà stato uno dei suoi alievi ? chi lo sa...L'esca intanto è stata lanciata.

ps: ho notato che crede in noi più lei che noi stessi sardi. Crede che questo sia una derivazione culturale o un problema antropologico?

Anonimo ha detto...

@Zaru

""Dell'originale detto "A1", si possono fare calchi su calchi, in "positivo" e in "negativo", così come anche degli altri A2, A3, A4, A5 e di quante "A" si vogliono mettere.
Inoltre sulla base di "uno originale", se ne possono elaborare e realizzare moltissime varianti, sempre originali e che ripetono i difetti della prima base originale.""

Quanto sopra descritto è fattibile oggi, era fattibile nel medioevo e lo era anche nel bronzo.
In un'indagine "indiziaria", gli indizi, per essere considerati "probanti", devono avere le seguenti caratteristiche, devo essere: coerenti; inequivocabili; incontrovertibili e sopratutto non si devono prestare ad altre interpretazioni. Ciò che prospetti non ha tutte queste caratteristiche.
Sulla questione, al di là degli schieramenti "pro" e "contro", la tesi che proponi contribuisce solo ad alimentare i sospetti, di fatto non può essere considerata "prova provata". I dubbi rimangono tutti, sia per i "pro" che per i "contro".

Aba Losi ha detto...

Gentile anonimo delle 12:01
mi limiteró a risponderle che credo in ció che vedo e nella verifica e riproducibilitá dei dati.

Non me ne voglia se non vado oltre, ma alcuni che scrivono qui aspettano solo che io dica una mezza parola di troppo.Dopo il marketing chissá cosa verrebbe.

Mirko Zaru ha detto...

@Zaru

""Dell'originale detto "A1", si possono fare calchi su calchi, in "positivo" e in "negativo", così come anche degli altri A2, A3, A4, A5 e di quante "A" si vogliono mettere.
Inoltre sulla base di "uno originale", se ne possono elaborare e realizzare moltissime varianti, sempre originali e che ripetono i difetti della prima base originale.""

Quanto sopra descritto è fattibile oggi, era fattibile nel medioevo e lo era anche nel bronzo.
In un'indagine "indiziaria", gli indizi, per essere considerati "probanti", devono avere le seguenti caratteristiche, devo essere: coerenti; inequivocabili; incontrovertibili e sopratutto non si devono prestare ad altre interpretazioni. Ciò che prospetti non ha tutte queste caratteristiche.
Sulla questione, al di là degli schieramenti "pro" e "contro", la tesi che proponi contribuisce solo ad alimentare i sospetti, di fatto non può essere considerata "prova provata". I dubbi rimangono tutti, sia per i "pro" che per i "contro".

Dal reperto A si possono fare solo calchi in negativo.
Per poterli riavere bisogna riutilizzare il calo e farci un secono calco!
Fino a prova contraria, le ossidazioni sono il risultato del tempo.
Le impronte delle ossidazioni riportate nei calchi corrispondono al reperto allo stato attuale.
Le ossidazioni su diversi reperti avrebbere, senza ombra di dubbio (e che se ne dica), quindi in modo probante che si tratta di calchi su calchi modificati e non calchi su reperti realizzati precedentemente.
Chiunque non accetti questi sono dati di fatto (e tiri ancora fuori il test sul C14 che non si può fare su quell' oggetto) è un ipocrita che cerca di "salvare il salvabile".
Fa ridere leggere ancora sulla interpretazione di questi segni, che si facciamo periziare il reperto e i calchi da un esperto.

Per quanto riguarda la scritta dell'Aiga, non diciamo sciocchezze.
Come si può pensare che solo Sanna o un suo allievo possa aver realizzato l'iscrizione?
Chiunque abbia un pò di infarinatura sulla materia avrebbe potuto farlo...o mi sbaglio?
L'errore sta nel non essere riusciti a capire che si trattava di un falso!
eppure, io già avevo messo tutti in guardia nel 2008 su questo fatto!

La maggior parte dei documenti portati da Sanna sono quantomeno "dubbi" e mettono in dura discussione la sua teoria!

Cordialmente
Mirko Zaru

Anonimo ha detto...

Caro Zaru,

non sia ingenuo, chi vuole che abbia le competenze per scrivere il paleocananeo, se non lo stesso Sanna o qualcuno dei suoi allievi!
Che sia lo stesso Sanna mi pare assurdo, ma che tra i suoi allievi ci sia un Pierino è assai probabile!
Piuttosto mi pare incredibile come lo stesso Sanna non abbia ricosciuto che quella dell'Aiga esti una frigadura!

Innocenzo Frigau

Anonimo ha detto...

@Zaru
E' chiaro che per passare da un positivo a un negativo bisogna fare il calco di un'altro calco, ma
perchè nell'originale non si riscontrano i difetti delle ossidazioni, evidenziati nei calchi da lei postati?

Mirko Zaru ha detto...

@Zaru
E' chiaro che per passare da un positivo a un negativo bisogna fare il calco di un'altro calco, ma
perchè nell'originale non si riscontrano i difetti delle ossidazioni, evidenziati nei calchi da lei postati?


Ma stà scherzando?
Dovrò fare un altro schemino!

zuannefrantziscu ha detto...

@ Non solo Innocenzo ma anche Frigau
Questa volta glielo passo (commento 14.55), ma non insista ancora con le sue insinuazioni. Provi i suoi sospetti, o passi ad altro. Riesce a capire?

Mirko Zaru ha detto...

Anonimo ha detto...
@Zaru
E' chiaro che per passare da un positivo a un negativo bisogna fare il calco di un'altro calco, ma
perchè nell'originale non si riscontrano i difetti delle ossidazioni, evidenziati nei calchi da lei postati?

09 febbraio 2010 15.04




In risposta posto uno dei miei schemini con le sovrapposizioni che mostrano i segni dell'ossido.
Ho reato un loop in modo da poter vedere tutti i particolari...

http://www.archeologiasarda.com/os_tzricotu.swf

Mi sembra evidente che non sono io a sbagliare.
I segni si vedono o no?

Sisaia ha detto...

@ Aba Losi

Ma perchè solo ora si preoccupa dell'autenticità o meno di A1??? Se è autentica medievale, allora la scrittura, come le scienze che la studiano, non sono pertinenti. Esattamente come nel caso degli oggetti della Dott.ssa Giostra.
Se è un falso, cioè nè medievale nè tantomeno nuragica, altrettanto false saranno le decifrazioni e tutto ciò che con esse è correlato.
Infatti appena è stata ventilata questa ipotesi, vi siete lanciati tutti a piè pari nella "tagliola" predisposta da Zaru o chi per lui.

@ Aba Losi 9:49
Qui si parla di A1 & C., non degli altri documenti(?).

Mi spiace che le manchi Phoinix.
Ma forse Sisaia, quella "vera" può essere altrettanto interessante:
http://web.tiscali.it/gruppogrottenuorese/domina.html

http://www.sardegnacultura.it/documenti/7_4_20060402095344.pdf

Vedere la figura 26.

@ I. Frigau
Bellissima. Io ho avuto un pensiero più cattivo: E se fosse qualcuno che si è pentito di aver buttato 80 euro? So che la gente ha reazioni strane...
Aiga: segni inventati o vagamente simili ad altri per puro caso? O anche cercati sul web e pasticciati apposta? Un buontempone istruito? ;)

@ Anonimo 11:31
Avrò pazienza nello stesso modo in cui ZFP ne ha con me. Abbia la cortesia di rileggersi tutto quanto è stato scritto sull'argomento.Iniziando da qui:http://gianfrancopintore.blogspot.com/2009/11/la-pietra-nuragica-di-losa-tre-soli.html
Specie il post di Stiglitz (orrore!come oso?)del 02/12/09, 17:04
A suo libero arbitrio.
Sisaia

Anonimo ha detto...

Per Sisaia
Guardi che sa Sisaia in Sardo significherebbe questo
http://www.italrat.it/Blatta-orientalis.jpg
o anche
http://www.florlidi.it/album/foto_full/blatta.jpg
mica la prima donna sarda!!!!
Su Mere

Andrea Brundu ha detto...

@zaru
Guardi zaru è riuscito a vedere questi minuzie dei "segni di ossido",e non riesce a vedere che i segni sono in positivo,e che i medesimi segni,nelle varie tavolette,sono messi in posizioni lievemente spostata,gli uni rispetto a gli altri.Che la luce provviene dalla parte alta delle tavole,ed altri segni più evidenti del suo "ossido",che non sono presenti in tutte le tavole,ma solo nell'originale e nel suo calco speculare.E non vede nemmeno tutte le altre cosette che le ho detto
Mi stupisce letteralmente!
Comunque riconosco che un bel goal lo ha fatto,ma nella propria porta,in sforbiciata.
Più prosegue,e più si sbatte "sa marra a pes".Le consiglio di desistere sinchè è in tempo.Perchè a differenza degli anonimi lei ci stà mettendo il nome e la faccia.

Andrea Brundu

Anonimo ha detto...

Tenesi ora cun calchi e controcalchi, fusioni, con linguelle medievali, che in Sardegna non sono state mai trovate,con accuse di falsi, di incisioni moderne e tanto altro pur di non entrase nel merito delle SCRITTURE. Se siete tanto informati e bravi a dire no, perchè per sconfessare Gigi Sanna prendete "Sardoa Grammata" ed anche "La Stele di Nora" e pagina per pagina riga per riga, segno per segno,e lo commentate minuziosamente,con sei o settecento pagine, così ve lo toglite di torno con le sue teorie sui nuragigi una volta per tutte.
G. Cannas
p.s. dimenticavo, oltre quanto citato ci saranno altri reperti scritti (ufficiali) vedrete le sorprese.

Sisaia ha detto...

@ Su Mere

Ottimo spirito.... :)

Qui si parla di archeologia e non di entomologia....

Ovvio che il nick si riferisce alla donna Bonnannaro.
Scelta, perchè la vedo come una "die hard" ante litteram anche se forse un pò folle.
Ma se hanno cercato di salvarla come hanno potuto, forse aveva anche delle qualità.
Ma non è certo la "prima donna" o "primadonna" sarda.

Invece lei, birbante, vede lo scarafaggio.
Vuole forse schiacciarmi? :P
Sisaia

Mirko Zaru ha detto...

Sig Brundu, che le devo dire, non vuole ammettere l'evidenza, ma non lo può fare dicendo castronerie!
Le luci parlano chiaro non si arrampichi sugli specchi, sia onesto con se stesso!

La reputavo una persona intelligente, forse mi sbagliavo!

Su chi tenes bendes!

Aba Losi ha detto...

@Sisaia
non mi preoccupo affatto della autenticità della tavoletta, di cui non dubito. Mi preoccupo che gli archeologi si esprimano, una volta per tutte, sulla sua autenticità perchè in questo modo si può andare avanti. Il fatto che se autentica allora è medievale, questo è un modo di ragionare tutto suo-che non condivido ovviamente.
L' altro fatto che io sia tenuta a parlare solo di quello che vuole lei, mentre lei parla di tutto e di più, anche questa è una sua fantasia.

Sisaia ha detto...

@ Brundu
ancora insiste?
Luce dall'alto? Rimedi: ruoti lo schermo del pc di 180° oppure scenda dalla trave alla quale sta appeso a testa in giù.Da quanto scrive , deduco che non è in grado di leggere l'ora su una meridiana! Se non sono bastate le spiegazioni di Zaru incluso il loop, nè il mio post 08/02, 22:48 non trovo altra spiegazione plausibile che un serio problema agli occhi.I suoi.Sta deragliando come ha già deragliato per la questione fori uguale lettere.Se non vuole rispondere, liberissimo, ma faccia un favore a se stesso guardando e facendo cio che Zaru ed io le abbiamo indicato. E non le nostre dita.
Un ultimo consiglio , lasci stare internet per qualche tempo.Vada in biblio e prenda "L'isola misteriosa", Jules Verne.

@ G. Cannas
Invece di consigliare a noi di leggere Sardoa Grammata, si faccia lei un regalino: Prima lezione di archeologia, Daniele Manacorda. Costa solo 10 euro. Vedrà che poi si prenderà anche: Lezioni di archeologia, stesso autore. Spenderà meno di 80 euro e imparerà a cavarsela da solo.
Ricordi la magistrale lezione di Prof. Pittau : se per dimostrare una tesi occorrono troppe parole, allora tale tesi vale poco.
Sisaia

Andrea Brundu ha detto...

@zaru
Allora,gli faccio vedere,per l'ultima volta(sa fare il copia incolla,no?)la foto:
http://www.provincia.mediocampidano.it/ev_resources/cms/images/20090314_La_scrittura_nuragica_19_d0.JPG
(cliccando sulla lente che le appare quando il puntatore passa sopra,essa diventa più grande).In quella foto si vede benissimo che le scritte a cuneo sul calco,sono in rilievo,anche i più sprovveduti lo vedono.Si vede benissimo inoltre che(oltre le scritte che sono palesemente in rilievo),la luce viene dalla parte superiore.Non penso abbia difficoltà a vedere quanto le dico,dato che lei è un'acuto osservatore.Se non lo vede allora o è perniciosa malafede,o un problema di vista,dei due però escluderei certamente il secondo.

Andrea Brundu

Andrea Brundu ha detto...

@zaru
Ora neghi pure che i segni sulla foto da me postata sono in positivo, che la luce viene dall'alto,che l'alone d'ombra fuori della sede dei segni non è fatto da oggetti in rilievo,neghi anche che i segni sono palesemente tridimensionali,e si renderà ancora più ridicolo di quanto non abbia fatto sinora.

Andrea Brundu

Sisaia ha detto...

@ Aba Losi

L'archeologo (P.B. Serra) si è già espresso in merito. Stiglitz (archeologo) le ha suggerito come fare per leggere Africa romana XVI dove si analizza il reperto.Le è arrivato il libro? Un anonimo, visto che lei non dava segni di essersi mossa per leggere P.B. Serra, si è preso la briga di tracriverLe la nota 37. L'ha letta? Dopo che Zaru ha contattato la Dott.ssa Giostra, ha pensato bene di contattarla anche Lei, ma non le è garbato il suo responso. Allora contatti il tizio nominato dalla Giostra che ha scavato la Crypta Balbi ed ha avuto in mano altri modani, leggi, oggetti dello stesso tipo di A1.Si faccia mandare qualche foto.E gli mandi con un copia/incolla tutte le discussioni fatte qui. Oppure applichi il metodo di Sanna agli oggetti della dott.ssa Giostra, se ci riesce. Non ci riesce? E allora nelle tavolette di Tzicotru non c'è scrittura.E non sono nuragiche. Oppure è liberissima di seguire quanto dice Brundu, che è chiaramente vittima di effetti ottici e non riesce a capire i passaggi per ottenere un calco in positivo dall'originale.Almeno due. Pilloni , nonostante il suo "Marranu!" dopo la mia risposta ha avuto il buongusto di non ribattere oltre.O magari si è accorto, dopo la mia risposta, di aver toppato malamente?
Per conto mio, Tzicotru è argomento esaurito.Vogliamo passare ad analizzare la "scritta" dell'Aiga, i "segni" sul peso da telaio, la "protome taurina e la serpentella gravida" sul masso? Se non ne ha voglia continui a seguire il suo "Pifferaio magico".
La prego, Lei e chiunque altro voglia farlo, di contare fino a 10 prima di rispondere a questo mio post, scritto in italiano , mi pare, e non in esperanto proto-paleo-cananeo-ugaritico-gublitico etc.etc
Saluti
Sisaia

Anonimo ha detto...

Essendo solo un lettore in cerca di informazioni e chiarifiche nel merito della presunta" scrittura nuragica" , mi chiedo se diatribe del genere possano essere fruttuose al fine della ricerca di una veritas condivisa circa l' argomento in questione.
Credo che Tzricottu non abbia le caratteristiche per essere un argomento valido a supporto o a scapito di un ipotesi di scrittura nuragica.Se non altro perchè è un materiale così ambiguo e controvertibile, da prestarsi solo a manipolazioni (abili o pedestri) in un senso o nell' opposto.
Dott. Sanna le chiedo gentilmente di indicare un reperto contenente grafemi,magari di confutabile provenienza e datazione;magari con segni inequivocabilmente grafici; magari la cui lettura possa esser scevra da imponenti costrutti e variegate chiavi di lettura,onde portare a codificazione.Per partorire la mole di dissertazioni ,di cui lei è stimabile autore, occorrerebbe un punto di partenza "univoco",limpido e incorrotto.Con tutta la buona volontà (sono un profano in materia1) non scorgo niente di tutto ciò.La prego,indichi un reperto in cui ,anche l' occhio di un "non adepto", possa intravedere un accenno di scrittura compiuta e volontaria di matrice proto-sarda.Altrimenti non utilizzi più la locuzione "scrittura nuragica",ma coerentemente metta un "pseudo" di fronte,ad evitare quantomeno i vituperi dei dissenzienti.
Un saluto pacifico
Freghieri

Aba Losi ha detto...

@Sisaia
ho pensato prima di risponderle, contato non fino a 10 ma fino a 100.
Intanto non so cosa intenda per argomento esaurito su Tzricotu: é un falso o é medievale? se é un falso e Serra non se ne é accorto, perché dovrei fidarmi della sua parola?
se non é un falso, l´argomento é discutibile non le pare? evidentemente no.
La famigerata nota 37 é un esempio di come non si dovrebbe scrivere un articolo scientifico, sia per eticitá che per totale incompetenza epigrafica.

Sul resto: vi sono evidenti segni di scritture dell´etá del bronzo su tutti i documenti che lei cita. Se ne vuole uno facile facile prenda il sigillo di Pallosu e lo veda vicino all´ostracon di Beth shemesh. Se questo non la convince io non so che farci, solo dirle che penso lei sia in malafede o cieca. Se sono falsi tutti i documenti allora perché si continua a discutere?

Last but not least: lei parla con immenso disprezzo non solo di documenti epigrafici unici e stupendi (l´anello di Pallosu docet), ma anche sia di me che del prof. Sanna. Lo definisce il mio pifferaio magico e quindi definisce me un topo che si lascia incantare, o, in poche parole, una idiota.
In piú in forma anonima o quasi. Io non la conosco, mentre il mio CV é in rete, libero a tutti-a dimostrare la mia idiozia (internazionale).
Ergo, lei rientra in coloro con cui non intendo dialogare, gli anonimi di serie zeta, dalla cui arroganza intendo difendermi.
Leggendo quello che leggo da lei ed altri, ma lei é una di quelle che meglio si prestano, mi viene in mente una frase (credo di Max Planck): Falsche Ansichten kann man nicht zerstören: sie sterben einfach aus. (questo per accontentare Mirko, che sa che mi piace delirare in tedesco). Significa grosso modo: le opinioni sbagliate non si possono distruggere: semplicemente si estinguono.

Anonimo ha detto...

Egregio Freghieri
Se lei è lo stesso Frigau,o meglio l'uomo della finestra,che vorrebbe salvare i suoi simpatizzanti dal ridicolo,cambiando discorso, sbaglia. Li lasci fare, sono ragazzi!Meglio che parlino,per offese gli uni,per tristi commenti gli altri,più parlano meglio è.Così pensa che i lettori non si rendano conto, quando sono in buona fede,della questione,che certi si spacciano anche per donne per non essere censurati da Pintore? E che questi "travestiti del blog",approfittano del fatto di essere "donne" per poter infierire con offese da "zilleri"? Si accorto inoltre,che il tema riguarda i reperti di cui si discute?E lei ad essere fuori tema.
Faccia un articolo da pubblicare,e chieda ciò che vuole.E la smetta di tendere trappoline acchiappamosche.

Su Rei

Anonimo ha detto...

@Su Rei

Mi scusi....di che parla??

Io intervengo per la prima volta in questo blog:fino ad oggi ho solo letto.
Onde evitare fraintendimenti,non ho dietro nessun buratinnaio e tantomeno ne assumo le vesti.Non faccio parte dell' accademia e sono completamente profano in materia pur essendo cultore di storia nuragica.Quindi stia certo che il mio intervento non è tendenzioso o dettato da doppi fini.Forse ho sbagliato 3D e di questo mi scuso,ma ribadisco che la natura delle mie perplessità e delle mie richieste non ha niente a che vedere con intenti provocatori o fagocitatori di polemiche.
Freghieri

Sisaia ha detto...

@ Aba Losi

Tzicotru è falso o medievale?
Perchè lo chiede a me? Serve aiuto? Forse nel suo immenso CV non ci sono strumenti sufficienti o adatti a districarsi nella marea di roba scritta? Pensa che io li abbia? E' per questo che chiede a me? Allora provi ad applicare i miei metodi, se non è sicura di farcela con le sue forze.
Buon lavoro.
Sisaia

Aba Losi ha detto...

@Sisaia
La mia era, ovviamente, una domanda retorica e rivolta non a me stessa ma a lei e a coloro i che appoggiano lei: non ho mai dubitato, oggi meno che mai dopo il casino autentico che é stato fatto sulle tavolette in questi giorni, della autenticitá dei sigilli stessi. Cosí come non ho mai dubitato della loro lettura da parte di Gigi Sanna, perché ne ha fornito prove convincenti.

Sto solo rimarcando, e questo nessuno puó negarlo qua, che nell´articolo di Zaru uno-e-trino si parla di falsi. Questo é il take-home message. Un take-home-message che spedisce tra gli incompetenti il dr. Serra e compagnia, perché il dr. Serra ha pubblicato le tavolette come medievali ed il dr. Stiglitz l´ha rimarcato "oltre ogni ragionevole dubbio".
Lei vuol chiudere la faccenda Tzricotu, sí, ma come? a chi dá ragione a Zaru o a Serra? non puó darla a tutti e due mi pare.

Anonimo ha detto...

ho letto l'interessente post, essendo geologa sono corsa all'Aiga ad osservare la scritta, vi posso dire che è molto molto antica, più che millenaria ritengo.

Valentina Castangia

Anonimo ha detto...

A Sisaia
Non pensarci,stasera quando usciamo ci beviamo un bel mirto,e dimentichiamo questa brutta faccenda,
ok?:D Pago io naturalmente!;D
A.Pedde

Mirko Zaru ha detto...

Andrea Brundu ha detto...
@zaru
Allora,gli faccio vedere,per l'ultima volta(sa fare il copia incolla,no?)la foto:
http://www.provincia.mediocampidano.it/ev_resources/cms/images/20090314_La_scrittura_nuragica_19_d0.JPG
(cliccando sulla lente che le appare quando il puntatore passa sopra,essa diventa più grande).In quella foto si vede benissimo che le scritte a cuneo sul calco,sono in rilievo,anche i più sprovveduti lo vedono.Si vede benissimo inoltre che(oltre le scritte che sono palesemente in rilievo),la luce viene dalla parte superiore.Non penso abbia difficoltà a vedere quanto le dico,dato che lei è un'acuto osservatore.Se non lo vede allora o è perniciosa malafede,o un problema di vista,dei due però escluderei certamente il secondo.

Andrea Brundu


Scusi Brundu, non me ne voglia, sul serio, ma non si rende conto affatto di quello che dice?
Lo vedrebbe anche un bambino delle elementari!
Gliel'ho dimostrato accidenti! Lei mette una foto che non permette di valutare la provenienza della fonte luminosa!
Ma lei questo lo chiama portare dati?
Deve portare elementi che possano rendere risultati UNIVOCI.
La foto che lei posta (un ritaglio di foto) non permette questo.
ALLORA SI COMPRI VENTOSE DA PARETE VETROSA PERCHE' GLI IMBUTI CHE USA ADESSO NON LE PERMETTONO DI ARRAMPICARSI.

Cordialmente
Mirko Zaru

Mirko Zaru ha detto...


Anonimo ha detto...
ho letto l'interessente post, essendo geologa sono corsa all'Aiga ad osservare la scritta, vi posso dire che è molto molto antica, più che millenaria ritengo.

Valentina Castangia


Benissimo signora Castangia!
Possiamo andare tutti insieme a lei al nuraghe Aiga e può spiegarci il perchè è millenaria.
Chiaramente porteremo insieme a noi altri geologi ed esperti di incisioni, così saremo sicuri che di scritta autentica si tratta!
Può contattarmi all'email info@archeologiasarda.com
organizzerò una visita con un po di persone, perchè se così dovesse essere è veramente eccezionale.
Nel caso lei non dovesse essere disponibile al confronto, riterremo questo suo intervento una imbutata sullo specchio bagnato!

Cordialmente
Mirko Zaru

Mirko Zaru ha detto...

"Sto solo rimarcando, e questo nessuno puó negarlo qua, che nell´articolo di Zaru uno-e-trino si parla di falsi. Questo é il take-home message. Un take-home-message che spedisce tra gli incompetenti il dr. Serra e compagnia, perché il dr. Serra ha pubblicato le tavolette come medievali ed il dr. Stiglitz l´ha rimarcato "oltre ogni ragionevole dubbio".
Lei vuol chiudere la faccenda Tzricotu, sí, ma come? a chi dá ragione a Zaru o a Serra? non puó darla a tutti e due mi pare."


Badi bene signora Losa che lei sta travisando le mie parole (e ha questo brutto vizio di mettermi le parole in bocca che io non ho detto...faccia il copia e incolla!)
Io ho detto che I calchi sono tutti realizzati dall'unico elemento che conosciamo che ho chiamato A1)... i calchi sono i falsi, escluso quello E, e, dico inoltre, che anche il reperto A1 potrebbe essere un falso in quanto non viene da stratigrafia o scavo archeologico.
Questo perchè tutto quello che non è dimostrabile, in archeologia è falso a priori!
Almeno se si approccia al problema con un metodo epistemologico!


Cordialmente
Mirko Zaru

Anonimo ha detto...

@zaru
detto da uno che posta una foto sfuocata presa da una diapositiva...

Aba Losi ha detto...

Mirko, te lo dico come una mamma perché ho un figlio di 28 anni e ti do per l´occasione del tu (solo per questa occasione e ti chiedo scusa se ti offendo, in anticipo): ti conviene smetterla, ti conviene davvero. Ti consiglio di farlo per il tuo stesso bene.

Okai, finita la parentesi sentimentale: signor Zaru, si veda l´anonimo del 9.02. h 13.01; si veda l´opinione di valentina castangia sulla scritta di Aiga; chiami pure e ben vengano esperti su esperti. E si veda e riveda la figura che con il suo post ha fatto fare al Dr. Serra. Non so se da ora in poi le vorrá bene..forse gliene voglio piú io.

zuannefrantziscu ha detto...

@ Valentina Castangia

Naturalmente non posso né voglio consigliarle alcunché in merito all'invito fattole da Mirko Zaru. Il mio carattere suggerirebbe a me qualche scortese considerazione del tipo: "Ho avuto esaminatori più autorevoli nella mia vita", "A lei non devo dimostrare un bel niente", "il giorno che riterrò, chiamerò colleghi geologi a consulto" et similia. E, soprattutto, mi sentirei offeso dalla non sottile insinuazione che io sia abituato ad arrampicarmi sugli specchi e dalla pretesa di partecipare, per allontanare ogni sospetto, ad un sopralluogo organizzato da lui.
Ma io sono io e non lei. Le sarei, però grato, se volesse comunicare a tutti noi i risultati del suo rilievo.

Sisaia ha detto...

@ Aba Losi

Zaru è stato abbastanza sveglio da cogliere la questione del doppio calco, solo che io pensavo a difetti causati durante l'estrazione che avessero fatto sparire l'alloggiamento del chiodo. Anche l'eliminazione dei calchi suggerita dall'Anonimo che ha fatto concentrare l'attenzione su A1, ha fatto notare a Zaru che il motivo decorativo di A1 è sempre presente nei calchi con le aggiunte di segni, fatte tra un passaggio e l'altro, confermate dai "difetti" di A1 presenti in tutti i calchi. Tutti. Ergo, i calchi non sono copie di altre tavolette, bensì solo di A1, con aggiunte di segni durante i vari passaggi. Quindi sono falsi.
Mi chiede a chi do ragione. Zaru ha "solo" ventilato l'ipotesi che anche A1 fosse un falso non ha certo affermato che lo sia. Ma ha dimostrato che lo sono i calchi.
Quindi tutte le ipotesi epigrafiche sui calchi sono false.E siccome si fanno derivare da A1, anche le relative "interpretazioni" epigrafiche sono false.
E se A1 fosse un falso? Idem, forse anche peggio. Resta solo una possibilità e anche quella dimostra che le ipotesi epigrafiche non sono applicabili nè ai reperti Giostra , nè ad A1.
Ancora dubbi?

Aba, se lei mi chiedesse che differenza c'è tra un fotone e un'onda ed io le rispondessi che dipende dalla determinazione della posizione del baricentro dei plastidi sull'orizzonte degli eventi relativo alla coazione, lei come reagirebbe?

@ V. Castangia
Sì certo, è sicuramente paleolitica , come lei è geologa.

@ A. Pedde
Sì, grazie. Penso di essermelo guadagnato il mirtino....... ;)

Sisaia

Anonimo ha detto...

Si certamente, sono disposta ad andare a qualsiasi confronto con altri geologi, gradirei pure la presenza di Gigi Sanna e di sua moglie che per prima si accorse della straordinaria iscrizione!

Geologa
Valentina Castangia

batsumaru ha detto...

Un bravo epigrafista per dire qualcosa su delle incisioni non va bene, eh?
Agli epigrafisti lasceremo decidere se certe rocce sono vulcaniche o sedimentarie...
Mamma mia!
Batsumaru

Andrea Brundu ha detto...

@zaru
Mi dica almeno se vede i segni in rilievo?Perchè non risponde su quella domanda,sorvola.Perchè se dice di vederli in negativo è lei che si arrampica caru zaru.
Allora glielo chiedo di nuovo,su questa foto,che sarebbe uno dei calchi ingranditi,i segni, sono in positivo o in negativo?
Foto:
http://www.provincia.mediocampidano.it/ev_resources/cms/images/20090314_La_scrittura_nuragica_19_d0.JPG
Se i segni sono in negativo, spieghi razionalmente perchè. Soprattutto nei cerchietti, dove, essendo in negativo,non vi dovrebbero essere intervalli interni luce-ombra.Ci spieghi, inoltre,perchè sulle decorazioni a cuneo,vi sono dei tagli netti nell'ombreggiatura con parti geometricamente ben distinte e definite in grigio chiaro e altre, ugualmente geometriche,più scure(cosa spiegabilissima con i segni in rilievo).
Attendo una sua risposta.

Andrea Brundu

Mirko Zaru ha detto...

Naturalmente non posso né voglio consigliarle alcunché in merito all'invito fattole da Mirko Zaru. Il mio carattere suggerirebbe a me qualche scortese considerazione del tipo: "Ho avuto esaminatori più autorevoli nella mia vita", "A lei non devo dimostrare un bel niente", "il giorno che riterrò, chiamerò colleghi geologi a consulto" et similia. E, soprattutto, mi sentirei offeso dalla non sottile insinuazione che io sia abituato ad arrampicarmi sugli specchi e dalla pretesa di partecipare, per allontanare ogni sospetto, ad un sopralluogo organizzato da lui.
Ma io sono io e non lei. Le sarei, però grato, se volesse comunicare a tutti noi i risultati del suo rilievo.


Gianfranco,
non per contraddirti, ma il parere di una geologa (che potrebbe anche non esistere per quanto ne so) dovrebbe essere un po più convincente.
Mi sembra che si sia dato poco valore a quanto detto dalla Dott.ssa Giostra, una CONOSCIUTA esperta della materia quando si è parlato di Tzricotu... poi, viene fuori un post di 3 righe che non dà spiegazioni sul perchè e sul percome di un anonima geologa per farvi convincere!
E certo, si rastrella quel che si può!
Potrebbe essere un commento scritto da chiunque, e finchè la persona in questione non si presenterà come si deve, e porterà dati validi, penso che non sia da prendere in considerazione!
Altrimenti si esponga come si deve, come ci ha messo la faccia lei, io, Aba Losi, G. Castangia, Sanna, stiglitz, Serra, ecc.
Per ora resta una imbutata su uno specchio...
cmq, faremo verificare anche da qualche altro geologo, perchè più pareri sono sempre un bene!

Anonimo ha detto...

E se invece avesse ragione Sanna? Che rivoluzione! Quale immenso ampliamento delle conoscenze sulla storia della civiltà umana. Una miriade di pesanti implicazioni su tantissimi aspetti del nostro passato: un cataclisma culturale come pochi. Ma... Sanna sbaglia! Sanna ha preso un Granchio! Sanna ha preso un abbaglio! Sanna inconsapevole vittima di falsari! Sanna... E si, perché se non fosse così lo si dovrebbe inserire tra i più grandi studiosi degli ultimi... diciamo... due secoli?... No, impossibile! Poi... i sardi che scrivevano armeggiando con tre o quattro alfabeti... che scrivevano di se stessi e del loro dio... lo stesso dio degli ebrei poi... no, no, no... sono fibbie, sono falsi, sono medievali, sono calchi su calchi, sono graffi recenti, sono fuori contesto...io sto alla finestra...questa è ideologia, è politica...indipendentisti! atlantideo-insurrezionalisti! piegare così la storia alla politica con ipotesi errate, errate, errate...io sto alla finestra...sono fibbie, sono calchi di graffi recenti...di matrici false...
E se invece avesse ragione Sanna? Che rivoluzione! E quanti palloni gonfiati diventerebbero piccoli piccoli...brr che paura...sono falsi, sono graffi recenti di fibbie medievali...di calchi...falsi...

Vitale Gessa

PS
...sono fibbie, sono medievali, sono falsi, sono graffi recenti....la filosofia della scienza che fa goal...e i giapponesi che ci osservano...

Anonimo ha detto...

@dott.ssa Castangia

Qualche informazione in più sul suo rilievo? Grazies

Aba Losi ha detto...

Okai, giochiamo al falso; giochiamola pure questa partita.
(Sono certa che sui calchi avrete a breve tutte le informazioni che cercate, non é affar mio)
La frase di Zaru era, purtroppo per lui, abbastanza compromettente; ma non importa, facciamo pure finta che non l´abbia scritta.
Sorvoliamo pure anche sul fatto che il dr. Serra ha pubblicato A3 come calco di un oggetto autentico.O sbaglio?
Ma adesso vorrei tornare sull´affascinante figura del falsario; analizziamola.Facciamo delle ipotesi
1) é uno sprovveduto che, a caso, traccia segni di alfabeti estinti. Gli vengono tanto bene da riprodurre ESATTAMENTE segni ugaritici, gubliti, paleocananei. Alla faccia del calcolo delle probabilitá.

2) é un abile falsario che produce documenti epigrafici falsi per far credere che i nuragici scrivessero. Perché, se questo é il suo scopo, non usa un codice piú semplice? es. ugaritico puro? o solo paleo-cananeo? Se vuole convincere tutti perché usa un metodo di scrittura che non ha eguali (come dice Pittau)?

3)il falsario é Gigi Sanna. In cerca di gloria. A parte tutte le altre considerazioni sulla serietá della persona, perché invece di godersi la pensionesi sarebbe dovuto invischiare in questo guaio? che piú che gloria finora gli ha procurato mal di testa?

4) il falsario é uno del vostro clubContro. Questo é assurdo, non consocete tali alfabeti

Esaminate le figure del falsario,tutte piuttosto peregrine, vorrei tornare al Dr. Serra.
Che ha capovolto i segni ugaritici chiarissimi su A3. E qui qualcuno mi dice che dovrei imparare da lui, o che Andrea Brundu dovrebbe imparare da lui.
Posso ridere?

Mirko Zaru + Massimino ha detto...

Andrea Brundu ha detto...
@zaru
Mi dica almeno se vede i segni in rilievo?Perchè non risponde su quella domanda,sorvola.Perchè se dice di vederli in negativo è lei che si arrampica caru zaru.
Allora glielo chiedo di nuovo,su questa foto,che sarebbe uno dei calchi ingranditi,i segni, sono in positivo o in negativo?
Foto:
http://www.provincia.mediocampidano.it/ev_resources/cms/images/20090314_La_scrittura_nuragica_19_d0.JPG
Se i segni sono in negativo, spieghi razionalmente perchè. Soprattutto nei cerchietti, dove, essendo in negativo,non vi dovrebbero essere intervalli interni luce-ombra.Ci spieghi, inoltre,perchè sulle decorazioni a cuneo,vi sono dei tagli netti nell'ombreggiatura con parti geometricamente ben distinte e definite in grigio chiaro e altre, ugualmente geometriche,più scure(cosa spiegabilissima con i segni in rilievo).
Attendo una sua risposta.


Visto che non riesce proprio a capire... ho deciso di darle una dimostrazione con mio figlio di 4 anni e abbiamo creato la tavoletta F!!!
(sembra che stia iniziando presto a fare archeologia sperimentale!)
Adesso, se dice ancora che non è così mi ritengo autorizzato a definirla TOSTORRUDU SUPREMUS!

http://www.archeologiasarda.com/luci_new.html

Mirko Zaru ha detto...

Vitale Gessa...
Se avesse ragione Sanna, tanto di cappello... e in più 100 bacchettate a Mirko Zaru per averlo accusato!
... poi mi dirà di più quando avremo analizzato anche gli altri reperti!
Inoltre bisognerebbe ricordare anche la misera figura sul pozzo di Santa Cristina del duo (Sanna-Losi)! Niente WIN FOR LIFE PER NOI!!! Sigh!

Io direi signora Losi che si potrebbe trattare, invece, della risposta
1a) non é uno sprovveduto che, intenzionalmente, traccia segni di alfabeti estinti. Gli vengono tanto bene da riprodurre ESATTAMENTE segni ugaritici, gubliti, paleocananei. La probabilità vuole che i reperti (o i calchi) non vengano consegnati direttamente alla soprintendenza, tantomeno ad un archeologo, ma direttamente ad uno studioso di quelle lingue!
Insomma, indorata la pillola la si dà in mano a chi la può leggere (giusto per essere sicuri che la legga! Presumibilmente consegnata ad un archeologo qualsiasi, quei segni non sarebbero "saltati all'occhio!")
Alla faccia del calcolo delle probabilitá.

E FORTZA PARIS!

Mirko Zaru ha detto...

Si certamente, sono disposta ad andare a qualsiasi confronto con altri geologi, gradirei pure la presenza di Gigi Sanna e di sua moglie che per prima si accorse della straordinaria iscrizione!

Geologa
Valentina Castangia


Aspetto la sua email per poterla contattare per l'appuntamento al nuraghe Aiga!
Se potesse darci una data utile qualche giorno prima sarebbe gentilissima, in modo che chi volesse venire all'appuntamento ci raggiunga sul posto!
Grazie

Cordialmente
Mirko Zaru

zuannefrantziscu ha detto...

Non pubblico e non pubblicherò mai un post che, per amore di polemica, tira in ballo chi non c'entra. Chiedi al tuo amico Frigau se sarebbe contento se, sempre per amore della polemica, tirassi in ballo, che so?, suo figlio o sua sorella, sotto sotto insinuando che mica sono tanto trasparenti.

Mirko Zaru ha detto...

@Mirko
non ho parlato né di titoli, né di scuola media o laurea o dottorato. Ho parlato di competenza nella materia specifica di cui lei parla in questo post. id est l´eccesso di fusione. Non mi metta, per favore, in bocca cose che non ho detto. Tendo ad alterarmi ed é una cosa che lei fa costantemente.

Mi perdonerete la distrazione, ma solo ora mi son ricordato di non aver risposto a questo post.
Mi permetterà la signora Losi se controbatto dicendo che un po m'intendo di fusione (non dico di essere Ἥφαιστος!). Penso di aver approcciato alla materia un po più del sig. Brundu (l'ho dedotto da ciò che ho letto ... con il beneficio del dubbio, ma mi sembra che lui non mi possa insegnare niente, sulla fusione, che io non possa trovare in qualsiasi libro.), il quale, probabilmente non ha neanche mai toccato con mano materiali usciti dalla fusione.
Non penso di averle mai messo parole in bocca, a differenza di quello che lei e Sanna fate quando parlate di me come un burattino imboccato da "chi che sia" oppure, partecipe di un "CLUB" che solo voi immaginate dal sapore di complotto contro LA SCRITTURA NURAGICA!

Aggiungo un altro suo commento:

Non commenteró a Zaru, nel cui cervello o nel cui modo di scrivere coesiste un interessante coacervo di personalitá: cambia con frequenza disarmante il ritmo con cui scrive,la sintassi, la punteggiatura, il tono. Oppure ha dimenticato il corresponding author, puó essere.

Il modo di scrivere, signora Losi, rispecchia la mia unica personalità!
Come tutti gli esseri viventi a sangue caldo, provo anche io emozioni e sensazioni: il mio modo di scrivere cambia a seconda del mio umore o semplicemente della mia "voglia" o del mio tempo.
Lei ancora non ha capito bene il problema: Io vorrei che il prof. Sanna avesse ragione. Il problema è che deve modificare l'aggettivo "nuragico" quando parla di iscrizioni appartenenti al periodo multiraziale Fine Bronzo-Primo ferro che NON è nuragico; ma sopratutto deve valutare le iscrizioni, quando queste sono dubbie non le deve portare come elemento di prova!
Solo allora sarà credibile, quando ammetterà di aver sbagliato su alcuni reperti e si baserà solo su quelli "senza macchia"!

Cordialmente
Mirko Zaru

Andrea Brundu ha detto...

@zaru
E'come pensavo,ha realizzato i suoi calchi uguali all'originale,al contrario.Nei calchi il piano decorato non può essere rialzato,ma bensì ribassato.Calco=concavo originale=convesso.
Quanto dice a me,pertanto,lo posso dire maggiormente a lei.
Auguri.

Andrea Brundu

zuannefrantziscu ha detto...

@ Zaru, ma riguarda tutti
Non ci sarà alcun incontro all'ombra del nuraghe Aiga. Valentina Castangia, alias Innocenzo Frigau, alias... non esistono. Conosco, naturalmente, lo squallido personaggio che, fidando della buona fede mia e di altri, ha teso la trappola per la quale, credo, in questo momento si sbellica. Buon pro' per lui. Sappia che in questo blog troverà le porte chiuse. La sua assenza sarà forse notata o forse no. Perderemo in fatto di invettive, ma dubito che le nostre pur accese discussioni ne patiranno.
Personalmente, ma questo riguarda solo me, sento profonda l'amarezza nel constatare che qualcuno abbia scambiato questo spazio di libera discussione per un merdaio.

gigi sanna ha detto...

No, caro Zaru giullare, per di più maldicente. Santa Cistina? Figuracce Sanna-Losi? Ma si ricorda le sciocchezze che ha detto! Non si ricorda della riposta di Laner circa le affermazioni 'autorevoli' di E.Atzeni sul numero degli scalini del pozzo? Non si ricorda com'è finita! Vada e si veda i post! Io ho creduto a Laner che si rifà ad Atzeni, un professore comunque, non al prof.Zaru! Al giullare, che non ne azzecca una, che dice d'essere un asino e contemporaneamente il professore dei professori!
Quanto alle obbiezioni fatte ad Aba Losi le sue capacità di ragionamento sono sempre più fievoli. E sempre da esilarante letteratura erasmiana. E come rarebbe! Qualcuno cerca, in qualche modo, di consegnare dei documenti a me perchè 'studioso e conoscitore di quelle lingue'? Ma che va dicendo? Riesce bene a collegare le parole alla materia grigia? Per quanto lusingato, il sottoscritto in quel periodo non sapeva distinguere l'ugaritico dal sumerico e non sapeva neanche la successione cronologica degli alfabeti consonantici orientali! Ha capito? Tant'è che per un certo tempo siamo andati, con l'amico Gianni Atzori, per capirci qualcosa, da questo o da quello. In primis da F.C.Casula e dal prof.Lilliu! Quindi in continente dal prof. Xella e dalla professoressa Maria giulia Amadasi Guzzo. Pian piano il sottoscritto, facendosi un c. come una capanna, acquistando libri e facendoseli mandare dalla detta professoressa Amadasi Guzzo, sfruttando una certa competenza epigrafica meramente scolastica, è riuscito a capire qualcosa del perchè di quei documenti. Il metodo per comprenderli me lo sono guadagnato, con sforzi immensi,con notti insonni, prendendo a modelli studiosi che Lei neanche riesce ad immaginare!
O zaru, o Zaru! Al solito la spara, la spara grossa. Enorme. E come no? Sa, allora ad Oristano e in tutta la Sardegna , poco prima che andassi in pensione, il prof. Sanna era noto per le sue dissertazioni (forse anche Pittau lo sapeva)accademiche sull'ugaritico e sul protocananaico! Tutti lo sapevano, compresi i falsari!
O Zaru, o Zaru! O supergiullare. Non ne azzecca proprio una!

Mirko Zaru ha detto...

Andrea Brundu ha detto...
@zaru
E'come pensavo,ha realizzato i suoi calchi uguali all'originale,al contrario.Nei calchi il piano decorato non può essere rialzato,ma bensì ribassato.Calco=concavo originale=convesso.
Quanto dice a me,pertanto,lo posso dire maggiormente a lei.
Auguri.

Andrea Brundu

Quindi mi sta dando ragione?
Ma lei è proprio Ottusangolo!
Anche io pensavo fossero così, e per quello che pensavo fossero modani!
Guarda con questa immagine non è plausibile avere ancora dubbi!
http://www.archeologiasarda.com/ottusangolo.jpg

Cordialmente
Mirko Zaru

Anonimo ha detto...

@Zaru
Mi chiamo Luciano Ligas sono geologo e da quasi 30 anni lavoro in una cava di materiale per l'edilizia. Degli amici di vecchia data mi hanno chiesto se mi sentivo di esprimere un parere su dei segni incisi su una pietra del nuraghe di Aiga per cercare di capire l'età di tali incisioni. Siamo andati sul posto dove ho potuto osservare da vicino tali segni. A Prima vista posso dire che anche per esperienza lavorativa dove avendo a che fare con il basalto impari a conoscere “le ferite” delle pietre e i tempi di “guarigione”, tali “graffi” non possono essere certamente secolari, al massimo possono avere tre o quattro anni, poiché la fase di ossidazione delle incisioni è appena agli inizi, perciò è possibile che siano anche più giovani dell'età proposta.

Cordialmente

Luciano Ligas

Aba Losi ha detto...

Mirko, parlavo della mia incompetenza in materia, non di lei. Ha equivocato

Anonimo ha detto...

zaru, oggetto di licenza media da bandire, come puoi competere a livello amatoriale con chi ne sa ENORMEMENTE più di te? io al posto tuo mi sarei ritirato a studiare già molti mesi fà, primaditutto a conseguire un diploma di scuola media superiore, e poi l'università, accumulando conoscenze e titolo per poter contrastare gli accademici, adesso è un lusso che non ti puoi permettere, anche se studiassi da autodidatta per un'intera vita

Mirko Zaru ha detto...

gigi sanna ha detto...
No, caro Zaru giullare, per di più maldicente. Santa Cistina? Figuracce Sanna-Losi? Ma si ricorda le sciocchezze che ha detto! Non si ricorda della riposta di Laner circa le affermazioni 'autorevoli' di E.Atzeni sul numero degli scalini del pozzo? Non si ricorda com'è finita! Vada e si veda i post! Io ho creduto a Laner che si rifà ad Atzeni, un professore comunque, non al prof.Zaru! Al giullare, che non ne azzecca una, che dice d'essere un asino e contemporaneamente il professore dei professori!


ma cosa dice!... Atzeni ha sbagliato! E Laner semplicemente la appoggia! Ma anche questo tra poco la lascerà con l'acqua alla gola considerando che Atzeni pubblicherà a breve a quanto pare!


Quanto alle obbiezioni fatte ad Aba Losi le sue capacità di ragionamento sono sempre più fievoli. E sempre da esilarante letteratura erasmiana. E come rarebbe! Qualcuno cerca, in qualche modo, di consegnare dei documenti a me perchè 'studioso e conoscitore di quelle lingue'? Ma che va dicendo? Riesce bene a collegare le parole alla materia grigia?


Ma non è lei che nel libro che ha scritto a "quattro mani" con Atzori
" Omines dal Neolitico all’ eta’
Nuragica” (edizioni Castello) a scrivere che la tavoletta e’ un sigillo reale di tipo funerario, databile tra il XIV e il XII sec.
a.C. molto simile a una scrittura cuneiforme di tipo ugaritico, originaria della citta di
Ugarit, in Siria, con anche alcuni caratteri protosinaitici, protopalestinesi e fenici,e ciò pensare ad un contatto tra la civilta Nuragica e le culture orientali.

Il so libro con la copertina blu per intenderci!.
Già sapeva la verità, eppure da quel che dice non conosceva niente di quelle scritture, però guardacaso c'aveva già azzeccato senza mai aver preso in mano l'oggetto, ne aveva solo le foto!
Giustamente, poi, solo due o tre anni dopo viene consegnato l'oggetto... e solo poi... da chissà chi sono arrivati i calchi pubblicati nel 2004... lo scritto di antikitera dice che lei e Atzori parlate di foto dei reperti che guardacaso non vengono pubblicate!

Per quanto lusingato, il sottoscritto in quel periodo non sapeva distinguere l'ugaritico dal sumerico e non sapeva neanche la successione cronologica degli alfabeti consonantici orientali! Ha capito? Tant'è che per un certo tempo siamo andati, con l'amico Gianni Atzori, per capirci qualcosa, da questo o da quello. In primis da F.C.Casula e dal prof.Lilliu! Quindi in continente dal prof. Xella e dalla professoressa Maria giulia Amadasi Guzzo. Pian piano il sottoscritto, facendosi un c. come una capanna, acquistando libri e facendoseli mandare dalla detta professoressa Amadasi Guzzo, sfruttando una certa competenza epigrafica meramente scolastica, è riuscito a capire qualcosa del perchè di quei documenti. Il metodo per comprenderli me lo sono guadagnato, con sforzi immensi,con notti insonni, prendendo a modelli studiosi che Lei neanche riesce ad immaginare!
O zaru, o Zaru! Al solito la spara, la spara grossa. Enorme. E come no? Sa, allora ad Oristano e in tutta la Sardegna , poco prima che andassi in pensione, il prof. Sanna era noto per le sue dissertazioni (forse anche Pittau lo sapeva)accademiche sull'ugaritico e sul protocananaico! Tutti lo sapevano, compresi i falsari!
O Zaru, o Zaru! O supergiullare. Non ne azzecca proprio una!



Sono io il buffone?
Lei prima dice le cose, poi le nega, poi le ritratta, poi però la scrittua la conosceva dall'inizio!
Le sue notti a studiare, le ha passate a occhi chiusi!!!
O perlomeno a vedere quello che ci voleva vedere.
L'archeologia si fa in altro modo!
In base ai reperti si traggono teorie e conclusioni... lei invece è andato per anni alla ricerca di reperti per giustificare le sue teorie...la cos è quantomeno ridicola in ambito archeologico e scientifico in genere!
Legga qui:
http://www.archeologiasarda.com/antikitera.pdf


Cordialmente Mirko Zaru

Sisaia ha detto...

@ Zaru
A mio giudizio lei è fin troppo disponibile ed accomodante.
Gli fa pure i disegnini e le sculture.
Ma chi glielo fa fare?
C'è il libero arbitrio.
Lasci che Brundu , Losi, Sanna & C., se lo desiderano, continuino ad usare foglie d'ortica e ricci di mare al posto dei kleenex.
Sisaia

gigi sanna ha detto...

Io caro Gianfranco mi vanto di non esserci cascato. Per che cosa pensi che disprezzi con tutto l'animo gli anonimi! E poi si offendono quando,in certi casi di palese malafede e voglia di far casino, li tratto da vigliacchi. Ma vedo, con personale soddisfazione, che i vigliacchi si sono fregati tra di loro!
Una cosa comunque è certa, caro Gianfranco, bisogna che tu corra ai ripari e in qualche modo faccia fronte a questa indecenza classificabile solo con quella parola che hai usato ( e che credo tu non abbia mai usato nel tuo Blog!). Io l'ho chiamata, dopo le prodezze di Ainis, gaddaroballismo ( lo sai che ora il termine lo usano anche nelle scuole?). Forse rende di più linguisticamente, data la connotazione, eminentemente sarda, del fenomeno in questo Blog!

zuannefrantziscu ha detto...

@ Ligas
Recenti episodi di duplicazione e triplicazione di personalità mi hanno costretto a cercare tracce di un Luciano Ligas geologo. Non ce ne sono. La prego di confermarmi con una mail la sua esistenza pintoreg@yahoo.it

Aba Losi ha detto...

Io invece ci sono cascata e non me ne vanto. Ho solo avuto un dubbio- che mi ha sussurrato il mio diavoletto interiore. A cui peró ho risposto "ma dai, non ci puó essere tanta scimmiesca miseria". In fondo Gianfranco questo blog é anche una interessante scuola di vita

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